La Bellino, che in questo anno non ha brillato, essendo eterodiretta, per indipendenza e imparzialità nella conduzione dei lavori consiliari, ha ulteriormente contribuito ad alimentare dissensi e dissapori all’interno di una maggioranza alla mercè di una conduzione solitaria e prevaricatrice delle più elementari regole della democrazia e della partecipazione. Sicché di fronte a inconcludenza ed inerzia oltre che ad esternazioni supponenti ed irrisioni, che hanno fatto della Parola Pubblica una parola carica solo di risentimento, 10 consiglieri su 15 hanno ritenuto di non più sopportare una gestione che necessitava, invece, di determinazione e coraggiosa condivisione: tematiche e problemi dei cittadini né affrontati, né messi in agenda tanto da frustrare intere fasce sociali, categorie e mondo associativo messi a dura prova e in grave disagio non essendovi la massima Istituzione pronta all’ascolto e alla proposta di indirizzo.
Di fronte a tanta incapacità e al degrado istituzionale non più occultabile, determinato da una manifestata collera che rischia di erodere dall’interno la Democrazia, appare assai bizzarro il tentativo di raccogliere cocci in ogni dove per assemblare numeri raccogliticci e vivacchiare pur di mantenere la carica: sarebbe tradire la volontà dei cittadini elettori.
Né varranno gli artifizi di mettere insieme, d’un sol colpo, temi urbanistici, bilancio, dimissioni della presidente del Consiglio Comunale e dimissioni del Sindaco, al fine di intimorire o di richiamare al senso di responsabilità consiglieri che, inascoltati, ne hanno manifestata tanta.
Si tratterebbe di un affollamento calcolato di problemi grandi che andavano portati a risoluzione, con coraggio e autorevolezza e non con annunci e proclami.
Ora se ne traggano le conseguenze….
Il Consigliere Comunale
Lella RUCCIA