A questa presa di posizione dell’associazione Pro Loco ha risposto piccato il presidente della Consulta Comunale per l’ambiente Ferrulli che sull’argomento taglia corto:“Evitiamo le polemiche. Noi perseguiamo un obiettivo nobile e sfido chiunque a dimostrare il contrario. Incomprensibile piuttosto è l’atteggiamento di alcuni amministratori nei confronti di una iniziativa che persegue solo interessi comuni ed a difesa del patrimonio culturale di Modugno. Sarà oggetto di riflessioni e valutazioni dopo la manifestazione. Tra l’altro ho apprezzato tantissimo la partecipazione di alcuni consiglieri ed assessori entusiasti dell’evento”.
Dal canto loro gli organizzatori fanno sapere che saranno circa 200 i partecipanti a cui si raccomanda la massima prudenza: “Seguire le indicazioni della Polizia Municipale o delle Forze dell’Ordine, mantenere le distanze, sorvegliare i più piccoli durante il percorso cui è consigliabile far indossare i caschetti di protezione”. E’ questa la raccomandazione di Ferrulli a cui si aggiunge quella di Tommaso Trevisi presidente dell’associazione Giovani Menti Attive: “I partecipanti potranno portare con se la merenda a sacco e consumarla dopo la visita guidata presso i tesori di Lama Misciano”.
Insomma tutto sembra pronto dal punto di vista organizzativo. Le pulizie per quanto concerne l’alta vegetazione al Frantoio dell’Olio Rosso sono state effettuate da alcuni volontari delle associazioni organizzatrici. Mancano le istituzioni che per questo evento si sono defilate, soprattutto il Comune di Modugno. A chiosa di questo Ferrulli è esplicito soprattutto nel comunicato diramato agli organi di stampa: “A tutela di tal patrimonio Culturale, si sottolinea l’incuranza delle norme cui le Istituzioni sono tenute ad osservare e far osservare ponendo in testa, dopo quanto prescritto dalla Carta Costituzionale, il Codice dei Beni culturali di cui citiamo parte dei Principi contenuti nell’art. 1: – Lo Stato, le Regioni, le città metropolitane, le Province ed i Comuni assicurano e sostengono la conservazione del patrimonio culturale e ne favoriscono la pubblica fruizione e la valorizzazione – concetto ribadito dall’art. 30: – Lo Stato, le Regioni, gli altri enti pubblici territoriali nonché ogni altro ente ed istituto pubblico hanno l’obbligo di garantire la sicurezza e la conservazione dei beni culturali di loro appartenenza – Recentemente è stata inoltrata al Comune ed alla Regione una precisa richiesta d’interessamento riportante la sua motivazione dettagliata ed una circostanziata descrizione dei pregi culturali di Lama Misciano. Nonostante il non breve tempo trascorso, nessun Ente ha fornito segno d’interessamento. Noi fino ad ora – ha concluso Ferrulli – abbiamo visto solo il “nulla” istituzionale, presagio di tempesta se tale assenza si protrarrà oltre tempo. Non accettiamo di essere governati da ipocriti!”.