Per il
Partito democratico di
Michele Emiliano la partecipazione dell’
Udc pugliese alle primarie del centro sinistra di domenica prossima è una scelta strategica. All’opposizione nel governo
Vendola, l
’Udc regionale ha onorato l’impegno assunto con i propri elettori di salvaguardare innanzitutto gli interessi della comunità pugliese, votando, in più di un’occasione, le proposte ritenute utili allo sviluppo della regione Puglia presentate dalla maggioranza di sinistra e lo ha fatto perché è rimasta fuori dagli obsoleti recinti ideologici.
Quella che per il presidente
Vendola è stata solo una scelta tattica
– accetto i tuoi voti quando mi servono – e che è stata criticata come collaborazionismo dalle altre forze e partiti di opposizione, per l’
Udc Puglia è sempre stata una scelta strategica, finalizzata al rendere più moderata la politica economica dell’amministrazione Vendoliana.
La partecipazione dell’
Udc alle primarie per la scelta del candidato presidente della regione conferma, ancora di più, la tendenza del
Pd ad andare verso il rafforzamento del proprio consenso elettorale
(nei numeri più che nelle fuorvianti alte percentuali causate dalla scarsa affluenza alle urne) aprendosi alla maggioranza dei moderati delusi dalla falsa moderazione dei
Silviocultori e spaventati dalle
Grillinate.
La valenza politica della partecipazione dell’
Unione di centro alle primarie di domenica 30 novembre va ben oltre quella, pur importante, data dal sostegno che gli elettori dell’Udc daranno alla candidatura di Emiliano, perchè quello dato dal
Pd pugliese è un segnale di apertura verso i moderati, verso quelli che non credono più nella politica dei salotti chic e non vanno più a votare.
Il candidato
Michele Emiliano vincerà le primarie del centro sinistra e sa benissimo che i voti degli elettori dell’
Udc sono certamente utili ma non indispensabili per vincerle. Altrettanto bene, però, sa che per governare la regione Puglia
– che è ancora più importante che esserne eletto presidente – serve il voto dei moderati pugliesi ed è per questo che ha stretto un accordo con il partito che più degli altri li rappresenta. Sa bene che il consenso elettorale dell’Udc va ben oltre le percentuali ad una cifra ottenute negli ultimi anni, percentuali dovute alla scarsa affluenza alle urne degli elettori moderati e non al loro venir meno come numero.
Proprio la scarsa affluenza degli elettori moderati fa schizzare verso l’alto le percentuali del Pd e questo Emiliano lo sa, come sa bene che il segretario nazionale del Pd nonché presidente del consiglio
Matteo Renzi ha indicato ed intrapreso da tempo una politica basata più sulla cooperazione fra le diverse forze politiche che sulla contrapposizione ideologica.
Cosa comporterà questo accordo per Modugno? Non è facile rispondere. Gli elettori dell’
Udc a Modugno sono sempre stati un numero consistente; è dell’
Udc l’unico consigliere regionale che la città abbia mai espresso. Gli elettori dell’Udc sono orgogliosi di aver eletto
Peppino Longo e parteciperanno alle primarie di domenica in modo massiccio, perché sanno che il loro voto è importante per assicurare la presenza dei moderati nel prossimo governo della regione Puglia.
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