È nata a Ruvo di Puglia Zia Rosa, il 28 febbraio del 1907, quando Gran Bretagna, Francia e Russia non avevano ancora costituito la Triplice Alleanza; è nata un anno prima dell’
Inter e due prima che
Sidney Sonnino fosse rieletto primo ministro del governo italiano da
Vittorio Emanuele III°, Re d’Italia. Ha già undici anni quando attende, con la madre e i fratelli, il ritorno del padre
Vincenzo dalla I° guerra mondiale ormai finita. Quando nel 1929 si trasferisce a Modugno,
Alfredo Binda vince per la quarta volta, terza consecutiva, il
Giro d’Italia. E sempre a Modugno, dove come ha ricordato
Don Nicola Colatorti, parroco della chiesa
Matrice, fin dal 1934 è consorella della
Madonna del Carmine,
Zia Rosa vive gli anni dell’Impero Mussoliniano, della guerra di Spagna e della seconda guerra mondiale. Mentre con i suoi fratelli lavora ai tipici prodotti caseari (mozzarelle, ricotta, scamorze) ascolta le trasmissioni di
Radio Bari che annunciano lo sbarco in Normandia e la fine della guerra. Vota per la prima volta, come tutte le donne italiane, partecipando al celebre
referendum monarchia/repubblica del
2 giugno 1946 e ascolta la cronaca dei festeggiamenti per la nascita della Repubblica Italiana trasmessa sempre da Radio Bari. Ed è a Bari che si trasferisce nel 1952 con i suoi tre fratelli e quattro sorelle accudendoli, lei primogenita, come una seconda madre. Dei suoi fratelli e sorelle ora rimane a festeggiare con lei solo una sorella, più giovane di ben 21 anni, alla quale però si affiancano diciotto nipoti e quarantaquattro pronipoti. Ed è con loro che sommersa di affetto e attenzione
Zia Rosa ha festeggiato il suo
108° compleanno. Molti i parenti e gli ospiti ricevuti e accolti con un sorriso dalla festeggiata, che alle persone a lei più note ha rivolto un cenno di saluto particolare, rispondendo cordialmente ai loro auguri. Si è intrattenuta in modo particolare con uno dei suoi pronipoti, l’ex
consigliere comunale dell’Udc,
Bartolo Silvestri, con la
consigliera di Parità,
Stella Sanseverino e con il
consigliere regionale Peppino Longo al quale ha rivelato che sono state la famiglia, la fede e l’onestà il segreto della sua lunga vita, sorprendendolo inoltre con un soave invito:
“mangia qualcosa, che stai sciupato”. Invito al quale molti hanno aderito volentieri assaggiando e gradendo in modo particolare focacce e torte di ricotta casalinghe.
Prima del tradizionale spegnimento delle candeline – compiuto senza alcun evidente sforzo – la festeggiata ha ricevuto gli omaggi del Sindaco di Bari, Antonio De Caro: una targa ricordo e dei personalissimi auguri vergati su preziosa pergamena consegnati di persona dall’Assessore all’Urbanistica e Politiche del Territorio del comune di Bari, Carla Tedesco, la quale è rimasta felicemente sorpresa dall’ultracentenaria allorquando, Zia Rosa, senza bisogno di occhiali, ha letto il messaggio augurale del Sindaco della città che l’ha ospitata per tanti anni.
(per visionare il video della festa)
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