Appena incontra delle difficoltà
ecco riaffiorare l’alterigia di Nicola Magrone. Anche all’apparire di queste ultime, purtroppo per i modugnesi solo in ordine cronologico, difficoltà dell’amministrazione comunale, il sindaco indica negli ultimi amministratori i responsabili di tutto ciò che non va. Di chi è la colpa se le cose non vanno come dovrebbero? Ma di quelli che c’erano una volta, naturalmente. Non certo di chi amministra da così poco tempo.
Così a Modugno si tessono le lodi della raccolta differenziata e si addossa la colpa dell’obbrobrioso spettacolo delle strade – non solo quelle periferiche – invase dai rifiuti, alla cultura indifferenziante dei modugnesi.
Succede da sempre, con una certa frequenza, che disoccupati di lungo corso si ribellano e chiedono rumorosamente assunzioni e sistemazioni varie in qualche azienda o fabbrica. Non è la prima volta, non sarà l’ultima e come tutte le altre volte anche questa volta non saranno assunti. La responsabilità della ribellione dei disoccupati però, per Nicola Magrone, è delle amministrazioni che lo hanno preceduto.
Nicola Magrone, il sindaco che ha incitato i modugnesi ad essere ribelli ma che non accetta ribellioni, continua a tessere le lodi della sua diversità amministrativa, sorretto dai suoi sodali, dal suo popolo ribelle. Tanto ribelle da seguirlo docilmente anche quando invia, con un sostanzioso sovrapprezzo pagato con i soldi dei modugnesi, ad un impianto di biostabilizzazione, cioè in pratica in una discarica di Manduria, distante 140 chilometri da Modugno, la frazione organica dei rifiuti invece di inviarli al compostaggio della ben più vicina Tersan Puglia. Alla faccia della tanto auspicata rivoluzione culturale.
Il nostro sindaco, che tanto decanta le sue capacità innovative sempre mirate ad una gestione ottimale delle finanze pubbliche, non racconta mai che già il compianto Francesco Bonasia, sindaco dal ’97 al 2001, promosse la raccolta differenziata e concordò di non pagare gli oneri di smaltimento che allora ammontavano a 90.000 lire la tonnellata (cioè a dire 45 € attuali) e inviava, gratis, i rifiuti alla Tersan Puglia. Agevolazione ottenuta perdendo solo qualche minuto nell’incontro con il titolare di quella ditta. Era un altra amministrazione precedente anche quella.
Modugnesi, popolo ribelle che mansuetamente resta indifferente alle intuizioni del proprio sindaco, anche quando, come un altro sindaco bisognevole di supporto prima di lui, assume persone di sua fiducia al comune. Fino a quando il popolo modugnese resterà mansueto credendo a quello che dice Nicola Magrone?
Gran bell’articolo che evidenzia l’ipocrisia del Sindaco ma, soprattuto, dei suoi portaborse stipendiati per fare gli yes-men
se non sei capace lascia tutto e vai a casa, la politica significa sociale, progetti coraggio di azione non è la giustizia, tanto di capello per la tua professione.
Ma la Terza Puglia non è l’azienda responsabile della insopportabile puzza che inonda Modugno e limitrofi?
Qualcuno nonostante ci sia la puzza ancora dentro il nostro naso ( sperando si tratti solo di quella e non di altri inquinanti) è anche senza memoria.
Ma no! La colpa è dei modugnesi, ignobile popolo di petomani con un sindaco che le spara grosse!!
Articolo come sempre di parte. Di un’inutilità quasi imbarazzante. Non abbocca nessuno a parte i mangiapane del passato.
io sarei piuttosto curioso di capire se chi ha occupato il comune sia almeno stato denunciato. Ci sono tante persone in difficoltà, non è con la forza o con atteggiamento intimidatorio che si ottiene qualcosa. Una domanda ancora, ma quelli che hanno occupato il comune sono gli stessi che qualche mese fa hanno rivoltato i cassonetti?
Ormai a modugno tutto fa un fascio
Sono tutti corrotti non sw ne salva uno
Mi faccio meraviglia di magnore che w un wx giudice
Be o detto tutto lascio voi immaginare
Ormai a modugno tutto fa un fascio
Sono tutti corrotti non sw ne salva uno
Mi faccio meraviglia di magnore che w un wx giudice
Be o detto tutto lascio voi immaginare
Ciascuno di noi è di parte, caro Giuseppe, spetta a chi legge capire chi sta dalla parte giusta. Comunque questa amministrazione si nasconde sulle colpe del passato per nascondere la propria inefficienza. Non serve vincere una competizione elettorale senza avere un progetto in testa e soprattutto essere in grado di metterlo in pratica. Questa raccolta differenziata non va e non solo perché ci sono delle persone incivili che sono abituati a non rispettare le regole, ma perché non vi è stata una campagna di informazione corretta e diffusa (non è possibile pensare che basta affiggere qualche manifesto per dire che abbiamo fatto informazione). Dovete convincervi che è necessario fare delle correzioni a questo sistema di raccolta differenziata, se poi (come si dice in giro) che i cittadini pagheranno 18,00 Euro per ogni bidone consegnato e che in seguito ci dovremo pagare anche le buste per l’umido, per la plastica ecc.ecc. , mentre l’amministrazione invia l’organico a Massafra a 140 Km di distanza (70+70) con in relativi costi di trasporto. Datevi una mossa e non piangetevi sempre addosso.
Qualcuno di voi ha letto la nota del Sindaco , se non l’avete fatto è a fine articolo <>
In un passaggio dice;
– circa un anno fa riuniti in una cooperativa di ex detenuti – nell’agosto 2015, dopo proteste violente, ottennero lavoro per un mese da parte dell’azienda che all’epoca gestiva il servizio di nettezza urbana e oggi ritengono di poter avere lavoro dalla nuova azienda, evidentemente con gli stessi metodi. Nei giorni scorsi, infatti, la Navita ha denunciato di aver subito danneggiamenti in azienda da parte di facinorosi che qualche giorno dopo hanno anche bloccato l’uscita dei mezzi usati per la raccolta, causando ritardi e disagi.
Ora ditemi se parlare di vecchie abitudini dei precedenti non è lecito.