Tersan Puglia, "dove i bimbi fanno ohhh"

quando scoprono il compost

Dalla natura alla tavola, dalla tavola al cestino dell’umido, dal cestino dell’umido a…? Qual è il ciclo dei rifiuti organici? cosa è il compost? Parola difficile per dei bambini. Fino a quando non ci hanno messo le mani. Sì, le manine dei circa quaranta bimbi delle due classi della scuola materna dell’infanzia Don Tonino Bello, di Bari, che hanno manipolato il compost, lo hanno utilizzato come terriccio e vi hanno messo a dimora delle piantine di pomodori. Un gioco che si è svolto nella serra sperimentale della Tersan Puglia, azienda privata di compostaggio industriale, che ha ospitato le classi 5 L e 5 N (5-6 anni) per il progetto “Terra Sana” elaborato ad hoc da Tersan Puglia con le maestre delle due classi dell’infanzia, Rosalba Capriulo, Sandra Micunco, Maria Ricci e Idelma Pirolo, per portare i piccoli alla scoperta del ciclo dei rifiuti e dell’utilità del compost.
L’idea”, ha spiegato la maestra Capriulo, “è stata quella di fare un percorso esperienziale, anche tattile, che portasse i bambini ad una certa consapevolezza ambientale, per far crescere sin da ora dei cittadini artefici di un ambiente migliore”.
I piccoli sono arrivati alla Tersan Puglia, accolti da Claudia Delle Foglie e Leonardo Delle Foglie, con il loro sacchetto di rifiuti organici che hanno svuotato in un contenitore poi portato da un addetto all’interno dell’impianto industriale. I bambini sono rimasti nella serra dove hanno prima giocato alla raccolta differenziata con post it sui quali sono stati disegnati i rifiuti di vario genere da attaccare ai “bidoni” disegnati, a seconda delle frazioni, se organiche o no.
Il processo industriale di trasformazione è stato invece seguito attraverso dei monitor che riprendevano le varie tappe dei rifiuti, attraverso le varie fasi del compostaggio aerobico che riproduce in forma controllata la naturale degradazione che avviene in natura con la formazione dell’humus. Lo stesso ciclo è stato rappresentato su un cartellone colorato attraverso il quale in modo più immediato i bambini hanno potuto comprendere, con l’ausilio delle maestre, cosa succede ai rifiuti da loro portati. Alla fine del ciclo ecco il compost, il fertilizzante naturale che, unito ad un po’ di sabbia, è stato utilizzato dagli stessi bambini, dotati di guantini, vasetti e paletta, per mettere a dimora la piantina e portarla a casa per continuare a prendersene cura.
“E’ la prima volta che mettiamo in atto un progetto con bambini così piccoli”, ha spiegato Claudia Delle Foglie, dirigente della Tersan, “i progetti con ragazzi delle scuole medie, medie superiori e ovviamente universitari sono per noi ormai sistematici. Questa volta è stato diverso, proprio per l’età dei visitatori, anche impegnativo, ma particolarmente entusiasmante”.
La nostra azienda”, ha aggiunto la dirigente, “è molto aperta ai rapporti con tutti gli istituti formativi, perché consideriamo importante che i giovani vedano da vicino un’industria che lavora al servizio dell’ambiente. Purtroppo si tratta sempre di rapporti diretti tra noi e le scuole, invece sarebbe opportuno che i comuni o i gestori del servizio rifiuti degli Aro nei loro piani di comunicazione considerassero un coinvolgimento degli impianti a valle della raccolta. Troppo spesso, quando siamo noi a recarci con i nostri esperti nelle scuole, scopriamo che i ragazzi e anche gli adulti non sanno nemmeno cosa significhi compostaggio. E noi cerchiamo di farlo vedere”.

Aggiungi ai preferiti : Permalink.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *