“Povero Decaro, non ha davvero più nulla da dire. Gli restano gli insulti come ultima carta da giocare. Che figura!”, è stato il primo commento twittato da Mimmo di Paola, candidato per il centrodestra barese e maggior competitor di Decaro in questa corsa per la poltrona di sindaco barese.
Contro le parole di Decaro si è anche scagliato l’intero movimento “Impegno Civile” di Mimmo Di Paola che sui social network ha scritto “20 minuti di insulti e poi concludere dicendo “noi non ci facciamo insultare. Una vergogna di candidato! Questa gentaglia deve andare a casa e lasciare Bari alle persone per bene”.
E’ presto giunto anche il secco commento di Luigi D’Ambrosio Lettieri, coordinatore cittadino di Forza Italia Bari, sulla serata:
“La sinistra pensa di calare l’asso con un premier male accompagnato dalla Picierno #checongli80€cifailaspesa. E invece mostra di non avere neanche un punto. Tanto livore, un mare di menzogne e solo scartine”.
Lettieri non si risparmia neanche sul sindaco uscente e nella nota diffusa all’indomani del comizio, commenta: “Emiliano non si smentisce mai e stasera ha confermato quello che è: il recordman delle frottole. Ha esordito al comizio di Renzi, venuto in soccorso di un Decaro a corto di idee e pieno di livore, dicendo
Aggiunge, poi, in chiara risposta alla promessa che Decaro ha fatto sul palco ai cittadini baresi, quella di non lasciar Bari nelle mani di Di Paola:
“Al candidato di Emiliano e di una sinistra fabbrica di clientele diciamo che noi non lasceremo la nostra amata Bari nelle mani di chi, in ossequio alla continuità dell’uso e abuso della cosa pubblica come bancomat elettorale, non ha sentito la necessità di dimettersi da parlamentare per dedicarsi alla campagna elettorale in tutta libertà e dedicarsi alla città che vorrebbe governare”.