Il 13 agosto in un servizio di sky tg 24 è stata riportata la notizia che il tribunale civile di Cagliari ha stabilito che Il Ministero della Difesa dovrà risarcire con 584 mila euro i familiari del militare Valery Melis, di Quartu Sant’Elena (Cagliari) morto nel 2004 dopo una lunga malattia che lo aveva colpito al rientro da una missione in Kosovo.
Quello che ha stabilito il tribunale cagliaritano era stato anticipato sulla rivista “ll Fante d’Italia”, pubblicata il 31 marzo scorso, dal presidente della commissione d’inchiesta sull’uranio impoverito, il senatore pugliese Rosario Giorgio Costa.
Nella intervista rilasciata in esclusiva all’organo di stampa ufficiale dell’Associazione Nazionale del Fante, il senatore Costa asseriva “Abbiamo tenuto in considerazione quanto appurato da studiosi di chiara fama, a cominciare dal prof. Mandelli, e cioè la mancanza di prove certe dell’interdipendenza fra l’esposizione ad uranio impoverito e altri fattori quali vaccini, polveri sottili e quant’altro e l’insorgere di patologie oncoematologiche quale in primis il linfoma di Hodgkin. Pur tuttavia non potevamo liquidare in tal modo la questione e pertanto abbiamo chiesto ed ottenuto che fossero liquidati a titolo di risarcimento adeguati indennizzi in favore del personale militare che ha contratto tali patologie al rientro da missioni all’estero.”
L’intervista al senatore è stata realizzata dal nostro validissimo collaboratore Savino Vignola. E questo ci riempie d’orgoglio.