La falsa notizia dello scandaloso evento è apparsa alle 23,30 di sabato, 27 settembre, sul sito web di Italia Giusta secondo la Costituzione.
NON CONOSCONO DECENZA –
PROVE DI RESTAURAZIONE A MODUGNO
Feudalesimo. 27 settembre 2014, piazza Sedile di Modugno, comizio elettorale di NCD,”Non Conoscono Decenza, partito senza elettori di Anonimo Alfano” (Massimo Gramellini, La Stampa), occupante abusivo delle celebrazioni cittadine di San Rocco, Patrono della Città. Sul palco della Cassa armonica, al posto del direttore di orchestra e del Santo, da sinistra a destra: Longo, consigliere regionale, Cassano, sottosegretario, Sanseverino candidata da decenni alla carica di Sindaco, Rana, padrone del Comitato feste patronali. In secondo piano, una dirigente scolastica. Una ristrettissima cerchia di amici era presente all’annuncio della candidatura di Sanseverino a sindaco. In paziente attesa, nella stradina accanto, il buon San Rocco.
Al solerte redattore di Italia Giusta secondo la Costituzione la notizia sarà stata comunicata certamente da qualcuno presente in piazza Sedile che avrà osservato, ma di sicuro non ascoltato, quello che sulla “cassa armonica” allestita in prossimità della scalinata della chiesa del Purgatorio si è celebrato e cioè la “Cerimonia di premiazione – Donne nelle arti e nelle professioni – (guarda foto del manifesto)“ alla presenza del Sottosegretario al Ministero del Lavoro, Massimo Cassano, del modugnese consigliere regionale Giuseppe Longo, della signora Stella Sanseverino, Consigliera di Pari Opportunità della Provincia di Bari e del Presidente del “Comitato Feste Patronali” il sig. Rocco Rana. Di sicuro l’ora tarda, sommata alla possibilità di pubblicare una notizia non certo qualificante per i propri avversari politici, ha fatto venir meno la volontà di accertarsi della veridicità della notizia.
Notizia infondata quindi, capita a tutti e non raramente di pubblicare notizie non vere, succede, non è il caso di farne un dramma. Una “bufala”, se vogliamo chiamarla così, che sarebbe passata quasi inosservata se non avesse scatenato i malevoli commenti dei più “arrabbiati” frequentatori di Facebook. Il dramma nasce, invece, quando ci si sofferma a leggere tali commenti; fa rabbrividire il livello raggiunto da un commentatore più volgare di altri che, evidentemente non “soddisfatto sessualmente”, usa il linguaggio che userebbe un pruriginoso adolescente in vena di raccontare la barzelletta del mitico Pierino impegnato in una lezione di sessuologia. Arrivare al punto di tirare in ballo i figli delle persone che hanno presenziato alla premiazione fa capire quale sia il livello morale di tale commentatore e bene ha fatto Italia Giusta secondo la Costituzione a “cancellare” tali commenti.
La festa è finita, le statue dei santi sono tornate al loro posto, gli ambulanti pure, nel frattempo IGsC alle 19,43 di domenica ha dichiarato il suo non gradimento A PROPOSITO DELLA MANIFESTAZIONE RELIGIOSA DI IERI SERA IN ONORE DI SAN ROCCO, IL MOVIMENTO ITALIA GIUSTA SECONDO LA COSTITUZIONE NON GRADISCE LA POLEMICA PERSONALE TRA SINGOLE PERSONE. LA DISCUSSIONE E’ BENVENUTA, L’EPISODIO DI IERI SERA E’ INTOLLERABILE POLITICAMENTE E CULTURALMENTE; QUESTO NON SIGNIFICA PERO’CHE SI DEBBANO E SI POSSANO INTRECCIARE POLEMICHE VIOLENTE TRA INDIVIDUI. ITALIA GIUSTA INVITA TUTTI A STARE DENTRO AL PROBLEMA SOLLEVATO E SOTTOLINEA IL SUO RISPETTO PER QUANTI VOGLIONO DISCUTERNE LIBERAMENTE E CIVILMENTE. GRAZIE igSc.
Siamo giunti a martedì mattina e l’ex sindaco Nicola Magrone non ha ancora preso le distanze, come si suol dire, da quei commenti; non rettifica la falsa notizia, non condanna l’intolleranza politica dei suoi sodali, non cerca di portare ad un livello più consono alla sua storia pubblica la cultura dei suoi sostenitori più esagitati ma ancora di più non è assolutamente giustificabile la sua mancanza di solidarietà verso quei genitori fatti oggetto di accuse infamanti per la loro onorabilità e rispettabilità. Se l’estensore di quell’articolo è “Italia Giusta secondo la Costituzione” allora è Nicola Magrone che scrive, se non lo è la responsabilità è sempre sua e tocca a lui chiedere scusa ai figli dei suoi avversari politici, non nemici.