Un altro incendio nella zona industriale di Modugno. Distrutti i capannoni dell’ex mattatoio Ilca, in via delle Margherite. Abbandonati da anni all’incuria e alle intemperie due fabbricati comunicanti della struttura hanno preso fuoco, creando una nube di fumo che ha causato il blocco temporaneo dell’autostrada. Fumo nero visibile anche dal centro della città.
L’incendio è divampato intorno alle 10.30. Prontamente sono intervenuti i Vigili del fuoco del Comando provinciale di Bari e del distaccamento Fiera del Levante: numerose le segnalazioni dei cittadini accortisi della colonna di fumo che si levava dalla fabbrica. Vigili del fuoco che, intervistati telefonicamente, hanno voluto chiarirci la dinamica: “Gli operai, impegnati in lavori di demolizione, utilizzavano anche una fiamma libera: inavvertitamente è stato appiccato il fuoco, interessando pannelli coibentati e materiali di risulta, in pratica di natura gommosa. L’amianto non è stato danneggiato dalle fiamme. Nessun problema per la salute pubblica. Dopo l’iniziale nube di fumo, la situazione è tornata alla normalità. Non c’è stato bisogno dell’intervento dell’Arpa perché con le nostre strumentazioni abbiamo rilevato che non c’erano pericoli. Abbiamo anche eseguito lavori di rimozione”.
L’ispettore tecnico Ferrante ha controllato lo stato della struttura, ormai ridotta ad un cumulo di macerie, e ha decretato il cessato pericolo: “Le fiamme alte hanno distrutto completamente la struttura facendola collassare su se stessa. L’incendio è stato affrontato da diversi punti e, nonostante le dimensioni ingenti, è stato domato senza difficoltà”. L’autostrada è stata riaperta già dalle 15.30.
Sul posto anche squadre della Polizia municipale, coadiuvate da Michele Mastromarco, capo della squadra protezione ambientale della Protezione civile di Modugno. Il consigliere comunale ha deviato il traffico creatosi per l’incendio. Dalle foto si evince come l’area sia interessata da “bonifica di manufatti contenenti amianto” con la società Siba Ships Spa: ha ottenuto l’autorizzazione a costruire un impianto di produzione di energia elettrica da fonte solare (fotovoltaica) della potenza elettrica di 4,035 Mw.
Agostino Di Ciaula, assessore comunale all’Ambiente: “So, da notizie apprese da una mamma, che alcuni bambini hanno avvertito malesseri transitori. Fortunatamente non abbiamo registrato alcuna conseguenza importante da questo punto di vista. So che i Vigili del fuoco non hanno avuto problemi nel domare l’incendio in tempi abbastanza rapidi. Il fumo nero si sprigiona dalla combustione delle plastiche, per questo non penso si sia bruciato amianto. Sicuramente ci sarà stata esposizione di diossina”.
Dunque, un incendio non doloso e subito domato. Sperando non abbia intaccato la già precaria situazione dell’aria a Modugno. Gli incendi nella zona industriale di Modugno, però, si ripetono con una certa frequenza, anche a causa dell’elevata presenza di capannoni abbandonati, potenzialmente infiammabili e pericolosi. Non ultimo l’incendio avvenuto lo scorso 16 gennaio in via dei Gelsomini, ancora una volta nella zona industriale.