Sabato 3 e Domenica 4 novembre le Forze Armate, la Guardia di Finanza e le Associazioni Combattentis

Pubblihiamo un comunicato dell’AERONAUTICA MILITARE Comando Scuole A.M./3ª Regione Aerea Sezione Relazioni Esterne inviatoci dal Ten. Col. Roberto MICCIO Sezione Relazioni Esterne/P.I. Tel Uff. 080-5418085 Cell. Serv. 335-7354541 e-mail: roberto.miccio@am.difesa.it

 

Sabato 3 novembre, per celebrare la ricorrenza del “Giorno dell’Unità Nazionale e Giornata delle Forze Armate”, su iniziativa del Ministero della Difesa, nella Sala “Murat” in Piazza Ferrarese a Bari, alle ore 10.00, si apre l’esposizione a carattere storico/militare delle Forze Armate e della Guardia di Finanza, in collaborazione con le Associazioni Combattentistiche e d’Arma.
Saranno esposte divise storiche, modelli di navi ed aerei  e materiale in dotazione alle Forze Armate.  

La mostra resterà aperta fino a domenica 4 novembre, con orari dalle ore 10.00 alle ore 22.00.
Ingresso libero.

4 NOVEMBRE – GIORNATA DELL’UNITA’ NAZIONALE E DELLE FORZE ARMATE

Pubblichiamo il Comunicato Stampa n. 14 del 1 novembre 2012 invatoci dal Ten. Col. Roberto MICCIO Sezione Relazioni Esterne/P.I. Tel Uff. 080-5418085 Cell. Serv. 335-7354541 e- mail: roberto.miccio@am.difesa.it

Domenica 4 novembre 2012 il Presidente del Senato Renato Schifani presiederà la solenne cerimonia in onore dei Caduti presso il Sacrario Militare dei Caduti d’Oltremare di Bari.

Nel giorno dell’Unità Nazionale e Giornata delle Forze Armate, il Presidente del Senato Renato Schifani presiederà, presso il Sacrario Militare dei Caduti d’Oltremare di Bari, la solenne Cerimonia in onore dei Caduti che avrà inizio alle ore 10,20.
Il Presidente sarà ricevuto all’ingresso del Sacrario dal Sottosegretario di Stato del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Ing. Tullio Fanelli, in rappresentanza del Governo; dal Capo di Stato Maggiore della Marina Militare, Ammiraglio di Squadra Luigi Binelli Mantelli, in rappresentanza del Capo di Stato Maggiore della Difesa e dal Comandante delle Scuole dell’Aeronautica Militare/3ª Regione Aerea e del Presidio Militare di Bari, Generale di Squadra Aerea Mario Renzo Ottone.
A rendere gli onori al Presidente del Senato sarà una Compagnia dell’Esercito con Bandiera di Guerra del 9° Reggimento Fanteria “Bari” con sede in Trani e la Banda della Brigata Meccanizzata Pinerolo di Bari.
La Fanfara del Comando Scuole/3ª Regione Aerea intonerà il Piave per gli Onori ai Caduti resi da un Reggimento Interforze composto da due battaglioni. Il primo formato da una compagnia del 10° Reggimento Trasporti di Bari, da una compagnia della Scuola Sottufficiali della Marina Militare di Taranto, e da una compagnia dell’11° Battaglione Carabinieri “Puglia” di Bari. Il secondo battaglione composto da una compagnia dell’82° Reggimento Fanteria “Torino” di Barletta, da una compagnia del Comando Scuole A.M./3ª Regione Aerea e da una compagnia della Scuola Allievi Finanzieri di Bari.
Alla cerimonia saranno presenti Autorità civili, religiose e militari, i Gonfaloni della Regione Puglia, del Comune e della Provincia di Bari ed i Labari delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma. Ad officiare la Santa Messa sarà Mons. Francesco Cacucci, Arcivescovo di Bari e Bitonto.
Alla cerimonia parteciperanno le Bandiere di Guerra del 9° Reggimento Fanteria “Bari” di Trani, del 7° Reggimento Bersaglieri di Bari, del 10° Reggimento Trasporti di Bari, dell’82° Reggimento Fanteria “Torino” di Barletta, , del 21° Reggimento Artiglieria Terrestre “Trieste” di Foggia, del 31° Reggimento Carri di Altamura, dell’11° Reggimento Genio Guastatori di Foggia, del Reggimento “San Marco” di Brindisi, del 36° Stormo di Gioia del Colle, del 32° Stormo di Amendola, del 61° Stormo di Galatina, dell’11° Battaglione Carabinieri “Puglia” e le Bandiere di Istituto della Scuola Sottufficiali della Marina Militare di Taranto e della Scuola Allievi della Guardia di Finanza di Bari.

