E’ triste vivere senza papà. “La cosa più brutta è scegliere con quale genitore passare le feste”. Nell’ambito della nostra inchiesta intervisteremo un ragazzo, figlio di genitori separati, che chiameremo Giovanni.
Giovanni, quando i genitori di hanno scelto di separarsi , aveva 19 anni ed ha una sorella che allora aveva 11 anni. Questa decisione è apparsa ai figli come improvvisa perché mai i genitori avevano mostrato davanti ai figli attimi e situazioni di tensione. “Sicuramente il fatto di non averci coinvolti mai in liti – spiega Giovanni – è da considerare come un loro merito anche se spesso le tensioni possono essere fatte anche da silenzi se pensiamo che la mancanza di comunicazione porta necessariamente ad una rottura.
A distanza di dieci anni dalla separazione dei miei genitori io non so ancora quale sia stata la ragione di quella rottura posso ritenermi però fortunato perché nonostante non siano più insieme, i miei genitori sono rimasti per me e sicuramente per mia sorella delle figure estremamente presenti. Del resto mia madre qualche anno fa si è risposata con una persona che inevitabilmente e mio malgrado è entrata a far parte della mia vita ed adesso hanno anche una bellissima bambina”.
“Il momento in cui vivi davvero la separazione dei tuoi genitori è in occasione di una festa familiare: la cosa più brutta di un figlio è scegliere con quale dei genitori passare le feste. Spesso mi sono trovato a dover scegliere tra i due. La scelta non è mai stata fatta perché preferivo l’uno all’altro ma è sempre scaturita in seguito ad una serie di valutazioni tipo: quello dei due che avrebbe sofferto di meno in seguito all’esclusione.