Scoppia la polemica a Cecilia sulla questione IMU

Scoppia la polemica a Cecilia sulla questione IMU, la nuova tassa sulla casa. Nel quartiere periferico cittadino i modugnesi pagherebbero molto di più rispetto a chi risiede in città o in centro. A segnalarlo è l’associazione “Giorgio la Pira” per mano del suo presidente Matteo Lupelli che, attraverso una nota inviata alla stampa, non fa mancare la sua denuncia e tutto il suo sgomento.

Mentre a Modugno città il proprietario di un’abitazione di quattro vani ed accessori con l’IMU pagherà un’imposta annua di €50, a Modugno quartiere Cecilia definita zona suburbana il proprietario di un’abitazione di quattro vani e accessori pagherà un’imposta annua di €231,44.
Ed ancora: il residente di Modugno città di ICI pagava €69, mentre il residente di Modugno quartiere Cecilia pagava €137. Per questo i modugnesi possono essere soddisfatti perché con l’IMU pagheranno meno tasse“. “I residenti del quartiere Cecilia pagheranno spassionatamente con piacere l’IMU sapendo che per loro l’imposta non è diminuita anzi, rispetto all’ICI, l’imposta sugli immobili è aumentata tra il 40% e il 50%? Sembrerebbe con questi fatti che ai contribuenti del quartiere Cecilia non sia garantita la perequazione fiscale dichiarata a parole nella delibera comunale“, insiste Lupelli, secondo il quale “gli amministratori comunali di Modugno continuano a ignorare le condizioni in generale dei residenti del quartiere Cecilia. Questi cittadini sono di serie A quando devono pagare i tributi e cittadini di ultima serie rispetto alla qualità della vita ed ai servizi ricevuti“.

Tra questi servizi, fanno notare dall’associazione, ci sarebbe (anzi, non ci sarebbe) un monitoraggio dell’aria e tanto altro perchè “infatti, al quartiere Cecilia manca una rete di monitoraggio dell’aria (in un territorio a ridosso della zona industriale); manca la tutela della salute dei residenti che subiscono l’inquinamento elettromagnetico causato da un elettrodotto a 150KV che supera di oltre venti volte la soglia di allarme delle emissioni; la polizia municipale e le forze dell’ordine in generale sono assenti; del prolungamento della linea metrò dall’ospedale al quartiere non se ne parla; e tant’altro ancora. Gli amministratori comunali quando dicono che il quartiere Cecilia è un quartiere che verte in una situazione di degrado, non fanno altro che confermare le carenze evidenziate“.

Per tutto questo, allora, incalza Lupelli, i residenti di Cecilia “avvertono di essere vessati e discriminati rispetto agli altri cittadini di Modugno, e quindi restano in attesa di fatti concreti da parte dell’Amministrazione comunale di Modugno, che facciano vedere che chi li amministra c’è, è vivo e si preoccupa di soddisfare i bisogni del quartiere“.

Lunedì scorso, frattanto, l’amministrazione ha cercato di dare risposte a questi quesiti, in un incontro tenutosi nel quartiere.
l’assessore all’ambiente Di Ciaula, per esempio, ha fatto sue le critiche e le perplessità dell’associazione “Giorgio la Pira”, si è impegnato in azioni concrete ed ha anche comunicato che in seguito alla richiesta del suo Assessorato, la Regione Puglia inserirà nella sua rete di monitoraggio della qualità dell’aria, una stazione di monitoraggio (definita EN04) per determinare la concentrazione degli inquinanti causati dal traffico veicolare e dagli insediamenti industriali, ricadenti sul territorio del Quartiere Cecilia. Il vicesindaco Marra, invece, confermando anche in questo i dati sull’eccessivo aggravio fiscale relativo agli immobili della zona Cecilia che mal si concilia con i servizi effettivamente ricevuti, ha annunciato che si metterà in contatto con l’Agenzia del Territorio ed anche con il Garante del contribuente al fine di perequare le tariffe d’estimo per tutto il territorio di Modugno.

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