La Cerimonia al Sacrario di Bari, che raccoglie i resti mortali di oltre settantacinquemila soldati, marinai ed aviatori caduti durante i due conflitti mondiali, di cui quarantacinquemila ignoti, insieme a quelle tenute all’Altare della Patria in Roma ed al Sacrario di Redipuglia, e’ una delle tre cerimonie nazionali che ricordano, nel giorno dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate, dedicato all’incontro tra la popolazione ed i cittadini in armi, i Caduti di tutte le guerre.

Si precisa che l’accesso al Sacrario Militare, nell’area dedicata alla stampa, è riservato solo ai giornalisti accreditati.
Il punto di accredito sarà ubicato a sinistra dell’ingresso principale del Sacrario.

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Il Comando Scuole dell’Aeronautica Militare/3ª Regione Aerea è uno dei tre Comandi di vertice della Forza Armata, il cui compito è quello di assicurare la selezione, il reclutamento, la formazione militare, culturale e professionale del personale dell’Aeronautica Militare.

Il 5 novembre parte il corso per gli ispettori ambientali volontari comunali

L’assessore all’Ambiente Di Ciaula ha comunicato che il 5 novembre avrà inizio il corso di ispettori ambientali volontari comunali.

Al Comune di Modugno sono pervenute 66 richieste da parte di molti giovani.  Il corso si terrà presso la struttura del Comando Vigili Urbani e durerà circa un mese, per concludersi con un esame finale che riguarderà il ruolo degli ispettori ambientali, la strategia “Rifiuti Zero”, caratteristiche e criticità del territorio comunale, il progetto di raccolta porta a porta, la normativa ambientale, le ordinanze comunali in tema di ambiente e rifiuti, le tecniche di comunicazione, gli illeciti amministrativi e i reati in materia ambientale.

“I 66 partecipanti – scrive Di Ciaula direttamente dalla sua pagina facebook – animati dalla passione del volontariato, hanno deciso di impiegare parte del loro tempo per approfondire le conoscenze su questi temi e per mettersi in gioco in nome del bene comune. Dobbiamo essere loro grati. L’adesione del Comune di Modugno alla strategia “Rifiuti Zero” e l’attenzione verso i problemi ambientali rappresentano una sfida che si può vincere, oltre che con l’impegno dell’Amministrazione comunale e con il coinvolgimento della città, con un profondo cambiamento culturale, delle abitudini e con un intenso sforzo educativo. È esattamente questo il panorama nel quale si muoveranno gli ispettori ambientali volontari comunali. Il grande interesse intorno a questa iniziativa rappresenta con ogni probabilità una seria ipoteca sul successo di questa scommessa”.

 

NUOVO PROGETTO PER LA ZONA CECILIA

La partecipazione ad un bando regionale per la realizzazione di un progetto nella zona Cecilia, era stato già annunciato durante il discorso del sindaco in occasione della Festa Patronale ma l’idea progettuale preliminare è stata presentata nei dettagli nel pomeriggio di lunedì 22 ottobre proprio presso la scuola elementare “Gandhi” di quel quartiere.

