Non poteva che capitare soltanto dalle nostre parti
È con questo “titolo” e “occhiello” che nel mese di luglio del 2007 l’allora assessore alle attività produttive del comune di Modugno, per mettere “subito il Lettore nella condizione di afferrare al volo quanto in esame”, pensò di intitolare la risposta scritta ad una interrogazione scritta proposta dal consigliere comunale Giuseppe Mangialardi (senior).
Il consigliere Mangialardi, in quell’interrogazione, chiedeva maggiori dettagli su “fatti, circostanze, fabbricati e vicende di natura politica e/o edilizio-urbanistiche di Modugno” e l’apertura di un pubblico dibattito “sui problemi politici legati a fatti urbanistici ed edilizi di Modugno che, pare, siano molto ma molto seri e scottanti”.
Per rendere chiara l’esposizione dei fatti è necessaria una brevissima cronistoria di quanto accaduto nei mesi precedenti.
Il 30 novembre del 2006 la Giunta comunale “delibera di esprimere l’indirizzo favorevole alla realizzazione di un programma di valorizzazione, promozione e sviluppo del territorio nelle forme espresse nella relazione” presentata dall’Assessore alle Attività Produttive. (per leggere la delibera clicca a fianco) (Delibera)
Per dare seguito allo sviluppo di quanto deliberato dalla Giunta comunale e, nello stesso tempo, affrontare altre problematiche legate all’Urbanistica ed edilizia privata, il successivo 19 dicembre l’allora dirigente del II° settore, nella sua veste, convoca “una conferenza dei servizi interna ” da tenersi il giorno 9 gennaio, “per chiarimenti interpretativi dell’art. 4 (indici e parametri) delle vigenti N.T.A.” cui partecipa, in qualità di delegato dal Sindaco, l’assessore alle attività produttive geometra Pietro Losole. (Convocazione Conferenza)
In quella occasione il dirigente rileva problematiche interpretative sulla definizione di “scala aperta” e sul rispetto dei parametri degli elementi strutturali delle “scale aperte”. La conferenza ritiene, all’unanimità, “indispensabile definire cosa si intenda per scala aperta anche in giurisprudenza ai fini di interpretare in modo autentico quanto disciplinato dai suddetti parametri urbanistico edilizi delle vigenti N.T.A.”
L’avvocata Cristina Carlucci, responsabile dell’ufficio legale del comune “si fa carico di effettuare ricerche su eventuali note giurisprudenziali in merito al caso in specie”. Vengono analizzate altre problematiche emerse nell’istruttoria di un’altra pratica edilizia per le quali la conferenza ritiene di dover acquisire parere legale in merito. (1° Verbale Conferenza)
Il martedì successivo, 16 gennaio 2007 si svolge un’ulteriore conferenza dei servizi interna nella quale la dott.ssa Carlucci espone i risultati delle ricerche effettuate su eventuali note giurisprudenziali in merito alle problematiche affrontate nelle precedenti conferenze. (2° Verbale Conferenza)
La conferenza indetta per il giorno 6 febbraio viene rinviata al giorno 13 dello stesso mese (Rinvio) ma, quello stesso giorno, l’assessore alle attività produttive, il geometra Pietro Losole, protocolla al n. 0008068 le sue osservazioni e controdeduzioni sugli argomenti trattati nel corso della conferenza dei servizi. (Osservazioni)
La finale sollecitazione dell’assessore Losole a ritenere che “quanto oggetto della Conferenza dei Servizi sia argomento di “Variante Regolamentare e Normativa del vigente Piano Regolatore Generale” da effettuarsi – se utile,inevitabile e voluta – nei termini e modi di Legge appropriati checoinvolgano tutti gli organi istituzionali competenti”. Le “osservazioni e controdeduzioni” sollevate dall’assessore alle attività produttive diventano argomento di discussione generale nella seduta di consiglio comunale tenutasi il 19 aprile successivo. Dove il consigliere Peppino Mangialardi (senior) affronta l’argomento e chiede spiegazioni all’assessore Losole. Non ritenendosi soddisfatto dei chiarimenti forniti verbalmente dall’assessore, chiede che gli vengano forniti per iscritto. Quello che segue è il link dove poter leggere quello che l’uomo “Pierino” Losole, per fortuna di molti ancora al suo giusto posto, diede come risposta al Mangialardi, all’intera Giunta Comunale, all’intero Consiglio Comunale e, per opportuna conoscenza e competenza al Segretario Comunale in data 23-Luglio-2007 Protocollo n. 0037031. (Risposta scritta).
Una “risposta scritta” rimasta, a tutt’oggi, senza alcun esito (unico risultato, pare, una denuncia/querela contro l’assessore Pietro Losole, di cui non si conoscono i termini) cui qualcuno ha l’obbligo e il dovere prima civile e poi politico/istituzionale di dare seguito, giusto per iniziare a riscrivere la storia amara di una Città veramente devastata e cannibalizzata sotto il profilo prima umano e poi urbanistico.