IL RIDICOLO NON HA LIMITE. E LA CITTA’ OSSERVA STANCA.

L’amministrazione ha convocato D’URGENZA per il 16 aprile un Consiglio Comunale, il cui ordine del giorno è dimagrito sino a che è arrivato in Consiglio riducendosi a soli due punti significativi.
La minoranza sin dal mese di  febbraio aveva richiesto un Consiglio Comunale su un  tema con risvolti sulla trasparenza e sulle regole anticorruzione ma deve ancora aspettare sino al  28 aprile!!!: il Sindaco dilaziona nel tempo e annacqua un consiglio comunale dai temi così delicati,  nonostante i suoi proclami di Procuratore in pensione.
Tuttavia, nonostante l’urgenza ed i proclami, LA MAGGIORANZA NON AVEVA I NUMERI PER RIUNIRSI!!
Pare che in merito a richieste – formalizzate in una lettera – di chiarimenti di consiglieri di maggioranza, stanchi dell’arroganza e dell’autoreferenzialità dell’amministrazione, sia seguito il silenzio e la noncuranza del sindaco e della sua ristretta maggioranza.
E’ ormai conclamato l’atteggiamento del già parlamentare e oggi Sindaco, che, dall’alto dei suoi scranni, nella imprevista difficoltà di amministrare una città,  ignora, esclude, comprime e sopprime la voce dei consiglieri eletti dal popolo, risolvendo le scarne e scarse proposte di provvedimenti  e il dibattito in Consiglio a mera lettura (di testi preconfezionati) teleguidata  di “signorine buonasera”, con tutto il rispetto per la figura femminile.
Abbiamo assistito, senza strumentalizzazione alcuna, al progressivo disfacimento di una maggioranza eterogenea e talvolta opportunisticamente apartitica, priva e/o privata di iniziative, idee e  libertà democratiche.
CRONISTORIA DELLO SFALDAMENTO DELLA MAGGIORANZA: il gruppo consiliare di maggioranza si scinde in due senza spiegazione alcuna, perde in corso d’opera un altro suo componente,  si forma un gruppo misto di un Consigliere; su di un Consigliere, più volte diffidato, è stato sfoderato il cartellino rosso; quattro consiglieri sono attualmente  in odore di scomunica, rei di aver fatto mancare i numeri al Consiglio del 16, perché osano dignitosamente rivendicare il diritto di conoscere e di pensare, in virtù del mandato ricevuto.
Al di là di ogni commento e satira, la verità è che è palpabile dentro e fuori il palazzo  L’INCONSISTENZA DELL’AZIONE AMMINISTRATIVA gestita da pochi “eletti” dal Sindaco: nessun consiglio comunale con provvedimenti concreti in favore della Città ma solo restrizioni e punizioni;  la gran parte dei Consigli si tengono grazie all’iniziativa della minoranza costruttiva, di cui spesso si appropria la maggioranza con intensa, quella sì, attività di propaganda.
La propaganda del Sindaco vorrebbe ora coprire il fallimento dell’ultimo Consiglio presentando i provvedimenti all’ordine del giorno quali strumenti di moralizzazione urbanistica.
LA VERITA’ è che i provvedimenti proposti e definiti “regolamenti edilizi” all’OdG  del Consiglio del 16 aprile, sono da un lato un adempimento richiesto da una legge regionale che ne impone l’adozione da parte dei comuni; dall’altro una iniziativa lasciata alla dirigente (dov’è l’assessore?), già smentita di recente dalla Regione su una delle sue interpretazioni in materia urbanistica.
I provvedimenti potevano essere già adottati da tempo, senza costi per la comunità, se si seguiva ciò che è previsto da legge. Purtroppo si prende atto ancora una volta che la coalizione del sindaco non è in grado di governare la nostra città.
La pomposità autoreferenziale della propaganda pagata con soldi pubblici ha del ridicolo. Speriamo tutti che da quel ridicolo non venga ricoperta la città intera.

La Minoranza in Consiglio Comunale.

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