Pubblicazione del Programma triennale delle opere pubbliche.

Approvato con deliberazione della giunta comunale n° 61 del 18 aprile, è stato pubblicato il programma triennale delle opere pubbliche 2012 – 2014.
Tale programma non ha esclusivamente valenza indicativa ma è necessario per la realizzazione di una qualsiasi opera pubblica. Il totale degli investimenti, che includono stanziamenti di bilancio in linea con il patto di stabilità, fondi comunitari e capitali privati, ammonta a circa 65.000.000 di euro di cui circa 45 solo per le opere dell’anno 2012.
Un documento che, come è possibile leggere nella relazione accompagnatoria, “cerca di superare quella visione chiusa ed impermeabile dell’amministrazione che per lungo tempo ha caratterizzato il modello burocratico della pubblica amministrazione. “L’ente locale è sempre più considerato come un attore pubblico che, tenendo conto delle esigenze del maggior numero di soggetti, sappia svolgere un ruolo di Regia strategica di sistema.”
“Ci si è posto quale obiettivo quello di definire un unico ed integrato processo di costruzione che non sia patrimonio esclusivo di volta in volta del dirigente tecnico o di quello contabile, ma che sia frutto di un’attenta ed unitaria valutazione di tutto il management e che, allo stesso tempo, coinvolga in modo adeguato anche la parte politica (Giunta e Consiglio), migliorandone i tempi ed i modi di costruzione ed anche i soggetti esterni, primi fra tutti gli altri enti locali.”

Per la distribuzione dei capitali nei diversi interventi, è’ stato tenuto in debito conto il vincolo connesso agli investimenti dettato dal patto di stabilità interno 2012 che non consente investimenti a carico del Bilancio, per cui sono stati considerati solo quelli derivanti da fonti finanziarie comunitarie e quelli derivanti da investimenti privati. Salvo investimenti relativi ad alcuni interventi di manutenzione straordinaria, ritenuti inderogabili, nonché le quote di cofinanziamento comunali che saranno gestite entrambe in funzione di una programmazione adeguata della spesa stessa d’investimento.
È possibile osservare quanto notevole sia l’apporto di capitale privato per l’anno 2012: Ben 36.645.000 euro. Questi capitali privati serviranno alla realizzazione di: un Canile comunale, un nuovo Palazzetto dello Sport, un’area mercatale, l’ampliamento del Cimitero comunale, la ristrutturazione dell’Ex Omni e la realizzazione di due parcheggi, un parcheggio direzionale e un parcheggio per la Villa comunale. Tali investimenti, essendo opere a carico di privati, non essendoci, quindi, alcun esborso dalle casse comunali, non incidono sul bilancio del comune.
Altri interventi sono realizzati con fondi comunitari come la riqualificazione urbana del Quartier Cecilia, di piazza Magna Grecia, di piazza Pio XII, di piazza Antonio De Curtis, di via Roma e la realizzazione del prolungamento di viale della Repubblica e l’ampliamento delle reti tecnologiche per le zone in espansione.
La riqualificazione di corso Umberto ed interventi non ben specificati nel centro storico sono derivati da stanziamento di bilancio e dal trasferimento immobili. Gli unici investimenti con esclusivamente stanziamento di bilancio sono relativi ad interventi di ordinaria manutenzione per gli edifici comunali e scolastici e per il Mercato coperto.
Nella tabella riportata all’interno della relazione di accompagnamento al piano, riporta tra le opere per le quali è stato approvato il progetto preliminare la ripavimentazione del centro storico – per la quale sono stanziati 1.500.000 – e la realizzazione della rete idrica lungo la strada provinciale 110 a servizio del santuario Madonna della Grotta.
In particolare si è costruita la priorità della realizzazione degli interventi, nel seguente ordine: manutenzione, recupero del del patrimonio esistente, completamento dei lavori già iniziati,  interventi per i quali ricorra la possibilità di finanziamento con capitale privato maggioritario e progetti esecutivi approvati.
Il bilancio è pubblico e può essere consultato direttamente sul sito del comune di Modugno. Entro due mesi dalla data di pubblicazione è possibile presentare da parte dei cittadini o delle associazioni osservazioni o proposte di modifica.

