Il Santa Lucia non sarà demolito

BENI CULTURALI A MODUGNO: SCONGIURATA L’IMMINENTE DEMOLIZIONE DEL TEATRO SANTA LUCIA

La Soprintendenza verso il riconoscimento dell’interesse culturale del bene, chiesto mesi fa da Nicola Magrone in qualità di sindaco
Sospesi i lavori di demolizione dell’ex Cinema Teatro S. Lucia, memoria culturale della città, per l’accoglimento della richiesta di Magrone alla Soprintendenza affinché fosse preservata una delle poche testimonianze storiche rimaste nella città di Modugno.
ITALIA GIUSTA SECONDO LA COSTITUZIONE aveva lanciato l’appello: “SALVIAMO IL CINEMA TEATRO S. LUCIA, una delle poche testimonianze superstiti a Modugno dell’architettura dei primi del secolo scorso, un edificio in stile Liberty da decenni ormai in stato di degrado. Non siano distrutte ancora una volta le tracce dell’identità della città di Modugno”.
E proprio in forza della richiesta fatta dallo stesso segretario di Italia Giusta, Nicola Magrone, in qualità di Sindaco, nel marzo scorso, è arrivato lo stop al cantiere aperto per realizzare, al posto dello storico immobile, un edificio per residenze e uffici. In una delle vie più martoriate – a causa del traffico e degli allagamenti – del centro urbano modugnese e in particolare del centro storico deliberatamente immolato in 15 anni di applicazione di norme illegittime per produrre solo architettura dolente da periferie.
Il Responsabile dell’Ufficio Urbanistica del Comune di Modugno ha, infatti, sospeso il Permesso di Costruire che avrebbe distrutto l’ex Cinema Teatro. Una sospensione disposta (si legge nel provvedimento) perché “il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo – Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le province di Bari, Barletta-Andria-Trani e Foggia – ha comunicato di aver avviato […] il procedimento di dichiarazione dell’interesse culturale del bene in oggetto”. Come da richiesta, formalmente inoltrata il 19 marzo 2014, dall’allora sindaco Magrone.
Nella nota della Soprintendenza si spiega anche che da ora “qualsiasi intervento sull’immobile in questione dovrà ottenere la preventiva autorizzazione” della Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici e che “Il Sindaco è invitato a vigilare affinché non siano intraprese iniziative che possano pregiudicare la salvaguardia del bene”.
L’Amministrazione Magrone, parallelamente all’iter avviato per la tutela dell’edificio inaugurato nel 1931, aveva anche cercato un’intesa con l’attuale proprietà dell’immobile per comprendere se vi fossero margini di azione per salvare la struttura e tentare di recuperarla alla sua antica funzione culturale. Una trattativa, peraltro favorita dalla volontà di collaborare manifestata dall’imprenditore, che è stata però interrotta, insieme con molte altre attività della giunta Magrone, dallo scioglimento dell’amministrazione comunale provocato dalle dimissioni simultanee di 13 consiglieri comunali.
Testimonianza architettonica di pregio e memoria culturale della città, il “Cinema Santa Lucia” fu edificato nel 1930 e inaugurato il 13 dicembre del 1931 per volontà del Cavalier Pietro Di Nanni. Sorge in territorio modugnese nell’area di espansione quattro-cinquecentesca detta “suburbio”, ed è incastonato tra via Santa Lucia, via De Malderis, via Montenero e via S. Alfonso. Fu aperto al pubblico per più di un trentennio fino agli anni Sessanta, in un’epoca che coincise con il “periodo d’oro del cinema”, con funzione anche di teatro. Durante gli anni della guerra e del dopoguerra, oltre alla proiezione di filmati di vario genere, vi furono allestiti spettacoli sul filone di “Polvere di stelle” a cura di compagnie teatrali di fama nazionale.
Il disegno della facciata del cinema-teatro, lungo via Santa Lucia, in sobrio stile liberty,  riecheggia  quello del Teatro Petruzzelli di Bari e, come documentato in una cartolina postale degli anni Quaranta, era impreziosita da particolari architettonici dei quali oggi resta ben poco. Mentre l’interno dell’edificio presenta tuttora le caratteristiche tipiche di una sala cinematografica, dalla sala adibita a platea con pavimento inclinato verso il palcoscenico alla galleria a balconata gradonata con ballatoi laterali.

Un comunicato di IGsC

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