Comunicato Partito Democratico Modugno
“Per quale urgentissima ragione la giunta comunale di Modugno si riunì a tre giorni da ferragosto del 2009? Non la condizione delle strade, non l’inquinamento atmosferico, non la crisi economica, nulla insomma che riguardasse la comunità e i suoi problemi, un rattoppo di strade, un parcheggio fuori mano, un pronto soccorso che non c’è, un centro storico terremotato senza terremoto”.
Questo fu scritto qualche anno fa su “Sudcritica”, la rivista espressione del movimento Italia Giusta secondo la Costituzione, quindi la voce anche (o solo!) di Nicola Magrone, il Sindaco di Modugno.
Rispondiamo noi a quell’interrogativo. Giusto per ricordarlo anche a lui, ove se ne fosse dimenticato. Sempre pronto a castigare le scelte altrui, ma mai le proprie.
Tutta quella urgenza, a poche ore da ferragosto, non era, appunto, per affrontare i problemi di Modugno e dei modugnesi, menzionati in quello strale con il consueto tono irridente e sardonico, proprio di chi crede di essere una spanna sotto il cielo, quanto l’esigenza – da parte di quella amministrazione comunale – di nominare un direttore generale.
E cosa fa a distanza di pochi anni il nostro editorialista, molto critico rispetto a quella vicenda, e divenuto poi Sindaco? Cade anche lui in tentazione! Riunisce la giunta in un afoso pomeriggio quasi ferragostano. Per parlare, forse, delle strade da rattoppare, dell’inquinamento atmosferico sempre maggiore e non monitorato, ovvero del “terremotato senza terremoto” centro storico in cui egli vive?
No, nulla di tutto questo. C’è una ragione più impellente.
C’è da assumere, “intuitu personae” e con contratto a tempo determinato, un altro componente dello staff del Sindaco. Addirittura una categoria “D”. A spese dei cittadini, ovviamente. Già ne ha nominato uno appena indossata la fascia tricolore (sempre lo stesso, ma al secondo giro risparmiandoci – e di questo lo ringraziamo! – almeno la pantomima del concorso-farsa). Ma evidentemente non basta. L’agenda del Sindaco è fitta di appuntamenti da fissare (mai prima delle 11 di mattina…), c’è da fare la rassegna stampa, smistare le telefonate, la corrispondenza in arrivo e in partenza. Le due impiegate comunali e l’addetto “nominato” non sono sufficienti.
Ne serve un quarto, chiaro.
Chi sarà il designato o la designata? Forse lo stesso tecnico nominato (sempre su base fiduciaria) per gestire il Servizio Urbanistica durante il primo mandato Magrone e non riconfermato con la gestione commissariale per poi finire in altri Comuni dove la sua esperienza è durata anche lì molto poco?
Si vuole forse istituire una sorta di dirigente-ombra dell’Urbanistica travestendolo da componente dello staff? E perché non assumerlo (o assumerla…) direttamente come responsabile dello stesso Servizio? Cosa succede in quel settore oggi?
Ci spieghi anche il Sindaco Magrone cosa ne è, rispetto a questa vicenda, della storiella dei pignoramenti. Quelli, per intenderci, ereditati dalle precedenti amministrazioni e per cui egli (così va dicendo da un minuto dopo il suo insediamento) non può spendere un euro per la città.
SEMBRA PIUTTOSTO CHE LA FILASTROCCA VALGA SOLO A PIACIMENTO. NON IN QUESTA CIRCOSTANZA PERO’. FUNZIONA INVECE QUANDO C’E’ DA GIUSTIFICARE I LIMITI E L’INCAPACITÀ DI UNA AMMINISTRAZIONE CHE NON SA FARE. VA BENE QUANDO SERVE UN ALIBI A CHI LEGITTIMA LA PROPRIA SOPRAVVIVENZA POLITICA SOLO E SEMPRE SUGLI ERRORI DEGLI ALTRI, MA MAI PER MERITI CHE NON HA.
Nel paese in cui il mese di agosto riserverà ai cittadini modugnesi l’amara sorpresa di NESSUN evento culturale (causa pignoramenti, ovviamente), il sindaco Magrone decide incomprensibilmente di utilizzare le risorse comunali, quindi di tutti noi cittadini modugnesi, per allargare il suo staff.
“Un consiglio, sindaco: congeli, congeli tutto se ancora può farlo; se non può più attendere perché è cosa fatta, si dimetta.”
SONO PAROLE DEL SINDACO MAGRONE QUANDO FACEVA “SEMPLICEMENTE” L’EDITORIALISTA DI “SUDCRITICA”.
PAROLE CHE NOI NON FAREMO NOSTRE. SE NON ALTRO PER NON PRIVARLO DELLA POSSIBILITA’ DI POTERSI VANTARE DI ESSERE IL SINDACO DI MODUGNO CHE HA AVUTO LO STAFF PIU’ NUMEROSO CHE SI RICORDI.
MA CI FACCIA UNA CORTESIA ALMENO: D’ORA IN POI LA BARZELLETTA DEI PIGNORAMENTI, USATA PER GIUSTIFICARE LE PROPRIE MANCANZE, CE LA RISPARMI.