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La compagnia d’autore porta in scena il Macbeth

Macbeth ModugnoDopo il successo dello scorso fine settimana, la Compagnia D’Autore (Associazione Culturale Teatrale di Modugno) porterà ancora in scena “Macbeth” di Shakespeare.
La splendida e terrificante tragedia shakespeariana (ma anche la più breve dell’autore inglese) narra del generale Macbeth che, mosso dalle ambigue profezie di tre streghe, dall’ambizione e dalla smania di potere, uccide Duncan, re di Scozia e da qui, un assurdo meccanismo lo condurrà a una catena di delitti.

“La modernità di questa storia è sorprendente: Re Macbeth, per mantenere il suo potere conquistato con il sangue, ha bisogno di uccidere, “sangue chiama sangue!” e a sua volta sarà detronizzato e decapitato, lo stesso iter che stiamo vedendo in quest’epoca nei Paesi dittatoriali.
Macbeth è la tragedia eterna della brama di potere e di tutti i suoi pericoli ma anche il racconto dell’amore malato fra lady Macbeth e Macbeth. In questa coppia “molto unita”, l’uomo è lei, che esige dal suo compagno il compimento dei delitti, quasi come un atto d’amore”.
Così la “Compagnia D’Autore” spiega l’ultima opera alla quale si sono accostati; miscuglio di politica, incubo irrazionale e stragi insensate, dove parte importante è assunta anche da apparizioni e premonizioni.
Il lavoro collettivo dei membri dell’associazione ha prodotto una particolare riduzione del testo originale e sulla scena, il racconto di questo “dramma della colpa e dell’ambizione che si trasforma in omicidio” è affidato a soli tre attori, anche per avvalorare l’importanza che a questo numero e alla sua simbologia è data all’interno della tragedia (tre streghe, tre profezie…).
Parte importante è svolta dalla musica, molto presente e dalle luci particolarmente soffuse che “immergono la storia in un’atmosfera quasi fiabesca, in cui la notte e il buio sono protagonisti assoluti”.
Le repliche si susseguiranno ogni venerdì e sabato alle ore 20,45 ed ogni domenica alle 18,45 e avranno luogo tutte presso il palazzo dell’ex Direzione – nel centro storico di Modugno, alle spalle dell’orologio di Piazza Sedile- fino al 16 dicembre (per la limitata disponibilità dei posti la prenotazione è obbligatoria al numero 339-7167409).
Per un mese, dunque, ci è offerta un’importante occasione per rivivere le emozioni delle intramontabili tragedie shakespeariane e tutti i lettori di Bari Sud Ovest e chi lamenta la pochezza o l’assenza di manifestazioni d’interesse culturale a Modugno, non potranno sicuramente farsela sfuggire.

 

Calcio a 5, Tre Zeta Modugno: una sconfitta amara

Prima sconfitta casalinga per il “Tre Zeta Modugno” nella decima giornata del girone d’andata contro il “Giovani Aquile Rutigliano” a cui è stato malamente regalato l’intero secondo tempo. Lo score finale è di 5-9 in favore degli ospiti. Al fischio d’inizio la squadra padrone di casa mostra subito grinta e voglia di riscattarsi dopo il pareggio in casa del “Noci c5”. Gli ospiti tentano di penetrare nella difesa avversaria ma senza fortuna, in quanto capitan Colaianni e compagni sbarrano loro la strada; al contrario i modugnesi si rendono subito pericolosi in diverse occasioni e dopo 10′ trovano il primo goal con Massimo Avitto, il quale non ci mette molto a raddoppiare. L’andamento del match sembra essere in discesa per il “Tre Zeta Modugno” che continua a dettare i ritmi del gioco senza serie preoccupazioni, dimostrato anche dalle successive reti del pivot Beppe Vitale e del leader difensivo Raffaele Colaianni. Solo negli ultimi minuti della prima frazione di gara i rutiglianesi riescono ad andare a segno, arrivando così all’intervallo sul punteggio di 4-1.

Il secondo tempo risulta essere una partita completamente differente. Le due contendenti alla conquista dei tre punti di questa giornata sembrano essersi scambiate di ruolo. I padroni di casa provano ad allungare ma non riescono più ad avere la stessa incisività vista nei primi 30′, mentre il Rutigliano si rende sempre molto pericoloso. Al 5′ minuto gli ospiti vanno a segno accorciando le distanze e da qui in poi si verifica un vero e proprio calo di concentrazione dei modugnesi. Per quest’ultimi la gara diventa difficile e sfugge di mano, tanto che in pochi minuti si giunge alla parità (4-4). Non è finita: l’atmosfera diventa tesa, la partita nervosa, mentre i rutiglianesi spingono ancora e superano l’estremo difensore modugnese Leo Spano per altre due volte. A questo punto coach Mazzarella decide di provare a riaddrizzare le sorti della gara utilizzando Dino Loseto, al suo debutto con la maglia del “Tre Zeta Modugno”, come portiere in movimento. Per qualche minuto questa strategia dà i suoi frutti con Massimo Avitto che porta a -1 il proprio team, ma la speranza non dura molto in quanto il “Giovani Aquile Rutigliano” sfrutta ogni piccolo errore per effettuare contropiedi ed allungare il vantaggio sino al 5-9. Una sconfitta che lascia l’amaro in bocca per il “Tre Zeta Modugno” che si ferma al terzo posto in classifica con 20 punti, raggiunta da “Dream Team Palo del Colle” e “Atletico Cassano”.