A chiarire la candidatura da parte dell’amministrazione comunale al “Finanziamento in favore dei Comuni pugliesi di opere di urbanizzazione primaria e secondaria nell’ambito di insediamenti di edilizia residenziale pubblica” (pubblicato sul B.U.R.P. n. 125 del 28/08/2012) erano presenti: Vito Signorile, Assessore ai Lavori Pubblici, la dott.ssa Christiana Anglana, Segretario Comunale, l’arch. Donato Dinoia, Responsabile Unico del Procedimento, e l’Ing. Gianmario Conforti, dirigente dell’ADVENCO s.r.l. cui è stata affidata la realizzazione dell’idea progettuale.

Questa prevede una “piazza arredata” al centro dell’attuale spiazzo “Falcone e Borsellino” che, come ha spiegato l’assessore Signorile, “oggi verte in una situazione di degrado perché rappresenta solo un parcheggio di auto con al centro un palo. Noi invece abbiamo intenzione di riqualificare la zona realizzando un’area verde, panchine, giostrine per bambini, un elemento d’arredo (una semisfera d’acqua centrale), illuminazione e tutt’attorno parcheggi a “spina di pesce””.
Ha tenuto a precisare più volte che “la candidatura della zona Cecilia deriva dal desiderio, fondamentale per l’amministrazione, di dare un’attenzione maestra a questo quartiere che verte in una situazione di degrado e dove manca uno spazio di aggregazione”.

La Regione mette a disposizione fino a 400.000 euro per l’opera mentre l’amministrazione comunale s’impegna – come vuole il bando- ad aggiungere una compartecipazione ammontante al 20%.
Signorile è fiducioso nell’ottenimento del finanziamento “ la zona Cecilia risponde ai requisiti previsti dal bando; inoltre abbiamo mirato a una zona che è “la periferia della periferia” affinché sia possibile ottenere maggiori punteggi e questo è stato anche spiegato – e poi condiviso- dai cittadini che, durante l’incontro, ci chiedevano che l’interevento fosse portato al centro del quartiere e non all’estrema periferia”.
Al termine del dibattito è stato anche consegnato “un primo questionario” ai presenti per raccogliere suggerimenti volti al miglioramento del progetto. Molti hanno lamentato l’inutilità della richiesta, data l’assenza di molti cittadini ma è stato garantito loro di estenderlo, per esempio tramite la scuola, in modo da farlo pervenire a tutti gli assenti.
Si ha anche intenzione di fare “un concorso di idee su quella che sarà la zona centrale della piazza, per prevedere lì una fontana o un monumento dedicato Falcone e Borsellino oppure un impianto di videosorveglianza” e non si esclude la possibilità di un nuovo incontro con i cittadini quando le possibilità di finanziamento saranno più certe.
E’ certo però che, all’interno della scuola Gandhi, l’atmosfera era un po’ accalorata e  molti partecipanti all’incontro si sentivano “traditi” dall’assenza del sindaco. Una cittadina, in slancio di ribellione, ha dichiarato “a volte ci sentiamo trattati come cittadini di serie b e non è giusto” ed in tanti cercavano di esternare le problematiche che affliggono il quartiere, pur se poco inerenti con il tema dell’incontro.

Bari Città Metropolitana, Gatti: "per Modugno non c'è scelta"

Bari città metropolitanaNegli ultimi giorni la spinosa questione della riforma delle province pugliesi prevista dalla famigerata spending review (revisione della spesa) del Governo Monti, è sulla bocca di tutti. A tal proposito, lo scorso sabato il sindaco di Palo del Colle, Domenico Conte, ha convocato in un pubblico dibattito i sindaci di molte città pre-murgiane – tra cui Modugno- per discutere sull’adesione o meno alla città metropolitana di Bari. Il taglio dei costi alla politica, infatti, prevederà oltre la totale scomparsa di alcune province, anche la soppressione di 10 grandi province italiane e la conseguente istituzione di 10 “città metropolitane”, tra cui figura anche Bari. Alcuni sindaci dei 41 comuni dell’attuale provincia di Bari, però, mal sopportano l’idea di aderire all’area metropolitana.

