Mangiare o non mangiare: questo è il problema.

Il Prof. T. Colin Campbell

Non è la rivisitazione sarcastica della celebre frase dell’Amleto di William Shakespeare, ma un problema attuale: quello dell’approvvigionamento alimentare, riguardo alle abitudini culinarie che possono rivelarsi positive o meno per la nostra salute. Ciò che torturava il personaggio di Amleto era ‘l’essere’; noi oggi siamo torturati dal ‘mangiare’, dopo ‘l’avere’ naturalmente. Si fa sempre più strada, ma sta diventando ormai evidente che siamo o saremo quello che mangiamo, almeno fisicamente, però con una serie di ripercussioni non solo fisiche. E’ facile notare come gli individui di società di Paesi industrializzati, si presentino oggi, con un corpo trasformato. “Le persone obese hanno superato numericamente le persone povere: 4 su 10 sono obesi e non se ne accorgono, poiché non ne hanno coscienza; tra questi ci sono mamme e bambini. Vuoi punire qualcuno che mangia troppo? Mandalo a teatro o al museo. Il cibo è il piacere a basso costo: ecco perché i poveri sono più grassi” ha detto il Dr Michele Tribuzio, docente di alta formazione ed esperto di comunicazione che ha conosciuto lo studioso americano T. Colin Campbell due anni fa a Vicenza. Docente di Nutritional Biochemistry alla Cornell University di Ithaca nello Stato di New York, dove è stato insignito del titolo di ‘Emerito professore Jacob Gould Schurman’ per aver eseguito almeno 300 studi sulla nutrizione, ha lavorato per più di vent’anni nelle commissioni della National Accademy of Science e ha partecipato alla stesura e allo sviluppo di politiche nazionali e internazionali su nutrizione e salute, ha realizzato il sequel ‘The China Study’, della Fondazione omonima, di cui è autore e detentore del motto ‘la salute vien mangiando’ specialmente rimanendo nel mondo vegetale, consumando soprattutto cibo integrale, evitando quello animale e aggiungendo il movimento. “Campbell fu chiamato per eseguire uno studio in Cina su una coorte di 65.000 pazienti e concluse che l’alimentazione iperacida predispone a malattie metaboliche, circolatorie, al cancro e quant’altro”, dice Tribuzio, sintetizzando l’essenza degli approfondimenti del Prof. Campbell, presente in un servizio della trasmissione ‘Le Iene’ del 07 maggio u.s. Poi: “Dopo la 2° guerra mondiale abbiamo ereditato la cultura americana (jeans, patatine fritte, hamburgers) e quindi la cultura della carne e derivati, ma le statistiche dicono che attualmente i bambini obesi sono il 35% in Italia, meno in UE e la percentuale scende al 20% in Olanda. La caseina è la proteina più presente nel latte e derivati, secondo i suoi studi implicata nell’attività cancerogena e non solo. Francia, Italia, America sono i Paesi occidentali più implicati, al contrario di Giappone, India, Brasile, ecc. che hanno una nutrizione differente”. Poi, concludendo: “Se si vuole riuscire nell’impresa è necessario fissare degli steps nel nostro percorso di nutrizione” e li ha enurati così:
1° step – Visualizzare nitidamente il risultato con umiltà
2° step – esercitare una posizione su se stessi
3° step – per fissare un obiettivo devi associarlo ad una scadenza: è la differenza tra sogno e obiettivo.
4° step – Compra un’agenda e riempila di obiettivi e immagini di cose che desideri.
5° step – Magica regola dei 30 giorni per trasformare un’intenzione in una sana abitudine. Se per 30 giorni fai qualcosa di buono, ne acquisisci una buona abitudine, tenendo conto che l’inconscio gestisce il 95% delle sensazioni.
La trasgressione è sana quando non è usuale.
I propri limiti sono rappresentati da ciò che non si è imparato a fare. Lo scopo della vita è essere la migliore espressione di se stessi.
Passare da una cultura ‘ego’ ad una ‘eco’.
Albert Einstein ha detto: “C’è una forza motrice più forte del vapore, dell’energia, dell’elettricità: è la volontà”.
L’istruzione non è costosa, l’ignoranza sì: o ti formi o ti fermi.

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