Richiesta del PD: Sorgenia comunichi al comune di Modugno i dati sugli inquinanti

Il circolo cittadino del Partito Democratico ed il gruppo consigliare hanno richiesto al sindaco Gatti e dall’assessore all’Ambiente Di Ciaula di attivarsi affinché i dati degli inquinanti ambientali prodotti dalla centrale turbogas Sorgenia, e da essa per legge direttamente monitorati, raccolti e comunicati agli enti proposti, siano sistematicamente resi pubblici anche alla Città di Modugno, quindi a tutti i cittadini in tutti i modo possibili.
“Attualmente, ci fa sapere Fabrizio Cramarossa consigliere comunale per il Partito Democratico, per legge la società Sorgenia deve trasmettere i dati sono agli organi competenti: ARPA Puglia e Provincia. Quello che proponiamo è di chiedere a Sorgenia di comunicarli direttamente anche al Comune di Modugno senza dover attendere che arpa li trasmetta a noi in modo da poter essere quanto più veloci e trasparenti.” L’ideale sarebbe – prosegue Cramarossa – poter disporre di questi dati mensilmente in modo da poter predisporre una pubblicazione periodica.  Ormai la centrale Turbogas di Sorgenia ha ottenuto tutti i permessi e le autorizzazioni per poter funzionare a regime. In seguito all’esercizio con conseguente impatto ambientale, tali impianti obbligano le società proprietarie alla realizzazione di “interventi compensativi” per bilanciare in qualche modo l’impatto ambientale. “Ad oggi però non si è ancora discusso, ci fa sapere Cramarossa, in merito a tale questione.”

Zona Industriale: ancora due arresti per furto di materiale ferroso

Sono stati sorpresi a rubare materiale ferroso accantonato in un capannone in disuso. Si tratta del 31enne rumeno Ion Lapadat, già noto alle Forze di Polizia e di un suo connazionale 47enne incensurato, entrambi domiciliati a Bari, arrestati a Modugno dai Carabinieri del Nucleo Radiomobile della locale Compagnia con l’accusa di furto aggravato in concorso.

I militari, durante uno specifico servizio finalizzato a contrastare il fenomeno dei reati predatori, in transito in via della Camelie, zona industriale, hanno sorpreso e bloccato i due mentre stavano rubando del materiale ferroso accatastato in un capannone. La refurtiva è stata restituita all’avente diritto mentre i due, su disposizione della Procura della Repubblica di Bari, sono stati associati presso la locale casa circondariale.

 

(fonte: Comando Provinciale Carabinieri Bari)

Minacce ai giocatori del Bari, un modugnese tra gli ultras in manette

Procura della Repubblica di Bari

Uno dei capi della tifoseria del Bari è modugnese. E’ il 34enne Raffaele Loiacono, in carcere con l’accusa di violenza privata aggravata, nell’ambito dell’inchiesta barese sul calcioscommesse. Insieme a lui è finito in manette l’altro capo ultras Roberto Sblendorio. Concessi i domiciliari ad Alberto Savarese, detto “il parigino”.

Nelle 35 pagine dell’ordinanza d’arresto, a firma del gip del Tribunale di Bari, Giovanni Abbattista, ci sono intercettazioni e stralci di interrogatori dei giocatori del Bari minacciati, dall’ex difensore del Bari, Andrea Masiello, ancora agli arresti domiciliari per frode sportiva nell’ambito della stessa indagine, all’ex capitano Jean Francois Gillet, per finire ad Alessandro Parisi, che sarebbe stato anche schiaffeggiato da uno dei tre.

“Sono in debito con gente pericolosa, rischio di morire e ho bisogno di soldi, se volete fare una vita tranquilla fino a fine anno, dovete perdere”. Minacce violente che dalle ultime partite del campionato di serie A del Bari, la stagione 2010-2011, avrebbero alimentato un clima di vero e proprio terrore psicologico e paura tra i giocatori biancorossi. Tre le partite incriminate: Bari-Sampdoria del 23 aprile 2011, finita 0-1, che segnò la retrocessione matematica dei biancorossi, Cesena-Bari del 17 aprile 2011, finita 1-0, Bari-Chievo del 20 marzo 2011, conclusasi 1-2.

Dalle indagini dei Carabinieri baresi, coordinate dal procuratore capo Antonio Laudati e dal sostituto Ciro Angelillis, emerge ancora una volta il ruolo di Antonio Bellavista, ex giocatore del Bari arrestato mesi fa dalla Procura di Cremona. Bellavista, stando al racconto di alcuni giocatori indagati, avrebbe minacciato a sua volta Masiello e gli altri dicendo che “se continuate a dire di no, sono disposto a mandare gente pesante”, riferendosi presumibilmente proprio ai tre ultras.

Gli interrogatori di garanzia dei tre arrestati sono stati fissati per la prossima settimana: lunedì in carcere quelli di Sblendorio e Loiacono. Giovedì prossimo in Tribunale quello di Savarese.

