LE METAMORFOSI DELL'ANIMA

Essendo l’arte, espressione dell’interiorità dell’essere umano, ben si presta alla rappresentazione del nostro sentire, in tutte le sue forme, trovando sfogo anche attraverso le manifestazioni spirituali di altri, quali gli artisti. “Il pittore e l’artista sono due sostantivi non sovrapponibili: l’artista vive ciò che crea, è ispirato; viceversa si può pittare anche senza sentimento. La pittura è molto personale, per se stessi, senza condizionamenti” dice Giuseppe Cantatore, la cui mostra ‘Metamorfosi tour 2012-2013’ è stata ospitata all’interno della Pro-Loco di Modugno, aperta al dialogo con l’arte. L’ulivo secolare è il perno attorno a cui ruota la mostra di Giuseppe Cantatore, ora a Roma e in giro per l’Italia. Artista filo-impressionista sulla scia di Modigliani, del quale apprezza l’uso del  colore, il dosaggio, la forma, la sintesi e i travagli interiori, da cui egli stesso è passato, aggiunge: “L’ulivo rappresenta la forza, di fronte alle intemperie; non l’ho dipinto solo per gusto, ma per aprirmi al mondo, sempre con riserbo: ‘metamorfosi’ infatti rappresenta il cambiamento. Nel mio caso, prima ho rappresentato in collettività, poi ho realizzato questo tour da solo con un allestimento a tema”. Poi: “L’avvento della fotografia ha cambiato la storia dell’arte, mentre un dipinto è espressione d’amore per chi osserva: il tronco dell’ulivo secolare, con le sue forme contorte rappresenta la possibile caduta di qualcuno o di qualcosa che poi rimane ancorato; la rinascita si nota dai cieli aranciati che rappresentano i tempi che migliorano”. E infine: “Le mie porte chiuse, dietro hanno il buio e cioè qualcosa di non risolto, ma ci sono degli scorci, che sono la ripresa e la speranza”.

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