le risposte dell'assessore Di Ciaula

Dopo le denuncie di degrado ambientale presentate dal Comitato Pro Ambiente in Consiglio arrivano le risposte dell’assessore Di Ciaula

 

Il Comitato “Pro Ambiente”, unitamente ai consiglieri Cavallo, Mastromarco, Maurelli, Libero,Romito, Lomoro,  Vitucci, Massarelli e Valerio, ha presentato il 23 luglio scorso un’interrogazione all’assise comunale concernente il degrado ambientale a Modugno. Nelle pagine dell’interrogazione si può leggere come “il 12 giugno dalle ore 06.00 il Comitato Pro Ambiente si è recato nella zona artigianale Asi per verificare lo stato di degrado più volte evidenziato dai proprietari degli opifici che insistono nella zona. Alle ore 06.15, ha avuto inizio il giro per le vie della zona e non si è potuto far altro che constatare lo stato di degrado in cui versa la zona artigianale del Consorzio Asi, documentabile dalle numerose foto prodotte. Sono stati riscontrati rifiuti di ogni genere, alcuni classificabili come pericolosi depositati da tempo ai margini dei marciapiedi, pozzetti sprovvisti di tombini, verde del tutto incurato, assenza totale di cassonetti per la differenziata come si evince da cartoni sparsi per le strade e aree in cui la probabilità di incendio è elevatissima; sono solo alcune delle inosservanze imputabili prevalentemente al Comune che stranamente, pare, non abbia mai inviato apposite note di rilevo alla società preposta al servizio di igiene pubblica, ossia la Scrl o provveduto ad avviare le dovute quanto opportune azioni di bonifica o risanamento delle aree interessate”. Questo per ciò che concerne il degrado riscontrato nella zona artigianale. Poi si passa ad analizzare la situazione tragica che il Comitato “Pro Ambiente” ha rilevato all’interno dell’abitato cittadino:”Stessa situazione o ancor peggio, si è accertata per le vie principali della Città, tra cui C.so V.Emanuele, P.zza Sedile, Urp , P.zza del Popolo, ecc. come si evince in modo chiaro ed inequivocabile dalle foto in allegato, in cui l’igiene urbana pare non esistere.

In particolare si è accertata la pavimentazione in pietra mai assoggettate ad alcuna pulizia, diserbo erbe mai effettuato, zone in cui i rifiuti depositati costituiscono focolai per insetti vari, strade in cui le deiezioni dei piccioni accumulate nel tempo possono causare grossi problemi alla popolazione, sono solo alcuni degli aspetti per definire la nostra Città essere in uno stato assoluto di abbandono. E’ appena il caso di evidenziare come il piccione, portatore di circa 60 malattie, alcune delle quali mortali siano contagiose per l’uomo e per gli animali domestici, i cui agenti patogeni vengono trovati nei loro escrement, spesso depositati in varie zone a contatto diretto della persona anche se non è necessario il contatto diretto: il vento, gli aspiratori, i ventilatori possono trasportare la polvere infetta delle deiezioni secche negli appartamenti, nei ristoranti, negli uffici, negli ospedali, nelle scuole, ecc. Analoga situazione nel Quartiere P.zza Pio XII, in cui la scarsa igiene pubblica è fortemente sentita dai residenti, inferociti per la presenza da alcuni giorni persino di topi. Le cause sono imputabili, ovviamente, alla mancanza assoluta di interventi preventivi da parte della società preposta al servizio e del Comune che non vigila sul rispetto del capitolato d’appalto.”

Sette sono state le domande poste nella conclusione dell’interrogazione e che proponiamo integralmente: “1.Come è possibile aver prorogato il contratto di alcuni mesi alla società. Scrl se il disservizio è noto da tempo?
2. Perché nonostante le centinaia di segnalazioni da parte dei Cittadini sui disservizi, il Comune non si è mai adoperato?.
3. Perché il Comune non ha mai avviato alcun contenzioso con la ditta preposta al servizio di igiene pubblica d’appalto, visto quanto su denunciato nei nove anni precedenti la stipula del contratto?
4. Perché il Comune non si è adoperato in tempo utile visto che di questo si è discusso oltre un anno fa con il precedente assessore all’Ambiente, Vito Signorile?
5. A quanto ammonta oggi il costo del servizio?
6. A quanto ammonta la somma totale che dovrà essere versata al Comune di Modugno per tali disservizi?
7.Per il mancato raggiungimento delle percentuali previste dalle vigenti norme in materia di raccolta differenziata, da chi sarà versata l’ecotassa?
 
