che non si può concedere a questo sindaco. Oggigiorno è ovvio utilizzare il metro come unità di misura della lunghezza e il Kilo (si dice così per risparmiare) per il peso e pretendiamo che vengano usati nella maniera più idonea e giusta. Non ci fidiamo dei pescatori della domenica che indicano la lunghezza delle loro prede allargando le braccia e non ci fidiamo di quelli che ci dicono che i cetrioli pesano un tanto l’uno; non ci fidiamo e vogliamo che li poggi sulla bilancia per controllare il peso effettivo. La fiducia è una cosa seria, e pur non potendola misurare con nessuna unità di misura, sappiamo quanta ne diamo e quanta ne riceviamo. Non ne concediamo nessuna agli estranei ma ne diamo tanta in famiglia, ai nostri figli, alle sorelle, ai nipoti, così come ne riceviamo tanta dai genitori, dai nonni, dagli zii. Troppo spesso però la fiducia, quella che si concede come quella che si riceve, viene tradita. Anche all’interno della famiglia. Di esempi se ne possono fare tanti.
Ad iniziare dagli episodi di cui si discute di più in questi giorni, quelli che vedono protagonisti il nostro sindaco e alcuni componenti della sua famiglia. Sono vicende e fatti che vedono la fiducia, concessa o tradita, quale argomento principale di discussione tra i modugnesi. Cominciando dalla fiducia, malriposta dai modugnesi di assistere alla “cerimonia” pubblica – attesa pazientemente, sotto la pioggia –della simbolica consegna delle chiavi della città al santo patrono; continuando con il condono (ottenuto solo poche settimane fa) richiesto dalla sorella del sindaco, in qualità di comodataria di una parte della proprietà del fratello, per l’illecito ampliamento della serra situata sul terrazzo della residenza della famiglia; o anche, tralasciando il terrazzo, la serra autorizzata e il condono, prendendo ad esempio l’altro episodio della, non presunta, illecita realizzazione su un terreno agricolo di proprietà esclusiva della sorella del sindaco, dei due trulli in costruzione nelle vicinanze di Balsignano. Qualcuno, attento solo a ciò che viene scritto sui “giornaletti” mentre, invece, dovrebbe prestare la sua massima attenzione a ciò che avviene in consiglio comunale, potrebbe a questo punto chiedere perché la fiducia, concessa o ricevuta, sia l’argomento principale di questi episodi. Cosa “ci azzecca” insomma, come diceva un famoso ex collega del sindaco, la fiducia in tutto ciò? Bene, vediamo che c’azzecca.
La fiducia, come già detto, è una cosa seria e la gente ora si chiede come si può dare fiducia ad un sindaco che tradisce la fiducia di chi lo ha aspettato, pazientemente, sotto la pioggia, per poterlo ascoltare e assistere alla tradizionale consegna delle chiavi della città al santo protettore? Ad un sindaco che non viene rispettato nemmeno da quei suoi famigliari che tradiscono la sua fiducia nascondendogli il fatto che sul terrazzo di casa sua sono state realizzate delle strutture senza i permessi necessari? Come dare fiducia ad un sindaco che si fida di persone che gli dicono di aver edificato in campagna una cuccia per cani composta da due trulli con annessi salone, cucina, bagno, camera da letto e ripostiglio della estensione di soli 5 metri quadri? Come dare fiducia ad un sindaco che in due mesi non trova dieci minuti di tempo per andare a dare un’occhiata a quei trulli e invece perde tempo a scrivere al ministro dell’interno, al prefetto e ad altri ancora per lamentarsi del trattamento che gli riservano quelli che in lui non hanno mai avuto fiducia? Come dare fiducia ad un sindaco che usa un linguaggio pesante e straparla per offendere, sistematicamente, i propri avversari politici?
Come è possibile fidarsi di un sindaco che non sa quanto è lungo un metro e che non sa pesare le parole?
La vicenda ke Colino non sa cosa sia la fiducia, lo abbiamo constatato quando nel primo mandato, aveva riposto fiducia in 13 piccoli indiani..ke lo hanno tradito..mandandolo a casa!?! Inaudito ke proprio lui non ha saputo, scegliere di ki “fidarsi” Ora capisco meglio xke le capitano tanti episodi riferenti alla fiducia…ovvio no!!!???!!!