Longo: no alla dietrologia
“Sostenere gli oratori nella funzione di prevenzione sociale e di avamposti di legalità, per strappare i nostri ragazzi alle sirene tentatrici della malavita. E’ questo il senso della nuova legge di cui si è dotata la Regione Puglia, ed è questo il senso che forse non è del tutto evidente a chi sta cercando di strumentalizzare un vicenda del tutto lineare e logica, e antepone obsoleti approcci ideologici ad una visione etica e morale della questione”. E’ quanto afferma in una nota il vicepresidente del Consiglio Regionale della Puglia, Peppino Longo che spiega come “dietro una legge attesa da tempo per l’importante compito formativo e sociale che le spetta, non c’è alcune manovra politica, alcuna prova di nuove maggioranze, ma esclusivamente unità d’intenti nel nome del buone senso, in una regione, la Puglia, in cui spesso sono solo gli oratori a svolgere un’attenta e complessa funzione socio-educativa e di aggregazione anche interculturale sul territorio”.
“Ho avuto più volte l’occasione di prendere atto dell’ottimo lavoro svolto nelle nostre parrocchie, in particolar modo di quelle che si trovano in quartieri periferici. Sono convinto che la strada dello sport, della formazione, del lavoro e del confronto tra giovani appartenenti a diversi ceti sociali ed economici, possa essere la migliore per far crescere generazioni sane. Per questo la giunta regionale pugliese, e il Consiglio regionale, hanno imboccato la strada giusta dotando la Puglia di una legge che è una buona legge e che colma un inspiegabile e imperdonabile vuoto legislativo”.
Peppino Longo
Vicepresidente Consiglio
Regione Puglia