Promessa e quindi attesa fra i primi argomenti all’OdG del primo consiglio comunale (il 25 luglio prossimo)
l’adozione del “Codice Etico” eleborato da Avviso Pubblico – un’associazione nata con l’intento di collegare ed organizzare gli amministratori pubblici che concretamente si impegnano a promuovere la legalità nella politica e nella Pubblica Amministrazione – sembra essere diventata già una di quelle cose che si promettono in campagna elettorale e subito dopo vengono accantonate. L’invito alla sottoscrizione della “Carta di Pisa” è rivolto sia agli amministratori locali che agli enti che intendono rafforzare la trasparenza e la legalità nella pubblica amministrazione, in particolare contro la corruzione e l’infiltrazione mafiosa. L’adozione di tale “Codice” può essere realizzato in vari modi: mediante atto del sindaco, del presidente di provincia, del presidente di regione o mediante delibera della giunta (comunale; provinciale; regionale) e anche mediante delibera del consiglio (comunale; provinciale; regionale) oltre ovviamente tramite la sottoscrizione volontaria del singolo amministratore.
Gli amministratori che aderiscono volontariamente al Codice, mediante la sottoscrizione pubblica in occasione del primo consiglio comunale [provinciale; regionale] utile, si impegnano all’adempimento delle disposizioni che prevedono (sinteticamente) :
Principi
3. L’amministratore deve conformare la sua condotta ai doveri istituzionali di servire la Comunità con diligenza, rettitudine e trasparenza, nel rispetto dei principi del buon andamento ed imparzialità dell’Amministrazione e dei principi di disciplina ed onore nell’adempimento delle funzioni pubbliche … evitando situazioni e comportamenti che possano nuocere agli interessi o all’immagine della Pubblica Amministrazione.
Trasparenza
… ad utilizzare il diritto di accesso agli atti…con le cautele necessarie ad evitare … un danno a terzi … a garantire una piena trasparenza patrimoniale … fornendo, tramite la pubblicazione su internet nel sito dell’amministrazione, i dati relativi … alle attività professionali svolte, ai redditi, agli incarichi ricevuti, nonché ai potenziali conflitti di interesse di cui all’art. 7.
Divieti
5. Regali.
L’amministratore non può accettare … regali eccedenti il valore … di € 100 annui
6. Clientelismo.
L’amministratore deve astenersi dall’esercizio delle proprie funzioni … nell’interesse particolare di individui o di gruppi di individui … (che possa provocare) detrimento dell’interesse generale.
7. Conflitto di interessi.
Sono considerate situazioni di conflitto di interessi:
la sussistenza di interessi personali dell’amministratore che interferiscono con l’oggetto di decisioni cui egli partecipa e dalle quali potrebbe ricavare uno specifico vantaggio diretto o indiretto;
b. la sussistenza di preesistenti rapporti di affari o di lavoro con persone od organizzazioni specificamente interessate all’oggetto delle decisioni … la sussistenza di rapporti di
coniugio, parentela o affinità entro il quarto grado … con persone … interessate all’oggetto delle decisioni cui l’amministratore partecipa, … l’appartenenza a categorie, associazioni o gruppi, in virtù della quale l’amministratore acquisisca un vantaggio personale da decisioni cui …egli partecipa
In caso si realizzino situazioni di conflitto di interessi, anche qualora non vi sia un obbligo giuridico in tal senso, l’amministratore deve rendere pubblica tale condizione e astenersi da qualsiasi deliberazione, votazione o altro atto nel procedimento di formazione della decisione.
……
Finanziamento dell’attivita’ politica
L’amministratore non può accettare alcuna forma di sostegno e di finanziamento
Confronto democratico
13. L’amministratore deve tenere un comportamento tale da stabilire un rapporto di fiducia e collaborazione tra cittadini e amministrazione, dimostrando la più ampia disponibilità nei rapporti con i cittadini nel favorire l’accesso alle informazioni e favorendo l’esercizio e la salvaguardia dei loro diritti… deve osservare e praticare un comportamento consono al proprio ruolo
Più precisamente:
a. assumere atteggiamenti rispettosi delle idee e delle opinioni di tutti gli amministratori e i rappresentanti politici, pur nella normale conflittualità dialettica;
b. favorire la più ampia libertà di espressione;
c. evitare toni e linguaggio che sottintendano messaggi di aggressività e di prevaricazione.
Promozione del codice etico e della partecipazione popolare alla vita amministrativa
Rendicontazione della propria attivita’
Rapporti con i cittadini
16. L ‘amministratore è responsabile per la durata del suo mandato nei confronti della comunità locale nel suo complesso.
Rapporti con l’ amministrazione
Sanzioni in caso di inadempimento
21. In caso di mancato rispetto delle disposizioni contenute nel presente Codice gli amministratori che sono vincolati al rispetto delle sue disposizioni o si sono volontariamente impegnati in tal senso devono assumere tutte le iniziative necessarie, dal richiamo formale, alla censura pubblica, fino alla revoca della nomina o del rapporto fiduciario, al fine di assicurarne l’ottemperanza ovvero sanzionarne l’inadempimento.
In caso di ritardo o inerzia dei soggetti sopraindicati nell’assumere le misure previste dal Codice in caso di inadempimento, i gruppi politici in Consiglio comunale [provinciale; regionale], i cittadini e i portatori di interessi sollecitano gli amministratori al rispetto delle corrispondenti disposizioni.
(É possibile ottenere il testo integrale della “Carta di Pisa” dal sito internet ufficiale dell’associazione – www.avvisopubblico.it ).
Cosa dire in conclusione? Sicuramente il sindaco Magrone o un assessore della sua giunta, forse qualche consigliere della sua maggioranza, o almeno uno tra i vari consiglieri che il prossimo 25 luglio si siederà nell’aula consigliare di palazzo S. Croce, assicurerà che la proposta di sottoscrizione di quella “Carta” sarà portata in consiglio la prossima volta; o in giunta il prima possibile; o affidata alla privata decisione dei consiglieri o – meglio per tutti – alla buona volontà degli elettori!