Pare proprio che le voci e le lamentele continue dei viaggiatori delle Ferrovie Appulo Lucane non finiscano mai e, quel che è peggio rimangono perennemente inascoltate dall’azienda.
L‘incidente ferroviario accaduto il 7 dicembre scorso, le cui cause sono ancora in fase di accertamento avrebbe determinato la ripresa del normale percorso dalla stazione tra circa un mese, con i relativi disagi, da cui l’utilizzo di pullman messi a disposizione all’altezza di Bari-Scalo e Largo Sorrentino; ma sono proprio questi ultimi a preoccupare.
I viaggiatori stanno notando la presenza di bus ormai datati, i famosi di colore arancio ancora purtroppo in circolazione, nonostante l’annuncio, da anni di un nuovo parco rotabile su ferro e gomma (vedi a novembre 2012 le nuove carrozze treno che a Bari non si vedono).
Il 13 dicembre, al secondo bus, il n° 733 di colore arancio, uno dei due che dalle 7:05 parte dal capolinea di via Bitritto a Modugno è successo un fatto che allo stato attuale non è nuovo: l’autista, che giustamente ha pensato di accendere il riscaldamento, dato il freddo intenso, a un certo punto ha dovuto spegnerlo, in seguito alle esclamazioni dei passeggeri, in gran parte ragazzini minorenni, poiché dal basso dei sedili, esalava fumo e gas urticante. Se teniamo conto del fatto che, oltre a ciò, detti autobus presentano finestrini rotti che non si alzano adeguatamente e porte non a perfetta tenuta con fessure di almeno 5 centimetri di disavanzo dalle guarnizioni, il risultato è: correnti fredde d’inverno e calura afosa d’estate, a fronte di un costo di biglietto e di abbonamento che non vale certo il servizio in questo caso, senza contare l’insufficienza eterna di posti a sedere, da cui mezzi affollati ogni giorno, specialmente in alcuni momenti della giornata, come gli orari scolastici.
La Regione Puglia sappiamo pone attenzione alle Fal, soprattutto in termini economici, essendo tra l’altro unica azienda territoriale per il tratto Bari sud-ovest, eppure nonostante ciò si notano ancora cimeli che dovrebbero corredare solo il patrimonio storico delle Fal o no? Lo scotto lo pagano i clienti, mentre Fal ha sempre una ricetta e una risposta a tutti i suoi disservizi.