Tra questi, Domenico Conte (il titolo dell’incontro da lui presieduto era infatti “Città metropolitana? No, grazie!”) la cui posizione è giustificata dal timore della “perdita dell’identità e tradizioni palesi diventando una sorta di sobborgo di Bari”. All’incontro i rappresentanti dei comuni di Bitetto e Grumo hanno dichiarato di protendere maggiormente per il no a causa di “regole del gioco non chiare” (assenza di uno statuto, problema della rappresentatività e della gestione di quest’enorme area metropolitana; il configurarsi di “nuovi poteri”ma anche di probabili “nuove tasse per i cittadini”) ma mostrando l’intenzione di ascoltare il parere dei cittadini in assemblee pubbliche prima di deliberare la decisione in consiglio comunale.

Binetto, pur favorevole all’istituzione dell’area metropolitana di Bari, ha deciso di non esprimersi e così facendo- secondo quanto previsto per legge- dal 1 gennaio 2014 ne entrerebbe automaticamente a far parte. Ben delineata invece la posizione di Bitonto che si è già espressa per il no perché comporterebbe “una perdita della capacità decisiva dei comuni che ne farebbero parte e l’impossibilità di gestire autonomamente i servizi minimi garantiti da un’amministrazione comunale come per es. la scuola”. Presente all’incontro anche il senatore (allo stesso tempo sindaco di Molfetta) Antonio Azzollini, artefice di una vera e propria crociata contro la città metropolitana. Dichiaratamente contrario a Bari metropolitana (pur se molti dei convenuti alla conferenza non si spiegavano come mai stesse dando parere negativo ad un provvedimento votato favorevolmente a Roma – essendo il presidente della Commissione Bilancio del Senato -) ha spiegato varie alternative all’adesione all’area metropolitana. Tra queste, la possibilità di creare quella che ironicamente ha indicato come “Provincia dell’Amore” (nei suoi piani un nome possibile potrebbe essere “Peucezia”) idealmente costituita da un’unione dei comuni facenti parte delle province soppresse ad esclusione, però, di Bari. Oppure, una riorganizzazione dell’attuale provincia in tre vaste aree. Insomma, le proposte (seppur da alcuni ritenute “assurde” perché “ la costituzione di una nuova provincia, va contro la spending review”) non sono mancate.

Ciò che è mancata è stata la presenza della posizione della Città di Modugno, dovuta all’assenza del sindaco o di un suo rappresentante. Abbiamo perciò contattato il sindaco Mimmo Gatti per richiedere un suo parere in merito alla questione. Il sindaco, comunicandoci di non aver ritenuto opportuna la sua presenza in seguito alla visione del titolo dell’evento (che offriva un’esplicita indicazione sulla posizione della maggior parte dei comuni invitati), ha dichiarato che “per Modugno non c’è scelta, ogni posizione contraria all’adesione all’area metropolitana di Bari, non avrebbe alcun senso in quanto la nostra Città confina con Bari. L’unica alternativa, dunque, cioè la possibilità di confluire nelle province che sopravvivranno, non è nemmeno considerabile”. Ha aggiunto di non aver previsto dibattiti pubblici con i cittadini modugnesi o consigli comunali sul tema – almeno per il momento- in quanto “la scelta di aderirvi è obbligata, dato che alternative non ce ne sono. Modugno, così come Triggiano o Valenzano, è un comune dove non sarebbe neanche possibile prendere altre scelte in considerazione. Adesso la fase importante sarà quella della costituzione dello statuto, il vero momento in cui i comuni saranno chiamati a dire la propria”.