Dopo la lettura dello studio preliminare ambientale depositato presso il Comune di Modugno, il Comitato Pro Ambiente ha annunciato battaglia. E tramite il suo presidente Tino Ferrulli rileva che “i dati sulle emissioni di S.o.v. ipotizzati dall’Ecofuel non hanno validità statistica poiché si riferiscono a misure eseguite su un orizzonte temporale troppo limitato, per di più scelto univocamente dall’industria, per rappresentare in maniera conforme e congruente il fenomeno emissivo e che sono inferiori ai dati realmente producibili da una verifica dell’Arpa. Tra i problemi più temuti per la salute, le emissioni inquinanti diffuse che non risulterebbero tuttora convogliate e abbattute.
La Regione Puglia e la Provincia di Bari non hanno preteso un piano organico del loro contenimento nonostante il D.lgs. 3 aprile 2006, n. 152. Per tali emissioni- continua Ferrulli- la Regione ritiene idonei i controlli/autocontrolli annuali evitando così la loro qualificazione e quantificazione giornaliera. Riguardo ai camini di raffreddamento nelle campagne annuali di controllo emissioni, la Regione dichiara idonee le concentrazioni ritenute, senza specificare se in quei periodi gli impianti lavorerebbero a pieno o a basso regime. Queste emissioni interagiscono in atmosfera con gli Nox, creando composti secondari ancor più pericolosi dei primari (Solfati, Nitrati, micro polveri secondarie PM1-PM2,5). Basta una sola esposizione di emergenza per scatenare gli effetti da “sin cancerogenesi”. Le caratteristiche tossicologiche delle sostanze emesse permettono di affermare che nella zona circostante la Ecofuel già esiste un problema sanitario e che detto problema si può aggravare con l’attività della ditta stessa. Si chiede, dunque, ai cittadini un danno maggiore di quello certificabile e l’esposizione prolungata a detti agenti chimici che può comportare per tutta la popolazione esposta, un aumento di contrarre le patologie correlate. Infatti nello studio preliminare la società Ecofuel dichiara che un impianto di termovalorizzazione avrebbe un impatto maggiore in termini di emissioni di gas incombusti in atmosfera rispetto a quello di depolimerizzazione, a parità di materiale plastico in ingresso.
Quest’ultima affermazione estrapolata dallo studio preliminare ambientale resa dalla società Ecofuel costituisce l’ammissione che l’impianto inquina ed inquinerà. Modugno pertanto non può tollerare più il verificarsi di episodi compromettenti l’ambiente e la salute. Proporrà all’Amministrazione comunale insediatasi da poco, il ripristino della moratoria revocata, ossia, il ripristino del divieto di realizzazione di nuovi impianti inquinanti perché il territorio non subisca ulteriori e dannose speculazioni. Circa l’iter procedurale- conclude Ferrulli- riguardante l’acquisizione dei nulla osta e l’acquisizione dei pareri dei Comuni interessati, il Comitato Pro Ambiente si riserva di verificare che il rispetto sia avvenuto secondo legge”.