Aiutamo i ragazzi Down a crescere. L’associazione mira a progetti tesi allo sviluppo dell’identità e all’accettazione dell’handicap. Il volontariato e l’associazionismo sono da sempre i veri motori del tessuto sociale di una città. E questo è vero anche per Modugno. Là dove non arrivano le istituzioni per lungaggini burocratiche e mancanza di fondi, ci sono loro: i volontari.
Ne abbiamo scelta una tra tutte: , che ha una delle sue due sedi provinciali proprio a Modugno (oltre quella centrale nel capoluogo pugliese). Tutte le attività di questa associazione sono finalizzate alla cosiddetta “educazione all’autonomia” di persone con sindrome di Down di tutte le età. Il gruppo di lavoro si compone di educatori, psicologi e logopedisti. In tutto una decina di consulenti più altrettanti tirocinanti delle facoltà di Scienze dell’Educazione e Psicologia dell’Università di Bari e un’altra decina di volontari.
In tutto sono una settantina i ragazzi seguiti dall’associazione, la metà dei quali oltre i 20 anni. “Quello che cerchiamo di fare – spiega la dottoressa Margherita Mona, psicologa e coordinatrice delle attività – è insegnare a questi ragazzi a cavarsela da soli nella vita di tutti i giorni, imparando per esempio l’uso del denaro o dei mezzi pubblici”. Per intenderci: pagare una bolletta, fare un acquisto o prendere un treno. In una prima fase gli educatori e i volontari accompagnano letteralmente i ragazzi.
Poi li “seguono a distanza” per assicurarsi che non siano in difficoltà e intervenire se necessario. Una volta appurata la loro capacità di autogestione, ecco che l’associazione ha raggiunto il suo obiettivo. Ci sono poi progetti tesi allo sviluppo dell’identità e all’accettazione dell’handicap. Il servizio di psicologia non è rivolto inoltre solo ai ragazzi con sindrome di Down ma anche alle famiglie. I progetti sono specifici per ciascuna fascia di età. Il “Laboratorio dei piccoli” per esempio ha come obiettivo la comunicazione. Si lavora con i più piccoli sugli aspetti relazionali e comportamentali. Per gli adulti, invece, l’associazione si occupa anche dell’inserimento nel mondo del lavoro.