Dati “dati” – solo accettati o anche verificati?

Qualche giorno fa l’assessore Tina Luciano ha reso noti i dati della raccolta dei rifiuti solidi urbani di Modugno relativi ai mesi da gennaio ad ottobre dello scorso anno. I dati, insieme ad alcune considerazioni dell’assessore, hanno chiarito – era necessario farlo – i motivi per i quali il costo di smaltimento dei rifiuti aumenterà e conseguentemente aumenterà la tassa che i cittadini dovranno versare al comune per tale servizio. L’incompletezza dei dati però, solo dieci mesi su dodici e la loro non omogeneità, messi così bene in evidenza dall’assessore, fanno sorgere altri interrogativi e dubbi che si spera l’assessore, nell’interesse dei contribuenti modugnesi, chiarisca altrettanto bene.
Proprio l’incompletezza dei dati fa dubitare sulla conoscenza, altri potrebbero dirsi certi dell’“ignoranza” dell’ufficio ambiente del nostro comune, dei dati relativi al peso totale dei rifiuti raccolti e ovviamente del peso della parte differenziata: se l’assessore non è in grado di fornire, comunicare, tali dati è perché non si ritiene necessario rilevarli o peggio non vengono rilevati perché chi, nell’ufficio ambiente, ha il compito di rilevarli omette di farlo? È una scelta dell’attuale amministrazione non raccogliere quei dati o è per l’“incuria” delle “passate amministrazioni” se tale incombenza non è mai stata affidata ad alcuna figura, professionalità, dipendente comunale? In ogni caso sarebbe opportuno chiarire tali dubbi ed ovviamente rimediare nel minor tempo possibile perché non è assolutamente concepibile che si paghi un servizio così oneroso per le cassecomunali, o meglio, per le tasche dei modugnesi, senza avere la certezza di pagare il giusto prezzo. Siamo di fronte al paradosso di dover pagare per consegnare dei materiali a chi, dopo averli trasformati, ce li rivende a caro prezzo; come a dire paghiamo il fornaio perché accetti un quantitativo di farina, fornito da noi ma di cui lui “stabilisce” il peso, e dopo acquistare ad un prezzo stabilito sempre e solo da lui i prodotti ottenuti usando quella stessa farina. Quello che non si capisce, detto in maniera più chiara, è come si fa a ritenere esatti i dati forniti da qualcuno che ha tutto l’interesse a fornire dati sballati; se pago di più i rifiuti non differenziati mi dirà che non ho fatto la differenziata e potrà dirlo perché non c’è nessuno che può certificare il contrario. Il che è grave ma ancora più grave, da denuncia alla corte dei conti, sarebbe se quel qualcuno che dovrebbe controllare ci fosse e non controlla perché è stato spostato ad altri compiti e mansioni.

Politica modugnese: una cosa seria che rallegra

Politica, è noto, viene da polis e indica tutto quello che riguarda la città. Per gli antichi greci non esisteva un luogo della politica che fosse diverso dalla città. Il vivere in comune era politica: era inconcepibile che qualcuno non partecipasse attivamente a ciò che in definitiva organizzava tutta la sua esistenza.

Aristotele, uno di quegli antichi greci, definiva l’uomo “animale politico” e si sa che gli animali non ridono. Per questo si ritiene che la Politica sia una cosa seria che va affrontata in modo grave, senza alcuna concessione al frivolo o al ridicolo. Sbagliato; la Politica, in quanto organizzatrice del vivere comune, si occupa di tutti gli aspetti della esistenza umana e si pone, come obiettivo ultimo, il miglioramento del benessere comune. Se si sta bene la gente sorride, il “bene essere” si vede quando gli occhi lacrimano per il ridere non per il pianto. Siamo fortunati noi modugnesi ad avere un sindaco ed una amministrazione che hanno reso allegra la città; non ci possiamo lamentare, l’abbiamo votato, la maggioranza dei votanti modugnesi al ballottaggio l’ha votato determinando in tal modo anche il grado di divertimento della nostra esistenza per i prossimi anni. Bene fa il sindaco Magrone quando nei suoi interventi in consiglio comunale o in qualche manifestazione pubblica fa sorridere la gente, il riso fa buon sangue, come si dice, e accresce il benessere comune. Del resto la storia è piena di esempi autorevoli di politica mirata a rallegrare i propri concittadini: Cesare per esempio, Caio (o gaio ?) Giulio Cesare, il grande scialacquatore romano di immense fortune il quale a chi gli urlava, mentre sulla biga scorrazzava per Roma: <> lui, proprio per far ridere, rispondeva <>. Ora i sesterzi non ci sono più, sono stati  sostituiti  dagli euro, ma anche questi mancano e sono una delle richieste che i modugnesi fanno al sindaco. Finora le risposte ricevute non fanno ridere ma non bisogna disperare; nel frattempo i modugnesi possono continuare ad essere allietati dalle risposte che l’amministrazione fornisce in merito alle questioni che riguardano il mercato settimanale e la pista ciclabile. In virtù di quanto sopradetto, per aumentare il benessere comune, l’amministrazione ha provveduto a quanto documentato nelle foto allegate, nelle quali è evidente l’intento dell’amministrazione di incrementare l’allegria dei modugnesi transennando gli attraversamenti stradali sulle strisce pedonali, vietando l’accesso dei pedoni ai marciapiedi, obbligando gli automobilisti a deviare dalla loro strada per non sbattere contro la pista ciclabile e i cicloamatori a “scanzare” pali ed alberi qualora, inforcata la bicicletta, volessero allungare il tragitto per recarsi alle piscine comunali o al mercato del venerdì. Mercato del venerdì che è necessario rimanga lì dov’è finchè il funzionario (uno “spostato”?) non si convincerà a  redigere, con estrema ilarità, la graduatoria per l’assegnazione delle postazioni di vendita dei mercatali settimanali che, come alcuni dicono, a denti stretti applauderanno divertiti.

Incontro con il sindaco Magrone

Molte le domande e vari gli argomenti; domande sui “vecchi” consiglieri e sui “novizi”; sull’assessore Formicola; sul cosiddetto “contributo alloggiativo; sul consigliere regionale Peppino Longo; si è parlato del mercato settimanale, dell’Asi, dell’abbattimento del “bubbone e del parco, della pista ciclabile e del centro storico. Questo il video dell’incontro. Buona visione.