Cooperativa Guido Rossa 2

Un esposto/denuncia

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Negli ultimi giorni giungono notizie di un esposto/denuncia, presentato alla Procura della Repubblica di Bari, dal segretario generale nazionale del S.I.U.L.S. Giuseppe Scognamillo, contro i membri del consiglio di amministrazione della Cooperativa edilizia Guido Rossa 2 di Modugno.

Al fine di fornire notizie in merito alla vicenda abbiamo rivolto delle domande al signor Scognamillo.

  • Signor Scognamillo, cosa ha determinato la presentazione alla Procura di Bari di una sua denuncia contro il CdA della cooperativa Guido Rossa 2, nella quale lei ha ricoperto per tanto tempo il ruolo di presidente?
  • Il malanimo di alcuni soci nei miei confronti e le infide insinuazioni sulla mia integrità.
  • Cosa è successo?
  • Come lei ha già detto sono stato presidente della cooperativa per lungo tempo, dalla sua costituzione fino alle mie di missioni di circa tre anni fa.
  • Come mai si dimise?
  • Circa tre anni fa, durante una assemblea dei soci – assemblea che abbandonai subito dopo aver rimesso il mio mandato – venni accusato di aver approfittato del mio ruolo di presidente per “fare la bella vita”, mi accusavano di una allegra, diciamo così, gestione della contabilità. Una cosa che per me che mi sono sempre battuto in difesa dei più deboli è molto infamante. A causa delle mie precarie condizioni di salute in quei giorni, condizioni che non avevo comunicato a nessuno e che nessuno conosceva, fui costretto ad abbandonare la lotta, mi alzai, salutai tutti i presenti e me ne andai.
  • Ora come sta?
  • Grazie a Dio ho recuperato alla grande e ora sto bene
  • Vuole spiegare allora le motivazioni della denuncia?
  • Dopo le consegno, se vuole, la documentazione che spiega chiaramente tutte le motivazioni di questo esposto alla procura. Per sintetizzare le racconto cosa è avvenuto da quando sono tornato in salute.
  • Sarebbe anche opportuno spiegare perché gli alloggi della cooperativa non sono ancora stati ultimati e il perché ad oggi il cantiere è fermo
  • La cooperativa nasce per soddisfare il bisogno di tanta gente di acquistare un alloggio ad un prezzo più basso di quello di mercato, raccolte le adesioni si è proceduto all’acquisto dei suoli e si è dato mandato ai tecnici del progetto edificatorio. All’atto dell’esame del progetto l’ufficio tecnico del comune ha richiesto la VAS (Valutazione Ambientale Strategica) nel frattempo che questa veniva preparata e presentata, il comune per le note vicende giudiziarie del 2012 non era più in grado di esaminarla e abbiamo dovuto aspettare per più di un anno che si concretizzasse la convenzione con un altro comune perché fosse rilasciata la licenza a costruire. Nel frattempo la ditta alla quale era stata affidata l’esecuzione delle opere ha dovuto richiedere, per il prolungarsi dello stop ai lavori, una revisione del contratto e questo ha aggravato la situazione. Molti dei contrattempi e dei problemi che hanno rallentato e fermato, il luglio scorso, il cantiere nascono per questo motivo.
  • Ma le palazzine, anche se poi credo sia riduttivo chiamarle così, sembrano ultimate, si scorgono da lontano; a proposito quanti sono gli appartamenti?
  • 46
  • Qual è il loro stato di avanzamento, cosa manca per ultimarli?
  • Mancano gli accessori igienici, le rubinetterie, le porte e per alcuni gli infissi esterni.
  • Torniamo alla denuncia
  • I soci che mi accusavano di una gestione allegra, dopo che io ho recuperato la salute, qualche mese fa hanno richiesto un’atra volta la documentazione della contabilità che i miei uffici avevano già consegnato e di cui avevo il verbale sottoscritto da chi quella documentazione aveva ritirato. Successivamente hanno richiesto, e io ho consegnato, altri chiarimenti sulla contabilità e sulla gestione. Richieste alle quali ho risposto inoltrandole con la posta certificata. Può leggerle tutte nella documentazione. Quello che offende ed indigna e per le quali ho presentato l’esposto sono le accuse e il malanimo che alcuni soci mi rivolgono. Tutte cose che lei può conoscere leggendo la documentazione e se vuole può utilizzare per informare i suoi lettori.
  • D’accordo, la saluto.

 

In questo modo si è concluso l’incontro con Peppino Scognamillo, segretario nazionale SIULS, nonché ex presidente della Guido Rossa 2. Negli allegati la documentazione che mi ha consegnato e che pubblico integralmente.

Allegati:

  1. Appuntamento
  2. documentazione
  3. documentazione 2
  4. comunicazione urgente
  5. richiesta conto economico
  6. chiarimenti
  7. diffida
  8. esposto/denuncia

No alla Newo

Incontro organizzativo

Domani 2 febbraio, alle ore 18.00, nella sala intitolata alla memoria della vigilessa Beatrice Romita, presso il comando della polizia urbana, i cittadini modugnesi parteciperanno alla definizione di un programma di manifestazioni di protesta per ribadire, civilmente ma con tutta la forza consentita, il proprio dissenso, il loro NO ad un ulteriore insediamento, nella zona industriale di Modugno e Bari, di una potenziale fonte di inquinamento ambientale.

Le associazioni ambientaliste del  Forum, i comitati e i Movimenti civici del territorio, oltre al compito di predisporre, con l’ausilio di legali, un esposto da depositare presso la Procura della Repubblica di Bari, ribadiranno la loro ferma intenzione di far valere il diritto dei cittadini alla preventiva informazione e successiva partecipazione alle procedure di concessione delle autorizzazioni all’inizio di attività imprenditoriali nel settore ambientale. Informazione e partecipazione, diritti costituzionalmente garantiti che, ancora una volta, sono stati negati ai cittadini di Modugno e del territorio circostante.

Le amministrazioni pubbliche, o meglio, gli amministratori, sindaci e assessori in primis, hanno il dovere di tutelare la salute pubblica mettendo in campo tutte le risorse, umane e amministrative, a loro disposizione, perché venga salvaguardato il diritto alla salute di tutta la comunità da loro governata.

Non è concepibile, è inammissibile, che l’azione amministrativa del comune di Modugno contro l’insediamento della NEWO sia limitata alle lamentele dell’assessore Luciano nel consiglio comunale del pomeriggio del 30.11.2017, dopo aver partecipato, quella stessa mattina, alla Conferenza di servizi relativa al “Procedimento di VIA – AIA per la realizzazione ed esercizio dell’attività di trattamento e coincenerimento di rifiuti speciali non pericolosi e pericolosi…”  che si è conclusa con “…la definizione favorevole del procedimento coordinato in oggetto….”  concesso alla NEWO SpA,  senza che l’assessore all’ambiente del comune di Modugno, delegata a difendere gli interessi e la salute dei modugnesi in quella conferenza di servizi, abbia fatto annotare, in quel verbale,  la ferma opposizione del comune di Modugno. (vedi verbale)

La città di Modugno non si accontenta di “piangere sul latte versato”, i modugnesi vogliono essere informati e partecipare, prima e non dopo, su tutto quello che danneggia la loro salute.