Modugno, una nuova azienda a rischio inquinamento chimico

L’amministrazione comunale interviene nella procedura AIA perché si valuti l’impatto sulla salute e il danno sanitario. Magrone: “nel nostro territorio già molte realtà incidono pesantemente sulla salute, abbiamo bisogno di imprese che diano occupazione e certezza di nessun danno sanitario”
Una nuova azienda a rischio inquinamento chimico chiede di installarsi nel territorio di Modugno ma l’Amministrazione comunale guidata da Nicola Magrone è pronta ad operare in difesa della salute dei cittadini: la giunta farà sentire la propria voce in materia di impatto sulla salute umana e di danno sanitario ed ha per questo disposto, sin dai primi giorni di agosto, di intervenire nel procedimento di Autorizzazione integrata ambientale (AIA) avviato a maggio 2015 dalla Regione Puglia per il nuovo insediamento industriale.
L’impianto che si intende realizzare a Modugno è il primo impianto, a livello mondiale, su scala dimostrativa per la produzione di 1.000 tonnellate l’anno di idrocarburi (benzene, toluene, xilene) a partire da lignina, un composto chimico che dà al legno rigidità e resistenza. La richiesta alla Regione Puglia di avviare la procedura per l’Autorizzazione integrata ambientale (AIA) è della biochemtex, azienda del Gruppo chimico piemontese Mossi Ghisolfi, secondo gruppo chimico in Italia dopo l’Eni. A Modugno Biochemtex intende convertire la lignina, uno degli scarti di lavorazione di biomasse, in nafta e suoi derivati aromatici, una nafta che presenta le stesse caratteristiche della nafta derivante dal petrolio.
Il procedimento Aia è stato avviato dalla Regione il 18 maggio 2015: circa un mese e mezzo dopo si è insediata l’amministrazione Magrone che – come già avvenne due anni fa per Ecofuel – si è trovata subito dinanzi una questione che rischia di avere un elevato impatto sulla salute della comunità. Per questo, ha anche chiesto al referente pugliese dell’Associazione internazionale di Medici per l’ambiente, Agostino Di Ciaula, di redigere per conto del Comune di Modugno le Osservazioni tecniche sulla richiesta di Biochemtex. Di ciaula, interpellato il 13 agosto 2015 dall’assessore comunale all’ambiente, tina luciano, e dal sindaco magrone, ha accettato l’incarico di consulenza, chiedendo di fornirlo a titolo gratuito.
“Il Comune può intervenire nel procedimento autorizzativo solo portando le proprie ragioni – afferma l’assessore Lucianoed è una facoltà, questa, che intendiamo esercitare appieno in questa come in tutte le altre situazioni in cui ce ne sarà data l’opportunità”. “Non siamo contrari a nuovi insediamenti industriali – afferma Magrone – ma riteniamo che, in un territorio come quello di Modugno dove già impattano pesantemente sulla salute molte realtà, non abbiamo bisogno di un impianto che non ha pari in tutto il mondo: siano benvenute le produzioni ad alto livello tecnologico e scientifico ma non ci piacciono le società che altrove fanno ricerca e qui vogliono realizzare impianti sperimentali i cui effetti nocivi sull’ambiente non sono noti perché non sono mai stati realizzati prima da nessuna altra parte. Abbiamo invece molto bisogno di produzioni che ci diano certezze di nessun danno sanitario e di alti livelli di occupazione: cose che questo impianto non sembra proprio garantire, visto che conta a pieno regime di dare lavoro in tutto a 50 persone, molte di altissima specializzazione, che, temiamo, non saranno assunte tra quelle formate qui in Puglia”. L’amministrazione comunale – sottolinea ancora il sindaco – farà tutto quello che è in suo potere per evitare che un nuovo insediamento industriale che dovrebbe significare lavoro e benessere si trasformi esclusivamente in danni per la salute di un’intera comunità.
La realizzazione dell’impianto chimico Biochemtex a Modugno è stata avviata con la richiesta aziendale del dicembre 2011 di accedere a finanziamenti europei tramite un contratto di programma con la Regione Puglia. Nel marzo 2012 l’azienda presenta il progetto definitivo, che la Regione Puglia approva tra ottobre e novembre 2012, ammettendo lo stabilimento di Modugno ai finanziamenti. Il 18 maggio 2015, il Servizio Rischio Industriale della Regione Puglia, sulla domanda di Autorizzazione Integrata Ambientale presentata da Biochemtex  in qualità di gestore dell’impianto IPPC, avvia il procedimento e ne informa il Comune di Modugno perché intervenga nel procedimento con le proprie valutazioni ed, eventualmente, con osservazioni tecniche.

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