Il comune di Modugno sembra finalmente orientato verso una politica energetica a basso impatto ambientale. Di recente, infatti, l’amministrazione comunale ha approvato gli indirizzi di politica energetica con riferimento alla riqualificazione del patrimonio. Il comune sarà candidato ai finanziamenti previsti dalla Regione Puglia nel piano stralcio area vasta por 2007-2013 – misura 2.4.1.
Grazie al recente decreto legislativo n° 28 del 2011 che attua la direttiva europea in materia di promozione e uso di energia da fonti rinnovabili e, alla luce della volontà di raggiungere gli obiettivi fissati per il 2020 in materia di quota di energia da fonti rinnovabili sul consumo lordo finale degli edifici pubblici, la Regione Puglia con delibera n. 515 del 2010 ha approvato le Linee Guida per il riconoscimento di finanziamenti per interventi di miglioramento della sostenibilità ambientale e delle prestazioni energetiche del patrimonio edilizio pubblico destinati agli Enti Locali i quali sono coordinati dalle Aree Vaste.
“L’Amministrazione Comunale – leggiamo in una nota – ha inteso avviare una politica di efficientamento energetico, riqualificazione e messa in sicurezza del patrimonio immobiliare pubblico attraverso la realizzazione di interventi nel settore dell’efficienza energetica, volti alla compressione dei consumi, all’uso razionale dell’energia, all’impiego di risorse energetiche rinnovabili per ottenere la riduzione delle emissioni inquinanti. In tal modo si vuole anche essere di stimolo nei confronti della cittadinanza a sviluppare comportamenti “virtuosi” finalizzati al risparmio e all’efficienza energetica”.
L’ufficio tecnico ha già ricevuto mandato per l’individuazione di un immobile da candidare ai finanziamenti nonché di attivarsi per l’esecuzione di diagnosi energetiche del patrimonio immobiliare comunale e di un progetto preliminare di tutti i servizi energetici ed ambientali necessari alla predisposizione degli atti di gara per appaltare il contratto servizio energia.
In definitiva, il progetto non comporterebbe alcun costo per le casse comunali e dovrebbe portare un notevole guadagno se si considerano le sole spese energetiche che il comune deve sostenere ogni anno per i suoi immobili. Resta, quindi, solo da attendere di conoscere quale sarà lo stabile indicato per la riqualificazione e sperare che sia solo il primo di una lunga serie.