IMPEGNO CRISTIANO

Programma Amministrativo di IMPEGNO CRISTIANO Candidato Sindaco: Vito Carlo LIBERIO

Introduzione:

UN IDEA di CITTA’ NUOVA

Constatiamo che da molti anni le coalizioni di governo locale che si sono succedute, in aperta rottura con le migliori tradizioni politiche e amministrative del passato, compiendo scelte in conflitto con l’interesse collettivo, hanno di fatto bloccato la partecipazione democratica ed il progresso della città, con grave danno per la qualità della vita dei modugnesi.
Per queste ragioni, riteniamo non più rinviabile ripartire da ciò che “ pensano “ i modugnesi, per proporre loro un progetto politico alternativo, rispetto alle già naufragate proposte dei partiti di  centro destra e di centro sinistra.
Il progetto che IMPEGNO CRISTIANO intende perseguire, sarà il laboratorio per una proposta di cambiamento nel governo della “ Polis “, ispirata alle migliori esperienze nazionali ed europee.

Partendo dalla preoccupante problematica del lavoro, che attraversa gran parte dei settori produttivi del nostro territorio, contagiando anche quelli dei servizi, e in stretta sintonia con la tutela della salute e dell’ambiente, vogliamo individuare nuove prospettive di progresso  (economico, sociale e culturale ) per la città, e scelte coraggiose per il miglioramento della qualità della vita dei Modugnesi.

L’esperienza vissuta in questi ultimi anni, ci ha insegnato che non sono sufficienti petizioni,  assemblee, manifestazioni, conferenze scientifiche in piazza, esposti alla magistratura, ricorsi al TAR ed interventi sulla stampa, per condizionare la politica locale e ricondurla alla funzione propria di  “servizio ai cittadini “, ma è necessario che la politica nelle sue diverse espressioni, e quella indicata ad amministrare, prende coscienza che l’Idea e l’Azione devono costituire garanzia per l’intera comunità e non attenzione al singolare.

La classe dirigente che deve assumere il compito di guidare la città è obbligata ad essere ambiziosa negli obiettivi, nella visione del futuro, nelle scelte strategiche e di posizionamento. Ciò significa investire sull’identità di Modugno, come riferimento di una più vasta area metropolitana, senza perdere il contatto con la comunità dei cittadini, ma valorizzando in ogni ambito, sia le nuove proposte che le più antiche e positive tradizioni.

Negli ultimi anni a Modugno è progressivamente venuta a mancare l’idea di bene comune. Amministrazioni sorde alle istanze della cittadinanza, incapaci di dialogo con i Modugnesi e con il mondo dell’associazionismo, hanno mortificato il territorio con scelte irresponsabili, costose e dannose, per nulla attente a quelle istanze ambientali, estetiche, sociali e culturali a cui si può e si deve dar voce. Si è privilegiata, come dalle tristi cronache recenti, la strada dell’interesse personale
e/o di gruppo, alimentando un sistema dove la corruzione si afferma anche con il tacere e il far finta di non vedere.
Noi vogliamo restituire Modugno ai suoi abitanti e renderla, insieme a loro, una città migliore.
Le linee guida da noi proposte saranno quelle dettate dal principio di Moralità Pubblica, come elemento imprescindibile dal quale poter sviluppare azioni di coesione sociale, cultura delle relazioni, sostenibilità ambientale e compatibilità economica.
Non abbiamo a disposizione uno spazio neutro, e nemmeno l’ambiente naturale, ma un territorio, ossia uno spazio nel quale sono proiettati lavoro, energia e informazione; uno spazio quindi che è stato ed è utilizzato, abitato, sfruttato, conosciuto e curato dagli abitanti. Pertanto un territorio non può essere considerato una semplice area geografica, non è una cosa, ma un organismo caratterizzato da relazioni.
La nostra proposta poggia su un ripensamento dello spazio, della mobilità e delle possibilità di relazione tra i cittadini come individui e come gruppi.
Oggi le piazze, le strade, i quartieri di Modugno non sono più luoghi di incontro, di relazioni e di cultura, ma luoghi congestionati dal traffico e poco accoglienti per pedoni, ciclisti, mamme e bambini, anziani e naturalmente disabili: niente relazione, niente cultura, niente città. Tutto il disagio ricade maggiormente sui nostri bambini, ai quali viene negato il valore dell’esperienza autonoma, dell’incontro sereno con la bellezza sia dell’ambiente naturale che di quello urbano.
Ogni azione capace di migliorare la vita dei bambini, passando per la famiglia, non può che condurre al miglioramento della vita di tutta la comunità.
Lo spazio pubblico di qualità non è un lusso, ma un bisogno essenziale al pari di scuole e ospedali: isole pedonali, strade residenziali, piste ciclabili, isole verdi e accoglienti, parchi, piazze e centri sportivi, favoriscono l’abbattimento delle barriere architettoniche, generazionali, economiche, sociali e culturali. La strada e la piazza devono ritornare, con accorgimenti studiati e mirati, ad essere centro della comunità, il luogo di incontro e di socializzazione. I vantaggi sociali saranno innumerevoli: più sicurezza per tutti, più tranquillità, ritorno ai negozi di vicinato, aumento delle possibilità di relazioni.
Una città aperta all’incontro e confronto fra generazioni può fornire i presupposti per superare il disagio giovanile, che ha le sue radici nell’assenza di valori e modelli tramandabili. Solo nel confronto critico con le precedenti generazioni i giovani possono capire come riscattarsi dai molti luoghi comuni che li affliggono, riguardo apatia, bullismo, mancanza di indipendenza, e trovare le risorse per ricostruire il proprio mondo. Per cogliere questa straordinaria “ potenzialità di futuro” è necessario creare possibilità d’incontro e di aggregazione.
Ulteriore collante per socialità, integrazione e appartenenza è certamente lo sport. E’ un diritto essenziale anche il poter praticare qualsiasi attività fisica in città, utilizzando aree verdi ed impianti.
Lo sport vuol dire salute. L’amministrazione comunale deve tutelare tale diritto ed incentivare una cultura sportiva rivolta a tutti i cittadini, garantendo anche l’offerta differenziata. Modugno può contare su numerose associazioni sportive, ma manca di adeguate ed efficienti strutture di accoglimento e sviluppo delle diverse attività. Il patrimonio costituito dalle numerose associazioni sportive è una ricchezza da sostenere e promuovere, con trasparenza nella gestione e nell’utilizzo degli spazi pubblici.
Molta attenzione sarà riservata a quegli elementi vitali come: Efficienza energetica, ottimizzazione del consumo dell’acqua, ciclo dei rifiuti, tutela del suolo evitando la cementificazione di aree verdi, riqualificazione di edifici, aree dismesse e parchi, l’abbattimento delle barriere architettoniche, la riperimetrazione e la riqualificazione del centro storico, e quanto può  e deve essere fatto perche la città di Modugno possa diventare una “ città relazionale “.

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