Il "Rhumore" di Fabrizio Bellino

 

Nell’incantevole atmosfera del chiostro del palazzo Santa Croce, sede del governo cittadino, il  giovane poeta modugnese Fabrizio Bellino ha presentato la sua seconda opera d’arte scritta intitolata “Rhumore”.

Il giovane poeta, come la maggior parte dei giovani, s’interroga su quale sarà il suo domani e attraverso i suoi versi, le sue composizioni poetiche, esprime il vulcano di sentimenti celati nella sua inquieta anima. Nella poetica di Fabrizio Bellino traspare chiaro il messaggio che vuole ai posteri e a tutti noi trasmettere: il desiderio di rendersi visibile, di comunicare con forza quel “io ci sono – sono un essere pensante”; e chi più di un giovane come lui, che con la rabbia e la grinta del poeta si confronta in prima persona con l’attuale contesto culturale, può cogliere i lati oscuri delle emozioni, buone e meno buone, o la luce nello sguardo di una giovane fanciulla che incide l’anima del poeta colpendolo nel profondo del proprio essere?

Cultore e soldato dell’arte scritta Fabrizio Bellino è un poeta che aggiunge lustro allo scenario culturale della nostra città; ne sentiremo parlare ancora. È questo l’augurio per lui e per Modugno al quale si sono associate le numerose autorità presenti tra le quali il sindaco Mimmo Gatti, il consigliere regionale dell’Udc Peppino Longo, l’assessore cittadino alla cultura Elena Di Ronzo, la signora Lella Ruccia e i soci della Fidapa che hanno organizzato la presentazione del libro oltre alla presenza di un folto pubblico.

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