Alla fine rimarrà solo lui? Continua a ridursi il numero degli avversari politici di Mimmo Gatti.
Dopo le dimissioni di due dei suoi contendenti alla carica di sindaco presenti in aula – uno come consigliere di riferimento dell’ opposizione e l’altro addirittura come vicesindaco – e dopo aver evitato con un contestatissimo accordo politico la nomina a consigliere comunale di un altro suo antagonista, il sindaco Gatti vede diminuire ancora di più il numero dei suoi ex rivali. Il dimissionario assessore Saverio Vacca è stato uno degli altri due candidati alternativi alla candidatura di Mimmo Gatti nelle primarie che il PD locale ha organizzato in primavera per scegliere il candidato sindaco; l’altro candidato alle primarie del PD, Fabrizio Cramarossa, è l’attuale capogruppo del PD in consiglio comunale che non mostra, però, alcun segnale di abbandono, ed è fra coloro che dichiarano orgogliosamente di aver impegnato “le diverse posizioni del pensiero politico che animano il dibattito interno del PD locale” già dallo “scorso dicembre, all’indomani delle dimissioni di Bellomo, quando negli incontri di maggioranza si è cominciato a fare il punto sul primo semestre di quest’Amministrazione” e di aver “sempre ribadito, e continua a ribadire, la volontà di proseguire questa esperienza amministrativa lasciando INALTERATA la compagine di forze politiche che hanno contribuito all’elezione del Sindaco Gatti”.
Questo è un importante segnale che fa ben sperare sulla tenuta dell’amministrazione Gatti. Speranza condivisa sicuramente anche da chi gradirebbe essere governato da una amministrazione che non ha bisogno – come viene spiegato nella nota diffusa dalla coordinatrice modugnese del PD – delle dimissioni di un assessore per dare “al Sindaco e alla maggioranza(…) un primo possibile strumento per il rilancio dell’operato dell’intera Amministrazione”.
È auspicabile che quella che “risulta una ricostruzione grottesca, capotica, disinformata” e cioè “Il voler redistribuire le poltrone all’interno della giunta, approfittando delle dimissioni del vicesindaco Bellomo” sia davvero, anche dopo le dimissioni di Saverio Vacca, una semplice richiesta del PD “al Sindaco di privilegiare la qualità, la competenza, la passione civile e politica e di aborrire sempre ogni forma di compromesso al ribasso, per il raggiungimento degli obiettivi amministrativi che sono già indicati nel programma e sui quali l’Amministrazione ha cominciato ad operare”.
A conferma di ciò chieda il PD che restino in carica gli assessori nominati in “piena libertà del Sindaco, così come la legge prevede e a cui dovrebbe obbedire ogni partito, contrariamente alle logiche ricattatorie e di memoria “cencelliana” che, invece, hanno sempre guidato la politica di Modugno” anche ora che il PD ” ha rinunciato alla sua rappresentanza in giunta”. Questo sì sarebbe un segnale di cui la base del PD sarebbe orgogliosa e che dimostrerebbe inequivocabilmente “la malafede che contraddistingue, ormai sistematicamente, una folta schiera di sedicenti osservatori disinteressati” oltre a dare prova di “un responsabile ascolto dell’elettorato che chiede un rilancio dell’azione amministrativa ed una concreta conferma di sostegno al Sindaco” che porterebbe l’highlander Gatti a sperare davvero che lui, alla fine, non rimarrà da solo.