Le associazioni ambientaliste
ed animaliste protestano per l’azzeramento della Consulta Ambiente, ad opera del sindaco del comune di Modugno Nicola Magrone.
Il nuovo regolamento della Consulta per l’Ambiente, voluto e approvato dalla sola maggioranza nel c.c dello scorso 25 ottobre, è un atto AUTORITARIO, UNILATERALE e RITENUTO INADEGUATO dalle tante associazioni che dal 2012 hanno fatto parte della consulta, impegnandosi gratuitamente e volontariamente per la tutela dell’ambiente e della salute dei modugnesi e fronteggiando numerose minacce ambientali.
Si è celebrata l’onnipotenza della maggioranza, con la dimostrazione pratica della differenza che c’è tra governare e comandare.
La vecchia consulta è stata CANCELLATA e le associazioni che ne facevano parte ne sono state ESTROMESSE senza neanche dare loro la possibilità di partecipare alla discussione sul nuovo regolamento e su eventuali modifiche, che sono state decise DA POCHI nel chiuso delle stanze di governo.
Il nuovo regolamento IMPONE LIMITI E VINCOLI che rendono impossibile il rispetto dei valori della democrazia partecipativa, dell’autonomia di pensiero e di giudizio e della voglia di partecipazione e di discussione, rendendo la consulta un’appendice completamente asservita all’amministrazione.
Hanno voluto “dar vita ad un organismo con poteri bilanciati tra i diversi organi”. Per raggiungere questo obiettivo hanno tolto alle associazioni la possibilità di scegliersi il presidente, che è diventato per imposizione l’assessore all’ambiente, con potere di veto sugli argomenti da affrontare.
Hanno detto di volere “la reale partecipazione dei cittadini” ma hanno impedito l’iscrizione alla consulta ai comitati e a tutte le grandi associazioni nazionali che non hanno sede a Modugno ma che sono qui rappresentate e che negli anni hanno collaborato con la consulta e con la stessa amministrazione.
Dicono di voler garantire “la trasparenza delle proprie attività” ma dall’approvazione del nuovo regolamento “è fatto divieto” a chiunque (tranne che all’amministrazione) di creare o gestire spazi internet (compresi i social network) “relativi alla consulta comunale per l’ambiente”.
Si sono fatti la consulta che volevano tagliandosi l’abito su misura.
Hanno punito associazioni e comitati della vecchia consulta per le loro gravi colpe: pretendere la discussione su questioni scomode e rivolgere domande alle quali mai sono arrivate e mai arriveranno risposte, come documentato dai verbali prodotti dalla consulta e ancora a disposizione di chiunque, non certo per merito dell’amministrazione.
L’associazionismo ambientale modugnese esisteva prima di loro e continuerà ad esistere nonostante e dopo di loro. Continuerà ad usare, come fa da decenni, tutti gli altri VERI strumenti di democrazia partecipativa che la legge mette a disposizione, indipendentemente dalle imposizioni dell’amministrazione di turno e rispettando quella libertà intellettuale che per regolamento non troverà più casa nella consulta dell’ambiente del Comune di Modugno.
Movimento Nuove Frontiere
Comitato Pro Ambiente Modugno
ModugnoA5Stelle
Città Plurale
ECODEM Modugno
UGDA Sezione Modugno
Mondi Colorati