A queste denunce e a questi numerosi interrogativi non si è sottratto dal rispondere l’assessore all’Ambiente Di Ciaula. Ci ha subito comunicato una buona notizia ossia che da venerdi 27 luglio “è in corso, da parte di una specifica squadra di operatori incaricati dalla ‘Modugno Scrl’ e su sollecitazione dell’ufficio ambiente, una operazione di decespugliazione e pulizia straordinaria in zona artigianale, oggetto delle immagini presentate in consiglio. Ho eseguito diversi sopralluoghi nella zona e stiamo facendo un buon lavoro, che si concluderà quando l’intera area sara’ completamente ripulita”. Di Ciaula poi entra nel merito della questione, in realtà assai complessa, del servizio di igiene urbana a Modugno. Abbiamo colto le sue spiegazioni nella risposta scritta data da lui stesso agli interrogandi: “Il divario esistente tra l’efficacia e l’efficienza dell’attuale sistema di gestione dell’igiene urbana e del flusso di rifiuti da una parte e le richieste legittime della nostra Comunità dall’altra, è ampio ed evidente a tutti, e non è un caso che questo sia uno degli argomenti dominanti il dibattito pubblico e politico degli ultimi mesi. È però riduttivo attribuire “in toto” le responsabilità (che pure ci sono) della situazione attuale esclusivamente al gestore e ad inadempienze della pubblica amministrazione, in quanto le cause di questo sono molteplici e sono da ricercarsi negli evidenti limiti logistici e strutturali e nell’inadeguatezza del modello con il quale entrambe queste parti si trovano a doversi confrontare. Questo modello è basato su un capitolato concepito oltre 10 anni fa, non a caso in scadenza, in un contesto socialmente, economicamente ed urbanisticamente diverso dall’attuale e con criteri, strumenti, finalità che per molti motivi tecnici non possono soddisfare gli obiettivi imposti dalla normativa vigente e dal semplice buon senso, oltre che le legittime esigenze della nostra Comunità.