MAL D'AMORE

Con questo articolo iniziamo oggi a pubblicare una serie di riflessioni sul cosiddetto mal d’amore. I vari comportamenti e le conseguenze nefaste per cui il mal d’amore degenera in amore criminale.

Sempre più spesso assistiamo, purtroppo indifferenti, a situazioni che si protraggono per anni e che si trasformano in incubi che finiscono per lo più in tragedie di cui sono piene le cronache di questi giorni. Ogni due giorni nel nostro paese muore assassinata una donna; ultimo episodio la giovane ragazza trovata morta sulla riva del  lago di Bracciano, notizia preceduta di poco dall’efferato delitto che ha visto vittime innocenti due bambini assassinati dal padre marocchino.

 

Su queste delicate tematiche ci soffermeremo spesso, non ponendoci come esperti ma cercando di portare all’attenzione dei lettori le varie fasi, modi e comportamenti per cui possano riconoscere per tempo i segnali d’allarme e correre ai ripari; un vademecum sui comportamenti standard che il malato di amore criminale adotta nei confronti della persona che nei peggiori dei casi porterà alla morte. L’intento di queste riflessioni è quello di portare a conoscenza dei nostri lettori le patologie e le varie fasi per cui un amore in apparenza sano e normale all’improvviso si trasforma in un incubo.

L’amore criminale ha radici profonde, quasi sempre le cause risalgono all’infanzia quando è più facile subire danni a livello affettivo. Gli studiosi della psiche asseriscono che esiste un comportamento standard, una procedura ben precisa che il carnefice adotta nei confronti della vittima. Una delle principali e più importanti cause che scatenano l’ossessione criminale è il sentirsi respinto o trascurato sessualmente e questo rifiuto riporta in superficie le mancanze affettive o le punizioni subite da parte della madre o di quella figura femminile che ne aveva cura da piccolo. In genere queste sono fasi dell’infanzia che la maggior parte supera interiorizzando la figura materna o paterna, alla quale da grandi si farà riferimento quando ci s’innamora. È la figura del padre e della madre che condiziona, inconsciamente, nella persona la scelta del partner. Ma se questo non avviene in positivo, getterà le basi per far diventare costui un adulto insicuro che magari per anni ha relegato nell’inconscio la mancanza d’amore o il troppo amore ricevuto da piccolo e un qualsiasi episodio farà riaffiorare la sofferenza subita, acuendola e alimentandola ogni volta che se ne presenterà l’occasione.

Altra causa di mal d’amore si fa risalire all’individuare nell’altra persona un ostacolo, un impedimento a raggiungere un determinato obiettivo e questo scatena il proposito di vendetta, di punizione per il torto apparentemente subito. Non è detto che l’ostacolo sia la propria compagna, moglie, fidanzata o amante, può essere una qualsiasi donna che per un rifiuto fatto in un certo modo, risveglia i disagi psicologici infantili. Un cambiamento che non avviene all’improvviso ma ha delle fasi, non sempre evidenti ad un occhio profano, di cui purtroppo la vittima si rende conto nella fase terminale della degenerazione mentale  del suo carnefice.
Il tema del prossimo articolo sarà “Il tradimento”.

Modugno, parte la piantumazione di 45 nuove piante

Sarà avviata oggi 15 novembre in diversi punti della città la piantumazione di 45 nuove piante arboree di differente tipologia. Vari esemplari di brachychiton, jacaranda mimosaefolia, mimosa marina, canfora, acero e prunus troveranno dimora alla Villa Comunale, in piazza Capitaneo, p.zza Plebiscito, via Cairoli, via XX Settembre e nei parchi cittadini.
L’intervento di piantumazione è finalizzato ad incrementare la concentrazione di verde nella città per migliorare il decoro e la vivibilità dell’ambiente urbano.
L’assessore Di Ciaula delegato al “verde urbano” ha precisato che “è opportuno realizzare nuove piantumazioni che siano omogenee tra loro e con quelle esistenti e consentano di migliorare sia l’estetica del paesaggio urbano che il microclima cittadino“.

Siamo felici per questa iniziativa anche se nel bilancio di previsione di quest’anno – ha dichiarato il Sindaco Gatti – avevamo anche appostato delle risorse economiche per un progetto di riqualificazione arborea dell’intero corso Vittorio Emanuele; nel frattempo, purtroppo è arrivata l’ennesima mannaia dal cosiddetto decreto statale sulla “spending review” che taglia ulteriori risorse ai Comuni e che mette a rischio la realizzazione di questo progetto; in occasione dell’assestamento generale di bilancio di fine novembre bisognerà rivedere l’intero bilanco, rifare i conti e vedere il da farsi. Di certo in questa situazione è complicatissimo amministrare ed è impossibile impostare un minimo di programmazione amministrativa“.