Dimissioni Viola, Puglia per Vendola:"Azzeramento della Giunta o pronti a passare all’opposizione"

Non semplici dimissioni ma la presa di posizione netta del partito. La Puglia per Vendola, in maggioranza al Comune di Modugno, lancia al sindaco Gatti un ultimatum: “Azzeramento della Giunta o pronti a passare all’opposizione”. E lo fa cominciando dalle dimissioni dell’assessore di riferimento, Carmine Viola. Il “disagio”, se così lo si vuole chiamare, del partito, comincia dalle elezioni, dall’accordo con l’Udc per il ballottaggio, dall’anomala composizione della Giunta con l’assegnazione di un assessore a ciascuna forza politica di maggioranza. Quindi l’uscita dell’Udc dalla maggioranza dopo le dimissioni di Bellomo e quelle dell’assessore Dino Bozzi, ancora il passo indietro di Pinuccio Vasile (candidato sindaco dei Moderati e Popolari) e infine dell’assessore Saverio Vacca (Pd). “Ci saremmo aspettati un momento di confronto, di discussione politica” tuonano dalla Puglia per Vendola. E invece un nuovo rimpasto di Giunta, la nomina di Marra (ex presidente del Collegio dei revisori dei conti) e l’immobilismo legato alle emergenze quotidiane, piuttosto che ai disagi provocati dall’inchiesta giudiziaria che ha travolto gli amministratori di questa città. La Puglia per Vendola lamenta l’assenza di uno sguardo che vada al di là dei problemi giornalieri.

“E’ necessario discutere dei problemi veri della città e invece si continua a lavorare seguendo le stesse logiche di sempre”.  L’approvazione del bilancio, prevista per fine agosto, sarà il momento di svolta di questa situazione. In quell’occasione La Puglia per Vendola dovrà decidere se stare dentro o fuori questa maggioranza. Ma il percorso del partito comincia domani, primo Consiglio comunale utile per far sentire la propria voce. “Diremo no a qualunque aumento di tasse, essendo il Comune creditore di 1 milione e mezzo di euro dall’Auchan, chiederemo contezza del provvedimento pendente sul mercato comunale e della dirigenti e personale”. Il riferimento è all’ipotesi di nominare 12 dipendenti comunali che vadano a coordinare i settori al posto dei dirigenti (che al Comune di Modugno mancano). “Per il momento – concludono – non usciamo dalla maggioranza perché vogliamo tentare fino alla fine di fare qualcosa di buono per questa città”.

Dimissioni Viola, Italia Giusta: "Noi comuni cittadini incapaci di capire la realtà"

Un senso di solitudine si aggira tra la giunta comunale qui a Modugno. A leggere la dichiarazione del dimissionario assessore all’urbanistica Lino Viola, il tono da lamentazione e la confessata difficoltà a capire il perché del suo personale isolamento in giunta, ci lasciano basiti, dichiaratamente incapaci, noi comuni cittadini, a capire e leggere la realtà tramite opachi comunicati. Leggiamo una dichiarazione di un esponente di una pubblica istituzione quale un Comune, resa come confessione di un disagio o racconto all’analista di turno, piuttosto che assunzione di responsabilità. Il palazzo di Città si allontana sempre più dai cittadini. All’indomani delle ennesime (quarte) dimissioni in giunta in un solo anno di vita, la nuova amministrazione continua a caratterizzarsi con il nulla di fatto e realizzato nelle questioni rilevanti come la gestione dei rifiuti, eppure produttiva in progettazioni ben retribuite agli esperti di turno. Tuttavia l’edilizia nel paese continua a godere di attenzione e concertazione di intenti massima. Per i nostri amministratori l’urbanistica e le questioni annesse, sono circoscritte all’affanno di innalzare palazzine. Così i lavori della giunta hanno prontamente definito il piano di lottizzazione del comparto A6, che regalerà ai modugnesi ancora meno suolo agricolo e ancora più cemento. Un paese sempre più a misura d’uomo. In questa situazione di ripetute dimissioni e cambi di poltrone, il sindaco dichiara: “Confido che il senso di responsabilità finora dimostrato continui a prevalere”. Par di capire che il senso di responsabilità di pubblici  amministratori non abbia nulla a che fare con il considerare i cittadini interlocutori primari. Lo sanno anche loro: ciò che non si comprende non può essere oggetto di una discussione, tanto meno pubblica. Il linguaggio si allontana dalla realtà e col tempo saremo noi cittadini a chiederci di quale realtà stiamo parlando, ad interrogarci se vale la pena ancora chiedere a chi prende decisioni per il paese trasparenza di atti e parole oneste.

(comunicato stampa Italia Giusta secondo la Costituzione)

Un meeting in ricordo di un eroe

Cap. Pilota Umberto Oriolo

Il Capitano Pilota Umberto ORIOLO

IL VII MEETING DI ATLETICA LEGGERA INTITOLATO AL CAPITANO PILOTA “UMBERTO ORIOLO” 

 

 Giovedì 12 luglio 2012, alle ore 16,00, presso il “Campo Scuola Bellavista” di Bari, si apre il VII Meeting Nazionale di Atletica Leggera “Città di Bari”, valido come 2° Memorial “Capitano Pilota Medaglia d’Oro Umberto ORIOLO”, pilota militare immolatosi nel compimento del proprio dovere il 16 giugno 1994.

