Ex cementeria di Modugno: depositata in Procura a Bari una denuncia del Movimento Italia Giusta secondo la Costituzione e del partito dei Verdi. Attenzione puntata sulla pericolosità ambientale dello stabilimento, in disuso da anni, e l’assenza di controlli sulle modalità con le quali stanno procedendo le operazioni di smantellamento.
“La questione sviluppata nella denuncia – è scritto in una nota – riguarda essenzialmente la forte contraddizione tra il dato della ex cementeria come sorgente molto pericolosa di inquinamento da amianto (dato accertabile sulla base di documentazione ufficiale amministrativa e giudiziaria riportata nella denuncia), e i provvedimenti e le reazioni che l’amministrazione che ha governato Modugno durante il decennio conclusosi a maggio 2011, e l’attuale amministrazione (che Italia Giusta più volte ha evidenziato essere appena un rimescolamento del precedente assetto amministrativo), hanno praticato e praticano con effetti colpevolmente allarmanti. In proposito, la denuncia critica meticolosamente: i comunicati negazionisti dell’amministrazione attuale sulla presenza di amianto inquinante nell’area in questione; i silenzi sulla destinazione d’uso della zona da bonificare miranti a lasciarne ancora indeciso l’utilizzo come suolo per l’edificazione (nonostante le decisioni, documentate nella denuncia di Italia Giusta, del Consiglio di Stato che nega ogni possibilità che sull’area dell’ex cementeria possano essere costruiti complessi abitativi); i provvedimenti d’urgenza per bonificare l’area inquinante presi dalla compagine che amministrava la città prima di maggio 2011. Provvedimenti colpevolmente inutili per la oggettiva e maliziosa irrealizzabilità degli obiettivi in essi prescritti (e, in effetti, com’è indicato nella denuncia, questi provvedimenti sono stati annullati dal Tribunale Amministrativo per motivi di legittimità)”.
Nella nota con cui il Movimento rende nota l’iniziativa legale intrapresa, viene ribadito quindi “l’alto grado di pericolosità per inquinamento da amianto costituito dall’area dell’ex cementificio, paragonabile, secondo Italia Giusta, al caso Fibronit di Bari. Un pericolo che implicherà, se non si adotteranno adeguate contromisure di risanamento, duraturi danni per la salute pubblica e per l’ambiente. La questione della ex cementeria di Modugno – concludono – sarà, inoltre, puntualizzata in occasione di un altro convegno pubblico che Italia Giusta organizzerà per la metà di febbraio 2011”.