“C’è una classe politica del centrosinistra del passato
che ha enormi responsabilità circa il degrado politico e amministrativo che ha caratterizzato il nostro Comune negli ultimi anni”. Si tratta di opinioni di frequente propalate gratis. Talora è un luogo comune, talaltra – vorrei andare oltre – sembra una ovvietà.
Stavolta è preso di mira il centrosinistra, prima era il centrodestra e fra un po’ (sono già in itinere insofferenze e contestazioni) sarà la volta di quelli in carica.
Quando si governa, si amministra, si gestisce il potere, si devono assumere incombenze, oneri, pesi cui è spesso impossibile sottrarsi. E si possono commettere errori. Diversamente da chi è fermo, immobile e inconcludente.
Delude, però, che, sovente, si trascuri di contestualizzare i fatti nei periodi, nelle epoche e le circostanze che li hanno prodotti.
La classe politica, il degrado politico e amministrativo, i tromboni, le trame, gli intrighi, il partito unico degli affari… Che espressioni, che parole! E che epigoni!
Si grilleggia o si renzeggia (che non è dissimile). Così, gratuitamente, tanto di questi tempi funziona.
E si sorvola sul valore di atti e provvedimenti, sulla condivisione e sul sostegno dei rappresentanti dei cittadini, sul coraggio di quanti si confrontano o si sono misurati con tematiche complesse, le hanno affrontate e, spesso, risolte positivamente senza dissenso alcuno da parte della pubblica opinione creando, piuttosto, all’interno della medesima, un fermento, una circolazione di idee, un dibattito funzionale alla crescita e alla partecipazione democratica.
Confesso che mi allarma molto questo “nuovo” stato di cose, questa idea degenere della politica che mette in discussione l’impegno e l’abnegazione di tanti uomini e donne del passato e del presente. A prescindere. Sicché, veicolando siffatti messaggi, questa opinione delle amministrazioni locali, la strada della torinizzazione è bella e spianata.
E, per estensione, anche i governi non godranno di miglior sorte (i recentissimi eventi ne sono la prova) per cui si arriverà, per esempio, ad ottobre quando, non considerando le ottime ragioni del NO, si ricorrerà, piuttosto che ai ragionamenti, alle villanie e alle menzogne per far prevalere altre posizioni. Con i media asserviti in gran soccorso.
So bene che, a volte, le parole sfuggano di mano o…di bocca, perciò vale la pena avere sempre a mente un grande insegnamento dei nostri antenati (per rimanere in argomento): vir sapit qui pauca loquitur. Aut scribit?
Condivido totalmente le tue riflessioni sull’attualità politica e sul tempo passato un caro saluto. Silvestro Delle foglie