L’associazione Italia Giusta secondo la Costituzione ha pubblicato una lettera aperta all’assessore all’ambiente Agostino di Ciaula. Con questa lettera si vuole rivolgere l’attenzione delle istituzioni e della cittadinanza verso il problema “cementeria”.
L’associazione Italia Giusta secondo la Costituzione ha pubblicato una lettera aperta all’assessore all’ambiente Agostino di Ciaula. Con questa lettera si vuole rivolgere l’attenzione delle istituzioni e della cittadinanza verso il problema “cementeria”.
“Agostino Di Ciaula – leggiamo nella lettera – Lei certamente sa e ricorda che il Movimento Italia Giusta secondo la Costituzione, e prima la rivista Sudcritica, hanno posto e imposto all’attenzione del Comune e della popolazione di Modugno il drammatico problema dell’inquinamento da amianto dentro e fuori dell’area della ex cementeria. Lei ricorda altrettanto certamente che la rivista Sudcritica dette doverosamente conto – nel contesto di una sua inchiesta giornalistica – della sua posizione di medico intorno al problema sollevato riportando testualmente, tra l’altro, questo suo messaggio al Direttore della Rivista: “Ho letto con grande piacere ed interesse l’articolo “LA CEMENTERIA DEI RIMORSI E DEI MORTI” e condivido in pieno la necessità di continuare a parlare di questo problema, anche perché purtroppo la cementeria non è la sola fonte di amianto alla quale i modugnesi sono esposti. Mi sono occupato per anni di questo argomento e ho avuto anche occasione di parlare di questo con Pinuccio Loiacono, che mi ha mostrato tutta la documentazione da lui raccolta. In previsione della seconda parte dell’inchiesta pubblicata su “Sudcritica” spero di fare cosa utile allegando un estratto (in pdf) del mio “Profilo di salute della città di Modugno” ed un aggiornamento (in doc) sulla situazione epidemiologica del tumore maligno della pleura nei residenti a Modugno negli anni 2000-2005 (ultimi dati in mio possesso). L’idea di creare lì un parco cittadino è sicuramente entusiasmante, ma bisognerebbe mettere in conto una bonifica integrale anche della cava, nella quale sembra ci sia addirittura più amianto che nella stessa cementeria. Ci sarebbe inoltre da risolvere la questione del nuovo tracciato ferroviario, che se non ricordo male dovrebbe attraversare in pieno la cava, secondo me con enormi problemi logistici. Un caro saluto, Agostino Di Ciaula”.
Lei sa che il suo predecessore nelle funzioni di assessore all’ambiente – d’intesa con il sindaco – ha negato in uno scambio epistolare con il capogruppo del Pd in consiglio comunale il problema ed ha affermato che nella ex cementeria non è mai esistita traccia di amianto, tanto meno oggi e che, dunque, il problema sollevato da Italia Giusta non esiste. Lei ovviamente ricorda quello che lei stesso ha detto intervenendo, appena nominato assessore, al convegno del 24 febbraio 2012 di Italia Giusta: “Io ho sempre sostenuto e ho scritto che nella cementeria c’è amianto”. Lei sa che lo stesso Comune di Modugno, quando si è trattato di richiedere e di ottenere finanziamenti europei (v. il Documento Progetto Rigenerazione Urbana presentato nel luglio 2011 dal Comune di Modugno alla Regione Puglia per ottenere fondi europei e dalla Regione ammesso a finanziamento – 2.987.000 euro – il 20 settembre 2011), non ha esitato a definire l’“area della ex cementeria una vera e propria polveriera ecologica per la presenza di manufatti in amianto”. Lei sa, infine, che da circa un anno sono in corso lavori di demolizione di manufatti (proprio i “manufatti in amianto” di cui al Progetto di Rigenerazione Urbana di cui sopra) e di trasferimento di una quantità impressionante di contenitori di amianto; il tutto – come hanno scritto l’assessore che l’ha preceduto e il sindaco, oggi dunque il “suo sindaco” – senza alcun controllo e senza alcuna misura a tutela della salute degli operatori e della comunità. Lei si è giustamente e lodevolmente definito nel convegno del 24 febbraio 2012 di Italia Giusta “un medico per l’ambiente” e ha detto che “non ha per niente intenzione di continuare a fare il medico e l’assessore” il suo mestiere essendo quello di medico. Ecco, prima che lei risolva il suo dilemma (o che glielo facciano risolvere), vada a vedere nell’area della ex cementeria e verifichi la situazione di fatto di oggi (quella di ieri e di avantieri la conosciamo molto bene nonostante le reticenze e le inerzie del Comune che lei oggi concorre ad amministrare); non si lasci condizionare dagli intrighi del piccolo palazzo del Comune; in quella rete finiscono per svanire anche le migliori intenzioni dei migliori “medici dell’ ambiente”. Fuori di lì – conclude la lettera – c’è Italia Giusta secondo la Costituzione che non sa avere rancori nei confronti di nessuno ma ha buona memoria per le rare, rarissime buone azioni. Una di queste le capita di poterla compiere lei.”
Restiamo in attesa di una risposta o dell’apertura di un’eventuale inchiesta amministrativa che faccia luce una volta per tutte sulla spinosa questione dell’ex cementeria.