Alla manifestazione interverranno l’Assessore allo Sport del Comune di Bari Ing. Elio SANNICANDRO, il Generale Domenico CHIRICO Presidente dell’Associazione Arma Aeronautica – Sezione di Bari, il Presidente Regionale della Federazione Italiana di Atletica Leggera (FIDAL) Angelo GILIBERTO e il dott. Giuseppe ORIOLO, papà del Capitano Umberto.

Il VII Meeting Nazionale “Città di Bari” sarà occasione per l’Aeronautica Militare e il Comitato Regionale Pugliese della Federazione di Atletica Leggera per rafforzare la condivisione di principi e ideali che contraddistinguono le realtà militari e sportive. La migliore dimostrazione dei profondi legami che accomunano il mondo militare a quello sportivo viene espressa dalla partecipazione degli atleti dell’Arma Azzurra nelle varie discipline sportive. 

L’esercizio dello sport è uno strumento di coesione sociale che incide e condiziona positivamente lo stile di vita dei cittadini, dai più giovani ai più anziani, le abitudini di un Paese e il sistema dei valori della convivenza e dell’associazionismo, una vera e propria risorsa culturale che consente la promozione umana e la sua educazione sociale.

 L’evento è un momento particolarmente significativo per l’Aeronautica Militare nel ricordare un proprio uomo che, con altissimo senso del dovere, ha donato la propria vita.

 E’ molto gradita la Sua partecipazione e spero di incontrarLa

il giorno 14 luglio alle ore 16.00.

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 Il Comando Scuole dell’Aeronautica Militare/3ª Regione Aerea è uno dei tre comandi di vertice della Forza Armata, il cui compito è quello di assicurare la selezione, il reclutamento, la formazione militare, culturale e professionale del personale dell’Aeronautica Militare.

 PROGRAMMA VII MEETING “CITTA’ DI BARI” – 2° MEMORIAL CAPITANO PILOTA UMBERTO ORIOLO –

ore 15.30      arrivo della Fanfara del Comando Scuole A.M./3^Regione Aerea al Campo Scuola;

ore 15.55      inizio della sfilata della Fanfara lungo la pista di atletica leggera;

ore 16.00      posizionamento della Fanfara a fianco delle Bandiere;

 ore 16.10      arrivo delle Autorità Civili e Militari della città di Bari;

 ore 16.20      apertura della manifestazione ed inno nazionale;

 ore 16.30      discorsi del Dottor Giuseppe ORIOLO (padre del “Cap. Pil. Umberto ORIOLO), del Gen. Brig. Domenico CHIRICO (Presidente A.A.A. Sezione di Bari), del Dottor Angelo GILIBERTO (Presidente regionale FIDAL), dell’Ing. Elio SANNICANDRO (Assessore allo sport del Comune di Bari) e del rappresentante del Gen. S.A. Mario Renzo OTTONE (Generale Comandante delle Scuole A.M./3^R.A.).

 ore 17.00      ritrovo delle giurie ed inizio delle gare;

 ore 20.30      premiazione del miglior risultato tecnico Memorial “Umberto Oriolo” da parte del rappresentante del Generale Comandante delle Scuole A.M./3ª R.A..

 ore 21.30 termine della cerimonia.

 

La Dda di Bari chiude il cerchio intorno all’omicidio “Campanella”

Si è chiuso il cerchio intorno all’agguato mortale che costò la vita a “Campanella” ed al ferimento di “Lupello” avvenuti la sera del 14 novembre dello scorso anno in via dei Gelsomini, nella zona industriale di Modugno a seguito del quale, a distanza di circa un mese dall’agguato, sono già finiti in manette lo stesso 34enne Nicola Lupello ed il 41enne Antonio Domenico Guglielmi poiché ritenuti entrambi responsabili di porto e detenzione illegale di arma da fuoco nonché rispettivamente di omicidio e tentato omicidio volontario, (omicidio consumato dal Lupello ai danni del Campanella e tentato dal Guglielmi ai danni del Lupello).

Questa notte, sotto il coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia di Bari, i Carabinieri del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Bari, collaborati nella fase esecutiva dai colleghi delle Compagnie di Bari San Paolo e di Modugno, hanno arrestato il 40enne Basilio Ciani e la 37enne Marianna Cipriani in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal G.I.P. del Tribunale di Bari su richiesta della locale Procura con le accuse rispettivamente di concorso in omicidio e porto e detenzione di arma da sparo per il Ciani e di favoreggiamento personale per la Cipriani. La donna infatti è ritenuta responsabile di aver favorito la latitanza del Guglielmi, datosi alla fuga dopo aver sparato al Lupello, fino alla cattura avvenuta la sera del 20 dicembre del 2011 quando venne localizzato dai Carabinieri a Modugno a bordo dell’auto della donna.

