A quattro giorni dal voto Matteo Renzi è tornato a Bari. Il 12 ottobre scorso aveva iniziato proprio in questa città la sua campagna elettorale per aggiudicarsi la segreteria del Pd e qui è tornato il 20 maggio, oramai premier, in vista delle elezioni europee ed amministrative.
In tantissimi sono accorsi in via Alberto Sordi – la via che costeggia il Petruzzelli – per ascoltarlo. Sul palco è stato accompagnato da Antonio Decaro, Michele Emiliano e Pina Picierno, capolista del PD alle Elezioni Europee nella circoscrizione Sud.
Breve e un po’ commosso è stato l’intervento di Michele Emiliano che ha subito passato la parola al candidato sindaco Decaro preceduto da un ironico Renzi che, in veste di presentatore l’ha introdotto con un “Signori, vi presento il prossimo sindaco di Bari…!”.
Decaro, fiducioso nella sua vittoria al primo turno ha lanciato la sua sfida a Mimmo Di Paola (candidato del centrodestra) e ricordato il suo impegno per la città promettendo ai tanti presenti: “Io non lascerò questa città a una persona che si pulisce le scarpe con lo champagne, che non ha tirato fuori uno straccio d’idea, una cifra, uno studio di fattibilità. Non lascerò Bari nelle mani di una persona che si è triplicato lo stipendio da manager”.
Renzi ha esordito ricordando la bellezza dell’impegno politico e scostandosi dalla campagna per le amministrative di Bari, ha preferito toccare argomenti sull’Europa e l’Italia, sul suo impegno per il Sud e non si è fatto sfuggire neanche una critica verso i “politici ladri” da mandare a casa. Soprattutto, non sono mancate continue frecciatine rivolte a Grillo, ai suoi insulti e al suo usare la rabbia e il disfattismo e far leva sull’indignazione contro cui il Pd oppone “una proposta, un’Italia che vuole farcela, che resiste, che vuole tornare alla guida dell’Europa e che non merita di essere dipinta come un disastro”.
Ha rivolto poi un accorato appello ai cittadini “Vi chiedo di tenere insieme la sfida dell’Europa con la sfida che riguarda la vostra città” invitandoli ad impegnarsi in questi ultimi giorni di campagna elettorale.
Scongiurando un ballottaggio a Bari, ha concluso: “Io spero che domenica questa partita sia chiusa. Non perché essere eletti sindaco al secondo turno sia da meno, ma per restituire l’idea che la politica è proposta, quella che avanziamo noi, non l’ingiuria”.
Renzi in piazza a Bari con Decaro
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