Con il decreto ministeriale con cui viene confermata nella nostra città la sede di un tribunale importante già di per se e che ora con l’aggiunta delle sedi di Bitonto e Acquaviva diventa una delle sedi più prestigiose del comparto barese, arriva finalmente un po’ lustro alla nostra tanto bistrattata Modugno. Non possiamo però dimenticare alcune questioni che proprio il decreto firmato dalla ministra Cancellieri rende alquanto problematiche:
1- la questione della scuola F.sco D’Assissi che, come scrive il signor Danilo Sciannimanico – responsabile modugnese di Fratelli d’Italia – di sicuro tornerà ad essere un argomento di discussione;
2 – con la sicura impossibilità dello spostamento al tribunale degli uffici dell’assessorato alla finanze, che tanto ci costa di affitto, si deve tornerà indietro facendo spostare gli alunni di quella scuola come era già stato deciso dal commissario, (speriamo che sia possibile qualche altra soluzione);
3 – per fare economia sugli affitti si tornerà a parlare della questione che è ancora in piedi della sede del Centro Anziani Polivalente per il quale si spende oltre 5mila euro di affitto al mese. La struttura è sfruttata da un gruppo di iscritti che non arrivano a 70 unità nelle giornate piovose, c’è un ufficio (più bello di quello del sindaco) che ahimè! non si sa a tutt’oggi quale funzione svolga per gli utenti. Facendo due conti: ogni anziano costa alla comunità oltre 70 euro a mese come media senza mettere i costi di consumo e di gestione del personale a fronte di oltre 700 tesserati che non frequentano mai il centro;
4 – Altra questione importante nascerà quando verrà in mente a qualcuno di spostare l’assessorato alla Cultura nella sua sede naturale qual è la biblioteca Perrone, struttura che ha tutte le caratteristiche e gli spazi per ospitarlo, facendo spazio in questo modo ai Servizi Socioassistenziali nella vecchia maternità.
Fermo restando che l’amministrazione comunale deve mettere in sicurezza gli edifici scolastici per i quali la regione ha già dato disposizioni in merito, resta il fatto che si è detto varie volte di voler risparmiare sugli affitti utilizzando tutti quei locali già esistenti di proprietà comunale.
Fino a oggi nessuno ha avuto l’idea di accorpare gli uffici comunali, non si pensa alla nostra tasca, si dimenticano che la frittata come la volti e la giri: le uova sono nostre, l’olio è nostro, la padella è nostra, la cucina è nostra ma alla fine la frittata se la mangiano gli altri….
E IO PAGO…. Come diceva il grande TOTO’
E io pago … diceva il grande TOTO’
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