Questa, tuttavia, è stata l’occasione per far emergere nuovamente il grido di dolore degli abitanti del quartiere che lamentano l’inesistente igiene pubblica, la scarsa illuminazione, la viabilità compromessa da un rondò che non è mai stato fatto. Inoltre vi è la pericolosità derivante dai marciapiedi dissestati e da una fontana scivolosa e pericolante.
Per Tino Ferrulli, presidente del Comitato Pro Ambiente, “sono molti i problemi emersi durante il dibattito. Il più rilevante riguarda certamente le condizioni igienico-sanitarie in cui versa la zona da anni. Queste sono state segnalate dal Comitato Pro Ambiente e dal proprio referente, l’ex consigliere comunale Michele Mastromarco, all’ex sindaco del Comune di Modugno ed agli organi competenti. La relazione fu corredata da documentazione fotografica e fu illustrata durante un seduta del Consiglio comunale. Forse non tutti i residenti sono stati informati che i suoli di pertinenza per la viabilità sono stati acquisiti dal Comune di Modugno per usucapione”. Una signora, in maniera drammatica, ci dice che “sono allergica e quando arano il terreno circostante io rischio la mia incolumità”. C’è da ricordare, inoltre, come il quartiere abbia avanzato da anni richiesta di riqualificazione ma nulla è stato mai compiuto in questi anni. Fragassi, dal canto suo, su tale questione ci dice come “da parte mia vi è il massimo impegno per migliorare questa situazione. Anche perché i cittadini non vanno illusi con false promesse”. La strada si presenta, dunque, molto irta per chi diverrà il primo cittadino modugnese. Tempo non ce n’è. La gente ha bisogno di risposte che tardano ormai da troppo tempo.