Dopo la costituzione delle parti civili che abbiamo documentato nell’articolo del 2 febbraio scorso, si è aperta la fase dibattimentale del processo penale relativo alla costruzione dell’inceneritore Eco Energia del Gruppo Marcegaglia che si sarebbe dovuto realizzare a Modugno.
Come abbiamo ampiamente scritto, in tale processo sono coinvolti 4 imputati. Il Collegio della prima sezione del Tribunale di Bari ha rinviato tutto al 16 maggio. In tale udienza saranno ascoltati 4 testimoni del Pubblico Ministero. Intanto sulla costituzione delle parti civili è tornato a parlarne Tino Ferrulli, presidente del Comitato Pro Ambiente, una delle 5 parti civili ammesse. “E’ rilevante sottolineare- ha dichiarato Ferrulli- come da atto dispositivo della prima sezione del Tribunale di Bari, il Comune di Modugno, il Comitato Pro Ambiente e l’Associazione dei Verdi di Modugno siano stati ammessi parte civile per tutti i reati contestati compreso il danno ambientale nel processo penale riguardante l’Inceneritore di Modugno. Ammessa anche la Regione Puglia ma limitatamente al danno del proprio dipendente. Il Comune di Bari è stato legittimato limitatamente al danno ambientale in quanto, come nel caso di specie, anche in astratto, il danno è dotato di potenzialità diffusa. Una delle prerogative – ha concluso Ferulli- da parte del Comitato sarà quella di far si che venga realizzato, da parte delle istituzioni, un parco Archeologico proprio nella zona dove sarebbe dovuto sorgere l’inceneritore. Questo per permettere ai cittadini di visitare una zona di notevole bellezza, parte integrante della storia di Modugno”.