Come noto, il Comitato Pro Ambiente, legittimato dalla delibera del Consiglio comunale del 30/11/2009, ha partecipato a tutte le riunioni sul rilascio dell’Autorizzazione integrata Ambientale per l’impianto della centrale Sorgenia. Molte delle osservazioni relative alle emissioni e ai controlli sono state acquisite dalla Commissione Ispra ed Aia e sono diventate parte integrante del Decreto Aia. Tra queste figurano limiti imposti di emissioni su base oraria.
Nello specifico, Ferrulli evidenzia come “ a pag. 91 del precitato Decreto, il Gestore dovrà attuare una serie di misure di verifica dei limiti di emissioni, mettendo in opera una metodologia per la misurazione discontinua delle polveri (Pm10) ai camini E1 e E2, per dimostrare la mancanza di elementi di correlazione tra la presenza di polveri e la tecnologia di produzione dell’energia prodotta. Il gestore – continua Ferrulli – dovrà inoltre fornire una stima, basata su un campione temporale di un anno, delle emissioni associate ai transitori di entrata a regime delle unità produttive, avendo cura di specificarne numero, durata, tipologia (partenza da caldo, tiepido, freddo) e relativa motivazione delle fermate. Tali dati costituiranno l’oggetto di un rapporto che il Gestore trasmetterà all’Autorità competente con le modalità riportate nel Piano di monitoraggio e controllo. Il Gestore dovrà comunque dare tempestiva e costante comunicazione, ad Arpa Puglia e Comune di Modugno, di tutti gli avviamenti/spegnimenti secondo modalità e nell’ambito di documentazione di report da definire con gli stessi. Tutto ciò ad oggi non pare interessare sindaco ed assessore del Comune di Modugno”.
Da un punto di vista prettamente scientifico, dal Comitato Pro Ambiente fanno sapere come “il problema dell’inquinamento atmosferico prodotto dalle centrali turbogas si rileva solo in presenza di ossidi di azoto. Per quanto riguarda la salvaguardia della salute umana, occorre fornire alcuni cenni circa il ruolo degli Nox (ossidi di azoto e loro miscele, ndr) nell’inquinamento atmosferico. Come già detto, la specie prevalente nelle emissioni è costituita dal monossido di azoto (No), specie questa non classificata come inquinante. Successivamente al processo di emissione, reazioni chimiche che avvengono in atmosfera, trasformano il monossido di azoto in biossido di azoto (No2), che invece è una specie tossica. A sua volta, il biossido si trasforma in acido nitrico (HNO3) che, infine, si trasforma in particolato. Per non confondere l’eventuale particolato emesso dalla centrale da quello formato per reazione chimica in atmosfera, vengono impiegati i termini particolato primario e particolato secondario. Dunque, la metabolizzazione in atmosfera degli ossidi di azoto porta, in pratica, alla formazione di due inquinanti: il biossido di azoto ed il particolato nitrato secondario. C’è da rilevare – conclude Ferrulli – che il display di Piazza Sedile, costato circa 250mila euro (acquistato per fornire informazioni sulla qualità dell’aria) è utilizzato per altri scopi. Peraltro i dati che scorrono sono praticamente incomprensibili per i cittadini”.