La sera del 14 novembre dello scorso anno il 48enne Francesco Campanella, venne raggiunto mortalmente da numerosi colpi di arma da fuoco esplosi davanti al porticato della sua abitazione, vicina ad un capannone adibito ad officina meccanica. Nella circostanza rimase ferito in varie parti del corpo da colpi di arma da fuoco anche il Lupello.
Le iniziali indagini lasciarono intendere in un primo momento che il Lupello ed il Campanella, mentre sostavano dinanzi l’abitazione di quest’ultimo, fossero rimasti entrambi vittime di un agguato portato a termine da un unico gruppo di fuoco. Le complesse risultanze investigative, corroborate in particolare dai fotogrammi del sistema di videosorveglianza ubicato presso l’abitazione della vittima, teatro del duplice fatto di sangue, dalla comparazione degli abiti sequestrati nell’immediatezza dei fatti, hanno consentito invece di ricostruire dettagliatamente gli eventi e il movente, riconducibile a contrasti insorti per ragioni economiche legate a prestiti usurai.

In particolare è emerso che quella sera il Campanella si trovava dinanzi l’ingresso della sua abitazione in attesa del Ciani e del Lupello con i quali aveva concordato un appuntamento mentre il Guglielmi era nascosto in posizione defilata dietro una siepe nei pressi dell’ingresso a protezione del Campanella. I due, armati di pistola, raggiunsero la vittima con la quale cominciano a discutere animatamente. A quel punto il Guglielmi, in difesa dell’amico, esplodeva in direzione degli aggressori alcuni colpi di arma da fuoco che attingevano il Lupello in varie parti del corpo. Nonostante ciò, quest’ultimo sparava alcuni colpi mortali all’indirizzo del Campanella, per poi dileguarsi velocemente insieme a Ciani. Le successive indagini, approfondite con attività tecniche classiche e riscontri, hanno consentito di far luce sull’intera vicenda chiarendo le singole responsabilità ed il movente dell’efferato delitto.

Su disposizione della Procura della Repubblica di Bari, il Ciani già associato presso la locale casa circondariale ha avuto la notifica del provvedimento restrittivo mentre la donna è stata sottoposta agli arresti domiciliari presso la sua abitazione.

L'"angolo delle fate" al cecilia

C’è chi considera le fiabe come un mezzo idoneo al risveglio dell’anima infantile alla vita.

Elaborazione dei ricordi ancestrali dei riti di iniziazione con i quali si celebrava, in modo solenne, presso le comunità primitive, il passaggio dall’infanzia all’età adulta e trasformati e rielaborati attraverso la trasmissione orale effettuata di generazione in generazione, la maggior parte degli elementi costitutivi delle fiabe raccontano delle  numerose prove che i giovani “iniziati” dovevano dimostrare di saper affrontare e superare da soli e di essere pertanto maturi per iniziare a far parte della comunità degli adulti.  Oggi è nelle storie di fantascienza, horror o video – giochi che è possibile incontrare esseri incredibili od assistere a fatti straordinari come nelle fiabe. Le fiabe evocano situazioni che aiutano il bambino ad elaborare le difficoltà che deve affrontare nel corso della sua esistenza. Tramandate di generazione in generazione per secoli – spesso chi le narrava le modificava o mescolava gli episodi di una fiaba con quelli di un’altra, dando origine a sua volta ad un’altra fiaba – descrivono la vita della gente, le sue credenze, le sue paure, il suo modo di immaginarsi i potenti; venivano raccontate attorno al focolare, nelle aie e non erano considerate, come ora, solamente racconti per bambini, ma rappresentavano un divertimento anche per gli adulti ed avevano grande importanza per la vita della comunità.

La dottoressa Elena Di Ronzo, assessore comunale alla cultura, con l’inaugurazione dell’angolo delle fate presso la scuola Ghandi di via Ancona al quartiere Cecilia ha voluto ampliare il numero dei bimbi ai quali raccontare le fiabe. In contemporanea alla lettura della fiaba che racconta delle disavventure della piccola “prezzemolina” tenuta, in qualità di due volte nonno, dal consigliere regionale Peppino Longo presso la biblioteca comunale, l’ex assessore ai servizi sociali dell’amministrazione Vaccarelli, Tommaso Laviosa, ha letteralmente inchiodato alle sedie i numerosi alunni presenti con la lettura di una fiaba che raccontava delle vicissitudini di due sorelline premiate in modo diverso in relazione al loro grado di gentilezza tenuto in presenza di una fata. All’inaugurazione effettuata dal sindaco Mimmo Gatti e alla quale era presente anche la dottoressa Maria Colucci, la presenza dei bimbi ai quali è destinato l’angolo delle fate del quartiere Cecilia è stata una sorpresa. Richiamati dalla dottoressa Rosanna Sebastio, preside del 3° circolo didattico, hanno lasciato i più freschi campetti della “ Coccolino” per un aula di scuola molto più calda, invogliati dall’affascinante prospettiva di ascoltare una fiaba; confermando, se ce ne fosse ancora la necessità, della buona riuscita dell’iniziativa voluta dall’assessore Elena di Ronzo.