Nel blu dipinto di blu

Nel guardare queste immagini fotografiche, l’occhio si perde nello splendore di un cielo turchino, velato di strie bianche,

come filamenti di zucchero filato nel quale  affondavamo il viso da bambini, avidi di mangiarlo. Per i più romantici, un dipinto con tinte pastellari che tanto ricordano le tele degli impressionisti francesi, da cui trarre ispirazioni dell’anima. Una dolce evasione dello spirito che finisce però, come il risveglio da un bel sogno, poiché in realtà, pare, non sia nulla di tutto ciò. Le foto in galleria sono state scattate al mattino di diverse giornate del mese di novembre scorso, a Modugno, ma ovviamente si manifestano nel cielo del nostro interland barese. Le strie che vediamo solo nel cielo azzurro, poiché in caso di nuvolosità non sarebbero visibili, sono per molti, il tracciato di vapore acqueo lasciato dagli aerei, al loro passaggio sulle nostre città, nei regolari voli di linea o di ispezione, se si tratta di aerei militari. E’ ormai da un po’ di anni a questa parte, che alcune voci, probabilmente provenienti da addetti ai lavori del settore scientifico, smentiscono questo innocuo transito, a favore invece di ‘scie chimiche’, lasciate evaporare nel cielo, da aerei di identità sconosciuta, che sorvolano i cieli senza rispettare giornate od orari fissi, lasciando questo strascico bianco, che, a detta di tali fonti, è assimilabile a vapori che contengono metalli pesanti e composti biologici volatili, che pian piano cadono sulla terra, depositandosi su suolo, persone e animali. Sia la NASA che l’Air Force in precedenza e, gli stessi governi smentiscono questa teoria del complotto che data dal 1996 circa, il controllo in questi anni, verso le popolazioni e il clima terrestre, da parte di enti non meglio specificati. I sostenitori dicono che le normali scie di condensazione e cioè di vapore acqueo, sono una traccia unica, segnata dal velivolo che, una volta passato, lascia una scia che evapora subito, mentre quelle chimiche permangono per molto tempo, disegnando anche forme strane nel cielo, come una X, griglie o linee parallele. Tale teoria è stata smentita , in quanto non apportatrice di prove e dimostrazioni scientifiche valide. Il deputato olandese Erik Meijer, ha posto il quesito al Parlamento Europeo il 10 maggio 2007, il quale ha ribadito l’insussistenza di tale fenomeno; mentre il Parlamento Italiano ha dovuto rispondere nel 2013 a 14 interrogazioni, smentite, e, la risposta del 5 settembre 2008 del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare è stata «Dall’esame della letteratura scientifica internazionale e del contenuto dei siti web specialistici non è possibile confermare l’esistenza delle scie chimiche. I siti specialistici degli osservatori delle scie chimiche, in particolare, risultano carenti dal punto di vista scientifico» e che «…l’interpretazione più plausibile del fenomeno è che i presunti episodi di scie chimiche siano in realtà comuni scie di condensazione che sono durate più a lungo e hanno assunto forma peculiare per effetto delle condizioni meteorologiche». Da un’attenta analisi della risposta dello stesso Ministero, sembra ci sia un’esclusione categorica del fenomeno ‘scie chimiche’? Fatto sta, che nel blu dipinto di blu, è effettivamente possibile notare strie collegate ad aerei che si vedono fisicamente e dipinti marmorei che possiamo ammirare anche per ore.   

 

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