Come voteranno i modugnesi
Fra qualche ora andremo a votare e lunedì mattina ci diranno come abbiamo votato. Il voto personale di ogni elettore sarà inglobato in quello totale del seggio elettorale in cui ha votato, che a sua volta sarà compreso in quello comunale e così via fino al totale generale che stabilirà chi andrà ad occupare la poltrona a Bruxelles. Saremo inondati da percentuali, da dichiarazioni di vinti e vincitori, da commenti ed opinioni; non necessariamente in quest’ordine ma sicuramente per molte volte. La quasi totalità dei candidati che avremo votato non ce la farà; alla fine però rimarrà in ogni singolo elettore la convinzione di aver votato il candidato o il partito migliore. Analizzando i risultati europei e nazionali sapremo come sarà la nostra vita in futuro. Esaminando i dati su base regionale e provinciale cominceremo magari a scorgere l’orientamento elettorale dei pugliesi per le prossime elezioni regionali, ma l’argomento principale di discussione a Modugno nei prossimi giorni riguarderà l’incidenza che avrà avuto l’amministrazione Magrone sul voto dei modugnesi. Nelle elezioni politiche dello scorso anno oltre un terzo dei modugnesi ha votato per il movimento 5 stelle; tre mesi dopo gli stessi elettori che avevano votato il movimento di Beppe Grillo mandano il candidato sindaco Magrone a partecipare al ballottaggio contro Saverio Fragassi. L’influenza della classe politica locale sulle elezioni politiche è sempre stata notevole qui da noi. Notevole fino al punto di ottenere a Modugno risultati diametralmente opposti a quelli del resto d’Italia, determinati in larga parte dal “livello” dei componenti – sindaco, giunta e consiglieri – dell’amministrazione che reggeva il comune in quel periodo. Come andrà il voto in Italia è difficile prevederlo; certamente però a Modugno sarà interessante.
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