Il simbolo, mai dimenticato, del partito e della classe politica che ha guidato quell’Italia che molti oggi rimpiangono, riappare – seppur rimaneggiato da evidenti e note necessità elettorali – nel contrassegno della lista con la quale l’Udc di Modugno si presenta, con i suoi uomini e donne migliori, in questa campagna elettorale insieme a Nicola Scelsi come candidato sindaco.
Le note vicende politiche che vedono l’Udc, il partito erede della Democrazia Cristiana, impegnato nella competizione elettorale per le regionali, in coalizione con Centro Democratico e Realtà Italia, hanno reso necessario (in molti ritengono anche opportuno) presentare un simbolo elettorale che comprendesse i simboli dei tre partiti, inseriti in un cuore che insieme al nome “I Popolari” indica agli elettori di antica fede democristiana la compagine politica che ha più a “Cuore” il destino della regione Puglia.
Un “Cuore” altrettanto grande racchiude a Modugno uno scudocrociato – con la scritta Popolari – che non è solo un invito agli elettori “democristiani” a tornare a votare per l’antico simbolo, ma è una esortazione rivolta ai tanti delusi che non si recano a votare per evitare di rendersi complice di politici avidi, prodighi di promesse quando chiedono voti ma incapaci di un minimo onesto comportamento.
Qualche arguto osservatore fa notare, fra le altre cose, una particolarità emergente non solo nella politica regionale – la Puglia laboratorio politico – ma anche e soprattutto a Modugno: tutte o quasi le segreterie dei partiti, movimenti e associazioni modugnesi sono rappresentate da democristiani.
Il constatarlo e verificarlo ci fa riflettere.
Torna lo scudocrociato
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