La Puglia è la regione più orientale d’Italia. Si compone di 6 province con 258 comuni e una densità di popolazione di oltre 4.000.000 di abitanti. Il territorio è prevalentemente pianeggiante, collinare tra le Murge e il montuso sul Gargano. Il clima è tipicamente mediterraneo con estati calde ed inverni miti. La regione è molto favorevole alla produzione agricola ,ma le fonti ISTAT hanno registrato che negli ultimi anni il PIL ha segnato un incremento positivo solo per il settore terziario. Al contrario enuncia un calo notevole nel settore agricolo: meno 8,8%.
“Perchè sono pochi i processi di innovazione e, perché sono scarsi gli incentivi e gli investimenti nell’ambito agricolo?”Queste ed altre le domande che si pongono gli agricoltori,i produttori e gran parte della comunità pugliese. Gli intervistati sono consapevoli del fatto che la regione dispone di un capitale umano altamente qualificato e specializzato. Conta 103.000 studenti universitari e 15.000 nuovi laureati l’anno,nessuno si occupa piu’ di agricoltura. I giovani laureati in merito hanno risposto:“lavorare nel settore primario è faticoso e il guadagno è minimo. Non ci sono basi economiche per ricominciare a credere in questo ambito, ma è anche vero che abbandonando l’agricoltura perdiamo giorno dopo giorno quello che ci caratterizza. La vera identità del territorio a cui apparteniamo”. Solo in poche altre aree d’Italia le vicende dell’agricoltura costituiscono la storia della stessa regione e profondamente connesso alla terra è stato ogni aspetto della vita della Puglia.
La nostra è una delle regioni di maggior rilievo nel settore dei prodotti agricoli ed è posizionata sul podio per la qualità di olio, vino, uva da tavola e grano duro soprattutto nell’area barese. Durante il corso degli ultimi 50 anni si sono realizzate in Puglia importanti trasformazioni economiche e sociali: le leggi sulla bonifica volute e decretate da Mussolini, le leggi sulla riforma fondiaria, quelle sull’intervento straordinario nel Mezzogiorno e le piu’ recenti leggi sul decentramento delle competenze agricole alle regioni. Questi fattori aggiunti alle condizioni ambientali ottimali hanno dato avvio alla trasformazione agricola pugliese. Affinchè questi sviluppi non siano vani è importante conservare la speranza che i giovani decidano di tornare a lavorare in agricoltura.
Se il governo irrobbustisce l’offerta per l’agricoltura con fondi di sostegno,i giovani ristrutturerebbero le aziende agricole diventando imprenditori e farebbero tesoro dei segreti tramandati dai contadini vecchio stampo.In tal modo l’arte di questo mestiere andrebbe a rinnovarsi nel tempo e ad arricchire la terra che è la nostra punta di diamante. Un sentito in bocca al lupo a tutti i ragazzi che si avvieranno a questa professione.