Nonostante tutto, posso testimoniare che negli ultimi mesi le numerose sollecitazioni provenienti dai cittadini e dagli imprenditori della zona Asi hanno trovato la massima attenzione da parte dell’ufficio ambiente del Comune, il cui personale tengo in maniera prioritaria a ringraziare, che con grande impegno e celerità, pur in presenza di enormi problemi logistici, non ha mai evitato di sollecitare all’azienda preposta all’igiene urbana risposte efficaci al
le richieste avanzate. Tali continue azioni di sollecito, in forma scritta e verbale, si sono concretizzate nella maggior parte dei casi, come potrebbero testimoniare anche alcuni consiglieri comunali,  in interventi straordinari di pulizia sia in ambito urbano (centro storico, piazza Enrico De Nicola, Piazza Pio XII, quartiere Cecilia, per citarne solo alcuni) che in zona Asi. A molti di questi interventi sono seguiti riscontri positivi. Purtroppo però, proprio in quanto azioni estemporanee, sono state soggette al pesante limite della non permanenza, in quanto inquadrate in quei confini strutturali e logistici di inadeguatezza dell’attuale modello di gestione ai quali si è fatto riferimento in precedenza”. Di Ciaula passa ad analizzare il futuro del nuovo capitolato di gara per la gestione dei rifiuti: “Stiamo vestendo un abito ormai logoro che ci affanniamo a cercare di riparare posizionando delle pezze che non possono cambiare la realtà delle cose. È per questo che stiamo lavorando ogni giorno, festivi inclusi, al confezionamento di un nuovo abito che presto avremo il piacere di indossare. A questo proposito colgo l’occasione per ringraziare tutti, maggioranza e opposizione, per il costruttivo atteggiamento di collaborazione che ci sta consentendo di procedere speditamente verso questo risultato. Il contratto con l’attuale gestore scade il 31 agosto 2012 e con ogni probabilità la gara per l’affidamento del nuovo servizio partirà prima di questa scadenza. Contestualmente al bando di gara verrà concessa una proroga limitata nel tempo al gestore attuale, per assicurare la continuità del servizio sino all’affidamento al nuovo gestore. Nessuno più di me avrebbe voluto che il nuovo servizio partisse già dal 1 settembre 2012. Questo non è stato materialmente possibile, è opportuno ribadirlo, non per inadempienza o superficialità del Comune di Modugno, ma a causa delle profonde modifiche del complesso quadro normativo che regola l’affidamento dei servizi pubblici e di inadempienze da parte dell’amministrazione statale e regionale. Sarebbe stato improponibile e imprudente completare un piano di gestione comunale dei rifiuti e avviare un bando di gara senza almeno conoscere i contenuti delle linee guida regionali e gli indirizzi statali, tanto che alcuni Comuni pugliesi (ad esempio Conversano) non hanno potuto procedere agli affidamenti, a gare già espletate, per mancata coerenza dei bandi con la normativa citata. L’atteggiamento di prudenza del Comune di Modugno è stato premiato, in quanto il nostro progetto di igiene urbana si è dimostrato pienamente compatibile con gli obiettivi fissati dal disegno di legge approvato dalla giunta regionale, ricevendo approvazione ufficiale da parte degli organi competenti. Inoltre, la redazione e l’approvazione della delibera quadro, con la imminente trasmissione degli atti al garante per la concorrenza, ci ha consentito l’inserimento nell’elenco dei pochi Comuni italiani che sono riusciti a rispettare le scadenze imposte dalla legge, evitando il rischio di eventuali ricorsi amministrativi”. Sull’ecotassa, infine, l’assessore all’Ambiente ha le idee chiare: “A proposito dell’ecotassa, infine, è opportuno sottolineare alcuni aspetti di rilievo della questione. Modugno, come la maggior parte dei Comuni pugliesi (ricordo che la media della raccolta differenziata in Puglia è ad oggi del 19% circa), sta pagando l’ecotassa regionale.  Per evitare questo avremmo dovuto raggiungere e superare la soglia del 30% di raccolta differenziata, percentuale mai neanche lontanamente sfiorata dal nostro Comune negli ultimi 10 anni, ancora una volta per gli evidenti limiti tecnici dell’attuale modello di gestione. È stato ampiamente dimostrato che la raccolta stradale mediante cassonetti, la raccolta di prossimità, la mancata differenziazione della componente umida, rendono impossibile il superamento della soglia del 20-25%, pur in presenza della massima collaborazione da parte dei cittadini e del massimo impegno da parte delle amministrazioni comunali. A maggio di quest’anno la raccolta differenziata del Comune di Modugno è stata del 16.49% e la media degli anni precedenti è intorno al 15%. Una percentuale pessima. Abbiamo anche danzato per mesi a cavallo della pericolosa soglia del 15%, al di sotto della quale saremmo finiti nell’elenco dei 46 Comuni pugliesi commissariati a marzo dall’assessore Nicastro. Siamo riusciti ad evitare questo pericolo anche perché abbiamo presentato negli ultimi mesi alla Regione, come richiesto dalla normativa regionale sul’ecotassa, una valida proposta di intervento per il potenziamento della raccolta differenziata, premiato con un finanziamento di circa 144.000 euro”. In conclusione l’assessore è speranzoso per il futuro: “È arrivato il momento di dismettere gli abiti logori e di ripartire con un abito nuovo, il nuovo sistema di gestione, che è stato ideato, a differenza di altri Comuni, calibrandolo sul rispetto degli obblighi imposti dalla legge, sulle esigenze della Comunità (non a caso è stato preceduto da un percorso di partecipazione) e, soprattutto, su un futuro sostenibile”.

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