“Siamo stati costretti a intervenire prima della fine del campionato – ha detto Laudati in conferenza stampa – perché l’attività di intimidazione e capacità di condizionamento è proseguita e rischiava di compromettere l’esito ulteriore delle indagini e l’incolumità di alcune persone”. “C’è un primo episodio – ha detto Laudati – in cui a Bari doveva essere svolta una partita del Foggia per indisponibilità dello stadio Zaccheria, ma questi soggetti hanno impedito che la partita si svolgesse a Bari con minacce violente e atteggiamenti intimidatori nei confronti di istituzioni pubbliche, per cui la partita è stata trasferita a Lecce”. Laudati ha poi riferito di “azioni di rappresaglia nei confronti di alcuni giocatori”. “Una persona che era stata molto dettagliata su quello che accadeva negli spogliatoi è l’ex capitano del Bari, Gillet, e nei suoi confronti – ha detto il procuratore – era stata programmata una spedizione punitiva a Bologna per indurlo a ritrattare o comunque ridimensionare le dichiarazioni che aveva fatto. Queste persone – ha detto ancora Laudati – avevano cominciato a prendere di mira anche alcuni giornalisti i quali per primi avevano avuto il coraggio di denunciare e commentare in maniera molto significativa quello che era negativo nel comportamento dei tifosi”.

Il procuratore ha spiegato che questi arresti rientrano nella seconda delle tre tranche in cui si articolano le indagini della Procura di Bari sulla vicenda calcioscommesse. “Il tema di fondo della nostra indagine – ha spiegato Laudati – è l’interferenza, il danno, che le scommesse hanno creato nel mondo del calcio: una corruzione dei protagonisti del mondo del calcio perché gli interessi economici in gioco fanno sì che ci siano spinte molto forti dall’esterno delle società di calcio per corrompere i protagonisti sul campo, o per alterare il risultato, e in questo caso si consuma la frode sportiva, o per condizionare singoli eventi. Il secondo modo di interferire è quello di intimidire. Un aspetto tipico della criminalità organizzata – ha detto Laudati – da cui nasce l’omertà, che consente di tutelare propri interessi e realizzare scopi illeciti”.

Nel raccontare le modalità con cui avvenivano le minacce, Laudati ha detto che “non di propria iniziativa, ma mandate da alcuni scommettitori, queste persone hanno ripetutamente minacciato i giocatori del Bari per costringerli a perdere le partite”. Ma il ruolo degli scommettitori riguarda la terza tranche dell’indagine, ancora in corso, sul riciclaggio del denaro e il sistema dei movimenti economici delle scommesse. “L’utilizzo dei tifosi – ha detto Laudati – in un meccanismo che chiamo sistema criminale è stata una delle modalità con cui si riuscivano a condizionare i giocatori e le società per lucrare dall’esito delle scommesse”.

Sulla parte di indagine che il primo aprile scorso ha portato all’arresto dell’ex difensore del Bari Andrea Masiello e dei suoi amici Giacobbe e Carella, il procuratore ha annunciato “ultimi accertamenti in corso” e poi la chiusura “subito dopo la fine del campionato”.

Raduno d’auto e moto d’epoca alla Magneti Marelli

Mostra auto d'epoca Magneti MarelliSeconda edizione col botto per il raduno dei mezzi d’epoca organizzato dalla Magneti Marelli di Modugno, azienda internazionale leader nella progettazione e produzione di sistemi e componenti ad alta tecnologia per autoveicoli. Una manifestazione, il raduno di auto e moto d’epoca del 22 aprile scorso, nata quasi per gioco, un anno fa, quando Francesco Pizzuto e Pasquale Tangorra, appassionati conoscitori e possessori di mezzi storici, hanno proposto al capo del personale, Stefano Ferrari, un raduno, aperto a tutti i mezzi d’epoca e non. Visto il successo del primo raduno (ben 80 mezzi), e sempre con il benestare del capo del personale e del direttore di stabilimento, Fabio Barsotti, hanno organizzato la seconda edizione, per solo mezzi d’epoca, invitando anche le altre aziende del territorio (Bosch, Skf, Bridgestore, Natuzzi, Serono, Masmek).

All’evento ha partecipato anche una delegazione del Comune di Modugno, il sindaco Mimmo Gatti e l’assessore alle Attività Produttive Roberta Chionno.
Il carosello delle auto è partito intorno alle 11 dallo stabilimento e ha attraversato Modugno per le centrali via Roma e Corso Vittorio Emanuele, fino al rientro in azienda per la premiazione.
Una soleggiata mattinata di primavera che non poteva che concludersi con panino e salsiccia arrostita offerta a tutti i partecipanti.

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