Dati “dati” – solo accettati o anche verificati?
Proprio l’incompletezza dei dati fa dubitare sulla conoscenza, altri potrebbero dirsi certi dell’“ignoranza” dell’ufficio ambiente del nostro comune, dei dati relativi al peso totale dei rifiuti raccolti e ovviamente del peso della parte differenziata: se l’assessore non è in grado di fornire, comunicare, tali dati è perché non si ritiene necessario rilevarli o peggio non vengono rilevati perché chi, nell’ufficio ambiente, ha il compito di rilevarli omette di farlo? È una scelta dell’attuale amministrazione non raccogliere quei dati o è per l’“incuria” delle “passate amministrazioni” se tale incombenza non è mai stata affidata ad alcuna figura, professionalità, dipendente comunale? In ogni caso sarebbe opportuno chiarire tali dubbi ed ovviamente rimediare nel minor tempo possibile perché non è assolutamente concepibile che si paghi un servizio così oneroso per le cassecomunali, o meglio, per le tasche dei modugnesi, senza avere la certezza di pagare il giusto prezzo. Siamo di fronte al paradosso di dover pagare per consegnare dei materiali a chi, dopo averli trasformati, ce li rivende a caro prezzo; come a dire paghiamo il fornaio perché accetti un quantitativo di farina, fornito da noi ma di cui lui “stabilisce” il peso, e dopo acquistare ad un prezzo stabilito sempre e solo da lui i prodotti ottenuti usando quella stessa farina. Quello che non si capisce, detto in maniera più chiara, è come si fa a ritenere esatti i dati forniti da qualcuno che ha tutto l’interesse a fornire dati sballati; se pago di più i rifiuti non differenziati mi dirà che non ho fatto la differenziata e potrà dirlo perché non c’è nessuno che può certificare il contrario. Il che è grave ma ancora più grave, da denuncia alla corte dei conti, sarebbe se quel qualcuno che dovrebbe controllare ci fosse e non controlla perché è stato spostato ad altri compiti e mansioni.