Autore: Pino Oro
Al voto, al voto, torneremo tutti al voto
Io sono di destra uno diceva
E io di sinistra l’altro diceva
Io di centro io di sinistra-centro io centro-centro
io giovane… io centrodestrasenzatrattino … io sono bella …
Gli uni e gli altri parlavano parlavano
parlavano di quello che dovevano fare.
Non si faceva politica tutti quanti parlavano
parlavano parlavano
mai nessuno per il popolo lavorava
ma in un angolo un uomo stava zitto:
« E voi signore che politica fate voi che state lì zitto e non parlate? » gli chiesero i politicanti.
« Io parlo alla gente e dico che di voi si può fare anche senza»
disse l’uomo che fino a quel momento
non aveva fiatato
e poi si fece avanti con la sua favella
e attaccò tutti i politicanti
e parlò alla gente in tutte le piazze
e così vera politica era la sua
e così viva e bella
che la gente si affacciò ai balconi
uscì di casa dove per noia giaceva addormentata
e disse:
« Io giocavo con il cerchio
io a palla prigioniera
io giocavo al mondo
io giocavo col secchiello
e la paletta
io giocavo ai genitori
io giocavo a nascondino
io giocavo con la bambola
io giocavo con l’ombrello
io con il mio fratellino
io con la mia sorellina
io lavoravo ma erano tutti ladri
e non c’erano più le guardie erano tutte allo stadio
ma adesso basta adesso basta
adesso vogliamo giocare alla democrazia
adesso vogliamo cambiare l’aristocrazia»
E l’uomo continuò a parlare
e andò
per città per giardini e piazze
parlando a tutta la gente che voleva
ascoltare
dopo di che alcuni si unirono
e fecero una lista tutti quanti
sennonché
il primo parlò di destra
il secondo di sinistra
il terzo di centro
il quarto sinistra- centro
il quinto centrodestrasenzatrattino
e poi cominciarono a parlare a parlare
parlare parlare parlare
la politica non si sentiva più
e tutto quanto andò a ricominciare!
P.s. la poesia di Prévert è possibile leggerla qui:
http://www.pensieriparole.it/poesie/poesie-in-lingua-straniera/poesia-69406
Come voteranno i modugnesi
Sincronismo amministrativo
Con straordinario tempismo l’amministrazione Magrone annuncia l’avvio del progetto “Modugno green city”;
nemmeno dieci giorni fa il Pd locale, in un comunicato stampa, evidenziava come in sei mesi la percentuale di raccolta differenziata sia diminuita di un quarto passando dal già scarso 15,49% dell’anno scorso al vergognoso 11,92 attuale ed oggi il sindaco comunica già di aver raggiunto un accordo con una società che si occupa di raccolta differenziata. Del resto già in altre occasioni il sindaco Magrone ha mostrato di padroneggiare l’arte della scelta dei tempi. Dalla vicenda della Ecofuel all’interramento dell’elettrodotto al quartiere Cecilia o con il prolungamento del tratto ferroviario al San Paolo riesce sempre ad occupare la scena finale. Con perfetta sincronizzazione riesce a far coincidere l’uscita dei comunicati della sua segreteria con l’apice dell’attenzione creata dalle varie lamentele, proposte e proteste dell’opposizione. Come il mitologico titano figlio del cielo e della terra Magrone comanda i tempi che questa amministrazione deve rispettare per risolvere i problemi che lui, come tutti gli altri candidati a sindaco in campagna elettorale, ha promesso di risolvere. Si scommette già che a breve strabilierà ancora i modugnesi annunciando la ripresa del monitoraggio della qualità dell’aria – “temporaneamente sospeso” da marzo – o la variante al P.R.G. per la realizzazione del parco urbano sui suoli della Italcementi, visto il rumoreggiare che il Pd fa su questi argomenti. L’opposizione invece brucia i tempi e nel giro di qualche minuto dall’apparire dei comunicati della segreteria del sindaco invade gli scarsi spazi dei social per porre interrogativi e commenti. Qualche interrogativo viene posto addirittura telefonicamente: “ma lasciando raccogliere gratuitamente le bottiglie di plastica, le lattine in alluminio e i contenitori dei detersivi a questa cooperativa – che nessuno conosce e senza alcun bando di gara – non viene a cessare l’eventuale riscossione del corrispettivo dovuto dalla ditta che attualmente espleta il servizio di raccolta della cosiddetta differenziata?”
“Perché – viene chiesto – se questa Sourceland è disposta a concedere in comodato d’uso gratuito tre eco compattatori in cambio dei materiali riciclabili vuol dire che si guadagna molto con la differenziata e allora perché ultimamente è stato affidato il servizio di raccolta della differenziata ad una ditta diversa da quella che fa la raccolta completa? Anche questa lo fa gratis? o paga? e se paga quanto paga e perché adesso non ci devono pagare più?”
“chi controlla quanti chili di differenziata raccolgono?“
“non ho mai visto nessuno controllare, quando raccolgono la differenziata, se viene portata tutta alla ditta o se si perde qualcosa per strada e quindi ne arriva di meno e per questo le percentuali diminuiscono, perché conviene a chi raccoglie dire che è tutta mischiata, però il comune non controlla quanta immondizia viene raccolta e non controlla la bilancia alla discarica?”
In “sintetica” sintesi.
Segnali di debolezza da IGsC
IGsC nel suo comunicato stampa, ribaltando sull’opposizione la responsabilità di aver fatto venir meno il numero legale necessario per lo svolgimento del consiglio comunale del 16 aprile, dichiara esplicitamente che in quella occasione la maggioranza non aveva i numeri per approvare “quegli importanti regolamenti in materia urbanistica” la cui promessa utilizzazione come strumenti di moralizzazione urbanistica “sta letteralmente terrorizzando i soliti uomini e ceti di affari”. Quali affari e quali uomini però non ci è dato sapere e uno dei motivi per cui questa maggioranza è diventata tale è quello che in campagna elettorale era stato promesso di fare luce sulle numerose “oscure iniziative” presentate al secondo piano di via Rossini.
Dichiarare che l’opposizione agisce con “insistita spregiudicatezza” e “opera a Modugno unicamente per porre ostacoli all’amministrazione” tentando ogni volta di far venir meno il numero legale, rafforza ancora di più la convinzione che il sindaco Magrone non sempre può contare su tutta la maggioranza.
Se i consiglieri di minoranza, seppur divisi e in conflitto fra loro, “invece di contribuire al dibattito democratico” (restando in aula per assicurare la bocciatura delle proprie proposte?) tentano di fermare l’attività dell’amministrazione, fanno quello che tutte le opposizioni “democratiche “ fanno; se “applicando tatticismi frutto di una vecchia politica e di vecchi partiti” cercano di far saltare l’amministrazione è proprio perché hanno “interesse per i reali bisogni del paese”.
Se il sindaco Magrone, invece di chiedere all’opposizione una “critica costruttiva”, facesse luce sui nomi dei terrorizzati soliti uomini e sui loro affari – aggiungendo i nomi e gli affari che stanno a cuore di chi gli fa venir meno il numero legale – farebbe quello che ha promesso in campagna elettorale: “rendere Modugno una città giusta secondo la costituzione”.